Assemblea in Tribunale dell’Associazione Nazionale Magistrati

Sabato 17 gennaio 2015 Elia Minari, coordinatore dell’associazione culturale antimafia Cortocircuito, è stato invitato a prendere la parola all’assemblea dell’Associazione Nazionale Magistrati che si è tenuta nell’Aula della Corte d’Assise del Tribunale di Reggio Emilia.
Sono intervenuti diversi magistrati, tra cui il procuratore capo Giorgio Grandinetti e il presidente del Tribunale Francesco Maria Caruso.
Erano presenti anche il sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi e il presidente della Provincia Giammaria Manghi, oltre ai rappresentanti delle associazioni Libera e Dar Voce.

Foto di Andrea Franzoni.

 

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Vedi anche:

– “La ‘Ndrangheta di casa nostra. Radici in terra emiliana”. La video-inchiesta integrale, le foto della serata di presentazione e alcuni articoli dei quotidiani
– La video-inchiesta “Non è successo niente. 40 roghi a Reggio Emilia”
– Intervista del web-magazine “AgoraVox” sulle iniziative di Cortocircuito
– 
Sul Corriere della Sera: “Cortocircuito, la web tv degli studenti-reporter che combatte la mafia”
– Elia Minari di Cortocircuito premiato dal presidente del Senato al Vertice Nazionale Antimafia a Firenze

Dodici libri parlano di noi

Il libro principale sulle attività d’inchiesta di Cortocircuito è titolato “Guardare la mafia negli occhi” (editore Rizzoli, prefazione del Procuratore Nazionale Antimafia). Per informazioni visitare il sito internet www.eliaminari.it/libro-inchiesta

 

Nelle librerie sono usciti anche altri 11 libri che parlano un po’ anche delle attività dell’associazione Cortocircuito. 
I 3 libri che hanno dato più spazio a Cortocircuito sono:

La mafia siamo noi di Sandro De Riccardis (giornalista de La Repubblica);

Alle mafie diciamo noi di Gianni Bianco (vice-caporedattore del Tg3 nazionale) e Giuseppe Gatti (magistrato della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari);

Comprati e venduti di Claudio Fava (presidente della commissione antimafia della Sicilia, già vice-presidente della commissione parlamentare antimafia e figlio del giornalista Pippo Fava, ucciso da Cosa Nostra);

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– “Passaggio a Nord. La colonizzazione mafiosa” di Nando dalla Chiesa (direttore dell’Osservatorio sulla criminalità organizzata dell’Università di Milano, docente universitario);

– “Non diamoci pace” di Giulia Di Girolamo e Alessandro Gallo (esperti del fenomeno mafioso);  

– “Il primo martire di mafia” di Rosaria Cascio e Salvo Ognibene;

– “La mafia sul collo” di Giacomo Panizza (prete di Lamezia Terme in prima linea contro la ‘ndrangheta);

– “Eucaristia mafiosa” di Salvo Ognibene (giurista);

– “Mafie del Nord” a cura di Rocco Sciarrone (professore dell’Università di Torino) e capitolo di Vittorio Mete (docente dell’Università di Firenze e dell’Università di Catanzaro);

– “La rivoluzione giovane. Giornalismo antimafia 2.0″ di Giulia Paltrinieri;

– “Omissis 01” di Fabrizio Capacelatro.

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Pubblichiamo un breve assaggio del libro “Non diamoci pace”. Lo scrittore Alessandro Gallo scrive:

“Negli occhi di Elia e degli altri ragazzi di Cortocircuito, tra le pagine dei loro appunti, vidi la volontà di un gruppo di giovani che non si sentivano né esclusi, né titolari di un’esclusiva. Pronti a crescere come cittadini, ancor prima di essere giornalisti, pronti a raccogliere nomi, dati e cifre per convincermi che era necessario indagare, leggere correttamente la realtà e poi raccontare nelle scuole una ’ndrangheta non diversa da quella radicata da Lagonegro in giù, percorrendo l’intera Salerno-Reggio Calabria.

Raccontare la mafia “a marchio reggiano”, riconosciuta quasi con un prodotto a marchio D.O.P di origine protetta dall’indifferenza di una parte di emiliani che non vogliono proprio ammettere il fallimento di un’idea che, per decenni, li aveva fatti sentire protetti dagli “anticorpi” frutto di un’importante storia di lotta e di liberazione. Profondamente e ingenuamente convinti che mai il fenomeno mafioso avrebbe potuto violare il loro territorio, la loro comunità. Ma arroccarsi alla propria storia non è stato sufficiente a resistere, a respingere i tanti mafiosi che bussavano alla porta e difenderli da quegli emiliani che sceglievano di aprire quella porta.

