Storie reali, vissute in prima persona. Otto anni di inchieste, sulla ‘ndrangheta nella Pianura Padana, realizzate da un ragazzo ventenne e poi finite in tribunale.
Sembra un romanzo, talmente le vicende sono assurde e cariche di suspense. Eppure i fatti e gli aneddoti sono tutti veri.
Il libro racconta i retroscena inediti delle inchieste note di Elia Minari, fondatore dell’associazione Cortocircuito nata nel 2009, oltre a nuovi reportage realizzati sul campo.
Due anni di scrittura e otto anni di approfondimenti.
Il libro porta anche alla luce casi concreti su come la ‘ndrangheta, nel Nord Italia, si serva della comunicazione pubblica e del consenso sociale, ad esempio attraverso Facebook e la promozione di eventi sportivi.
Prefazione del Procuratore Nazionale Antimafia. Editore Rizzoli, pubblicato nel 2017.
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Il libro, sottotitolato “Le inchieste di un ragazzo che svelano i segreti della ‘ndrangheta al Nord”, è disponibile nelle librerie e online (in formato cartaceo o e-book).
Invece continuando a scorrere questa pagina è possibile visualizzare le interviste tv, le recensioni e gli articoli di giornale sul libro.
Il libro ha ricevuto sei premi: il premio internazionale “Francese” a Palermo, il premio “Piersanti Mattarella” intitolato al fratello del Presidente della Repubblica ucciso dalla mafia, il riconoscimento “Anita Garibaldi” dall’Ordine dei Giornalisti e dalla Fondazione Giuseppe Garibaldi, il premio “Vassallo” intitolato al sindaco campano ucciso nel 2010 in un attentato di stampo mafioso, il premio “Zappalà” a Messina e il premio “Testimone”.
Il libro-inchiesta è stato presentato anche in Germania, alla presenza di commissari della polizia criminale tedesca impegnati nel contrasto alla ‘ndrangheta.
Inoltre lo spettacolo teatrale “Dieci storie proprio così” (2018), che ha debuttato al teatro San Carlo di Napoli, contiene delle scene ispirate al libro.
Il colonnello dei Carabinieri Giardina (comandante dei Carabinieri di Bologna e già capo del Ros a Reggio Calabria): «Complimenti a Elia per il libro “Guardare la mafia negli occhi”, esprime senso civico altissimo». QUI i dettagli.
Il capo della Direzione Distrettuale Antimafia di Milano ha dichiarato: «Ho letto con estremo interesse il lavoro di Elia Minari. Il primo pensiero che ho avuto è stato: vorrei ingaggiarlo anch’io. Ha fatto un grandissimo lavoro». QUI i dettagli.
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Intervista in diretta tv nazionale :
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Articolo del “Fatto Quotidiano”:
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Articolo della “Gazzetta di Reggio” (gruppo L’Espresso):
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Intervista del “Tg1”:
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Intervista del “Tg3” (edizione nazionale):
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Articolo del giornale nazionale “Corriere della Sera“:
Una parte dell’articolo:
Un’onda che arriva fino in Germania
Elia Minari, 22 anni, oggi studente di giurisprudenza a Bologna, è stato l’autore principale di quel documentario amatoriale e all’inizio pubblicato (era l’agosto del 2014) senza troppe pretese su Youtube. «All’inizio siamo stati bersaglio di insulti, denigrazione, persino di una manifestazione di piazza (a cui hanno partecipato, secondo i giudici, 50 persone vicine al clan mafioso) ma oggi le cose sono cambiate – commenta Elia facendo un bilancio della sua esperienza -. Allora c’era chi sottovalutava o negava la presenza della ‘ndrangheta nella zona di Reggio Emilia, oggi nessuno la può negare. Ci sono le sentenze che parlano». Elia ha appena pubblicato un libro («Guardare la mafia negli occhi», Rizzoli) viene invitato nei Comuni, nelle università, persino in Germania e in altri paesi esteri a raccontare la sua parabola e a spiegare come sia pericoloso rimuovere il problema, specie nei luoghi dove la presenza mafiosa appare sfumata.
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Intervista al “Tg2” (davanti alla villa del boss Sarcone, vertice della ‘ndrangheta nella Pianura Padana):
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Intervista a “Sky Tg 24“, in collegamento da piazza Maggiore a Bologna.
