Hanno denunciato le infiltrazioni della ‘ndrangheta a Reggio Emilia da quando erano sui banchi del liceo, studiando gli atti di prefetture e tribunali e andando in giro con la telecamera a fare domande. E così hanno raccontato l’Emilia non immune dalle mafie, ben prima di chi se ne accorge ora.
Sono gli studenti di Cortocircuito, il giornalino fondato nel 2009, ora web-tv e associazione di universitari. L’antimafia dei “ragazzini”, non giudici ma studenti, quelli che denunciano e quelli che ricordano. La voce della coscienza emiliana. […] “Speriamo che ora qui nessuno possa più dire: io non sapevo”, commenta Elia Minari, coordinatore di Cortocircuito. La loro video-inchiesta “La ‘ndranagheta di casa nostra” è finita agli atti delle indagini ed è stata proiettata in Tribunale.
“Ai coetanei che ci chiedono cosa fare contro la mafia, diciamo: intanto guardate i locali che frequentate, informatevi. Nel 2010 la Prefettura aveva già segnalato una discoteca a Reggio Emilia, dove si tenevano anche le feste ufficiali del mio liceo, come luogo di riciclaggio di denaro di provenienza illecita”. Continua Minari: “Fare antimafia significa fare delle scelte nella quotidianità, votare ogni giorno, non solo alle elezioni: a quale impresa faccio ristrutturare la casa? Accetto un lavoro in nero e raccomandazioni? A chi affido appalti?”. (CONTINUA)
Invece QUI è possibile leggere un precedente articolo-intervista del quotidiano La Repubblica: “La mafia emiliana braccata dagli studenti di Cortocircuito”.
[Nella foto: articolo su “La Repubblica” del 21 marzo 2015.]
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Vedi anche:
– “La ‘Ndrangheta di casa nostra. Radici in terra emiliana”: la video-inchiesta
– La video-inchiesta “Non è successo niente. 40 roghi a Reggio Emilia”
– Il quotidiano La Repubblica: “La mafia emiliana braccata dagli studenti di Cortocircuito”
– Intervista del web-magazine “AgoraVox” sulle iniziative di Cortocircuito
– Sul Corriere della Sera: “Cortocircuito, la web tv degli studenti-reporter che combatte la mafia”
– Elia Minari di Cortocircuito premiato dal presidente del Senato al Vertice Nazionale Antimafia a Firenze