Una comunità che lentamente, ma inesorabilmente, si è ammalata di mafia, una malattia che non ha un solo responsabile, non solo il criminale che porta dalla sua terra d’origine l’agente patogeno che infetta gli altri, ma che ha molti responsabili, dal singolo cittadino che sottovaluta la pericolosità dell’infiltrazione mafiosa, da alcuni amministratori miopi […].

Sono questi ragazzi, tornati a Reggio Emilia, dopo un viaggio nella Locride, sono ritornati  con la voglia di conoscere, raccontare, difendersi e resistere. E per farlo da subito hanno studiato, indagato i fenomeni, rischiando anche sulla propria pelle di essere considerati ragazzini troppo invadenti, infastidendo il nemico della porta accanto: la ’ndrangheta che come nebbia circonda le campagne avvicinandosi, con lentezza e indisturbatamente, verso il centro. Spara poco, investe tanto, crea economia e nello stesso tempo, ne vuole essere l’unica padrona assoluta. L’unica a dettarne le leggi. Un’economia gestita da pochi nomi e per poche famiglie: Dragone, Nicoscia, Grande Aracri, Muto. Famiglie che da Cutro hanno risalito l’intero stivale […].

Ascoltavo con attenzione Elia. Il suo entusiasmo, la sua precisione nell’espormi i dati e i fatti mi coinvolse a tal punto da restare in silenzio ad ascoltarlo”. […]

 

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Le informazioni sul libro “Guardare la mafia negli occhi” sono sul sito www.eliaminari.it/libro-inchiesta
Il libro, sottotitolato “Le inchieste di un ragazzo che svelano i segreti della ‘ndrangheta al Nord”, è disponibile in quasi tutte le librerie e online (in formato cartaceo o e-book). Prefazione del Procuratore Nazionale Antimafia, editore Rizzoli.
Invece QUI le recensioni, le interviste tv e gli articoli sul libro-inchiesta

Grazie per gli inviti

Vorremmo ringraziare le decine di Comuni, associazioni, istituzioni, enti e gruppi scout che negli ultimi mesi ci hanno invitati a partecipare a iniziative sui temi della legalità e del contrasto alle mafie, a noi cari.

Ci scusiamo per i tantissimi inviti che abbiamo dovuto, con dispiacere, declinare. Purtroppo gli impegni universitari e le numerose iniziative già programmate non ci permettono di partecipare a tutti gli eventi.

In questi mesi siamo abbastanza impegnati anche con alcuni progetti all’interno delle scuole, a cui diamo la priorità.

Cogliamo l’occasione per ringraziarvi per la stima.

Associazione culturale antimafia “Cortocircuito”

(3 gennaio 2015)

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Vedi anche:

– “La ‘Ndrangheta di casa nostra. Radici in terra emiliana”. La video-inchiesta integrale, le foto della serata di presentazione e alcuni articoli dei quotidiani
– La video-inchiesta “Non è successo niente. 40 roghi a Reggio Emilia”
– Intervista del web-magazine “AgoraVox” sulle iniziative di Cortocircuito
– 
Sul Corriere della Sera: “Cortocircuito, la web tv degli studenti-reporter che combatte la mafia”
– Elia Minari di Cortocircuito premiato dal presidente del Senato al Vertice Nazionale Antimafia a Firenze

Nuova intervista di Radio 1 Rai sulle mafie in Emilia

Intervista andata in onda il 30 dicembre 2014.

Se non si riesce a sentire l’audio, cliccare qui

 

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Vedi anche:

– “La ‘Ndrangheta di casa nostra. Radici in terra emiliana”. La video-inchiesta integrale, le foto della serata di presentazione e alcuni articoli dei quotidiani
– La video-inchiesta “Non è successo niente. 40 roghi a Reggio Emilia”
– Intervista del web-magazine “AgoraVox” sulle iniziative di Cortocircuito
– Sul Corriere della Sera: “Cortocircuito, la web tv degli studenti-reporter che combatte la mafia”
– Elia Minari di Cortocircuito premiato dal presidente del Senato al Vertice Nazionale Antimafia a Firenze

Continua il ciclo di incontri antimafia nelle scuole

 

Sabato 13 dicembre 2014, al mattino, siamo stati ospiti degli studenti del liceo Canossa di Reggio Emilia, che ci hanno accolti nella loro aula magna. Il nostro ciclo di incontri, basato sul tema della legalità e del contrasto alle mafie, proseguirà all’interno delle scuole Moro, Corso, Tricolore e altre.

QUI informazioni e foto sull’iniziativa antimafia, una settimana prima, nell’istituto Scaruffi.