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Articolo del giornale nazionale “Sole 24 Ore“:
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Intervista nella trasmissione “Nemo” sul secondo canale nazionale:
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Intervista televisiva nazionale:
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Un’altra intervista del “Corriere della Sera” a Elia Minari e al colonnello Cristaldi:
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Altre interviste su tv nazionali a Elia Minari sul libro:
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Un’altra intervista sul giornale nazionale “Sole 24 Ore“:
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Intervista nella trasmissione “Buongiorno Regione”:
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Intervista nel TGR:
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Un altro articolo del “Fatto Quotidiano”:
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L’articolo di un giornale di Monza e Brianza:
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Un altro articolo della “Gazzetta di Reggio” (gruppo “L’Espresso”):
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Articolo di “Reggio Sera”
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Un servizio di Telereggio (gruppo tv Tr Media):
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Le prime recensioni dei lettori
«L’ho già comprato e letto in poche ore. Stile narrativo estremamente fluido impostato su paragrafi brevi. Contenuti caratterizzati da grande serietà, etica e trasparenza. Ogni tanto fa accapponare la pelle. Comunque appassionante.» Caterina Cagni (Castelnovo Ne’ Monti)
«A chiunque, adulto o giovane che sia, consiglio uno dei libri più sconcertanti sulle infiltrazioni mafiose nel nord Italia. “Guardare la mafia negli occhi” di Elia Minari ci fa conoscere una realtà completamente nascosta, una realtà agghiacciante.
Pensare che Elia ha la nostra età, frequenta l’università come molti di noi, ma a differenza nostra ha deciso di andare controcorrente e scrivere in questo libro il frutto delle sue scoperte e ricerche, fatte in anni di indagini autonome.
Davvero, lo dico in modo spassionato: leggete questo libro perché è da brividi.
La prefazione è del procuratore nazionale antimafia Franco Roberti. C’è altro da aggiungere? Il libro mi ha davvero aperto lo sguardo sulla realtà attorno a noi. Mi ha proprio appassionato.» Leonardo Monico (Albignasego, Padova)
«Ho appena finito di leggere il libro (in 3 giorni!!) e sono rimasto allibito. Si legge tutto d’un fiato e non vorresti mai smettere per sapere cosa riserva la pagina successiva. Mi ha aperto gli occhi su un mondo che reputavo lontano da me…un mondo che pensavo fosse fatto solo di sparatorie, regolamenti di conti, commercio di droga e tanto altro, ma lontano da me. Ora invece ho più consapevolezze. Guardo con occhi diversi le azioni della criminalità organizzata al nord. È meschina, silenziosa e terribile.» Mattia Casotti (Febbio, Reggio Emilia)
«Ho trovato il libro in una piccola libreria del paese dove vivo e lavoro, leggendo la copertina sono rimasto colpito dal titolo e l’ho comprato. La meraviglia è stata ancora maggiore nello scoprire che lo stesso era stato scritto da un ragazzo molto giovane, sono arrivato a leggerne quasi cento pagine e posso già dire che è un lavoro strepitoso e di coraggio.» Giuseppe Gaeta (Angri, Salerno)
«Un libro appassionante che lascia con il fiato sospeso. L’autore dimostra molto coraggio nel raccontare anche vicende veramente scomode: sono spiegati nel dettaglio alcuni incredibili casi di poliziotti corrotti e collusi con la mafia, oltre ai contatti con la Corte di Cassazione, le logge massoniche e gli ordini cavallereschi.» Pietro Morosini (Milano)
«Molto interessante, ne consiglio la lettura: grande capacità di osservare, ricercare prove e connettere.» Emma Rosenberg Colorni (Milano)
«Non è un libro qualsiasi, è una vera e propria inchiesta. Testo scritto molto bene, scorrevole, sintetico, crudo. Ringrazio pubblicamente l’ autore per tutto quello che è riuscito a scoprire e a raccontare, e per tutti i rischi che ha corso per completare questo magnifico testo così ben dettagliato con tanto di nomi e cognomi. Lo consiglio assolutamente.» Enzo Annunziata
«Ho terminato il libro due giorni fa e mi ha aperto gli occhi: Elia ha fatto un lavoro straordinario, non solo dimostra acutezza mentale, curiosità e quindi intelligenza nel mettere assieme diversi punti e interviste, per vedere tutto il sistema ‘ndrangheta nel nord Italia con occhi differenti, ma dimostra anche grande coraggio. E’ un piacere leggere il suo libro inchiesta in cui si impara ad ogni pagina.» Davide Masciadri (Canzo, Como)
«Elia Minari negli anni ha accumulato conoscenza ed esperienza eppure il suo approccio al problema che cerca di analizzare e contrastare è rimasto genuino, semplice, come il modo stesso di raccontarlo.Una chiarezza e una semplicità che è propria di chi dice, unicamente, la verità.
Molto educativa anche la storia del nonno di Elia, Lino Minari. L’unica vera “favola” che meriterebbe di essere raccontata a bambini e bambine, ragazzi e ragazze, uomini e donne… di qualunque età.» Irma Loredana Galgano (Calitri, Avellino – scrittrice)