La Redazione di Cortocircuito

[Foto di Andrea Mafrica e Chiara Ghirelli. Cliccare sulle foto per allargarle]

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Vedi anche:

– “La ‘Ndrangheta di casa nostra. Radici in terra emiliana”. La video-inchiesta integrale, le foto della serata di presentazione e alcuni articoli dei quotidiani
– La video-inchiesta “Non è successo niente. 40 roghi a Reggio Emilia”
– Intervista del web-magazine “AgoraVox” sulle iniziative di Cortocircuito
– Sul Corriere della Sera: “Cortocircuito, la web tv degli studenti-reporter che combatte la mafia”
– Elia Minari di Cortocircuito premiato dal presidente del Senato al Vertice Nazionale Antimafia a Firenze

A Piacenza proiezione dell’inchiesta di Cortocircuito con il magistrato Imperato e il poliziotto I.M.D.

Venerdì 19 dicembre 2014 alle ore 20.45 è stata proiettata l’inchiesta “La ‘Ndrangheta di casa nostra. Radici in terra emiliana”, realizzata dalla web-tv Cortocircuito, all’interno dell’auditorium Sant’Ilario a Piacenza, in pieno centro storico. QUI il cortometraggio integrale.

Sono stati ospiti dell’iniziativa:

– il magistrato Marco Imperato, autore del libro “Le parole della giustizia”.

– I.M.D., già poliziotto della sezione “Catturandi” della Questura di Palermo, ha contribuito alla cattura di numerosi latitanti tra cui Bernardo Provenzano; non può svelare il proprio nome e il proprio volto per motivi di sicurezza. E’ autore del libro “La Catturandi. La verità oltre le fiction”.

– Elia Minari, coordinatore della redazione della web-tv Cortocircuito.

L’incontro è stato condotto da: Giorgio Lambri, caporedattore del quotidiano “La Libertà” (principale quotidiano di Piacenza). Introduzione di Rossella Noviello dell’associazione “100X100 in Movimento” e di Giulia Piroli, assessore del Comune di Piacenza.

Evento organizzato dall’associazione “100X100 in Movimento” in collaborazione con il Comune di Piacenza.

Foto di Chiara Ghirelli. Cliccare sulle foto per allargarle.


 

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Vedi anche:

– “La ‘Ndrangheta di casa nostra. Radici in terra emiliana”. La video-inchiesta integrale, le foto della serata di presentazione e alcuni articoli dei quotidiani
– La video-inchiesta “Non è successo niente. 40 roghi a Reggio Emilia”
– Intervista del web-magazine “AgoraVox” sulle iniziative di Cortocircuito
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Sul Corriere della Sera: “Cortocircuito, la web tv degli studenti-reporter che combatte la mafia”
– Elia Minari di Cortocircuito premiato dal presidente del Senato al Vertice Nazionale Antimafia a Firenze

Nell’aula magna della scuola Scaruffi con sei classi

Stiamo proseguendo gli incontri sul tema della legalità e dell’antimafia all’interno delle scuole superiori di Reggio Emilia. Agli studenti cerchiamo di trasmettere il messaggio che ognuno, nel suo piccolo, può fare la propria parte contro le mafie, a seconda dei gesti che compiamo quotidianamente.

Sabato 6 dicembre 2014 siamo stati ospiti della scuola “Scaruffi” dove ci hanno accolto sei classi. L’iniziativa si è tenuta nell’aula magna delle scuola.

Sono intervenuti Andrea Franzoni, Andrea Mafrica, Francesco Chiriatti, Chiara Ghirelli ed Elia Minari della redazione di Cortocircuito.

Durante l’incontro sono state anche proiettate alcune delle video-inchieste e dei cortometraggi realizzati negli ultimi anni da Cortocircuito, web-tv e giornale studentesco indipendente di Reggio Emilia.

La Redazione di Cortocircuito

[Foto di Andrea Mafrica e Chiara Ghirelli. Cliccare sulle foto per allargarle]

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Vedi anche:

– “La ‘Ndrangheta di casa nostra. Radici in terra emiliana”. La video-inchiesta integrale, le foto della serata di presentazione e alcuni articoli dei quotidiani
– La video-inchiesta “Non è successo niente. 40 roghi a Reggio Emilia”
– Intervista del web-magazine “AgoraVox” sulle iniziative di Cortocircuito
– Sul Corriere della Sera: “Cortocircuito, la web tv degli studenti-reporter che combatte la mafia”
– Elia Minari di Cortocircuito premiato dal presidente del Senato al Vertice Nazionale Antimafia a Firenze

Incontro su economia e mafie al castello Bianello

Il Comune di Quattro Castella ci ha invitati a questa iniziativa su economia e mafie.

Venerdì 5 dicembre 2014 alle ore 19.00 dentro il castello Bianello di Quattro Castella (RE):

– Saluto del sindaco Andrea Tagliavini e dell’assessore Maria Elena Manzini.

– Intervento di apertura di Elia Minari, coordinatore della redazione della web-tv Cortocircuito.

Tavola rotonda con:
Davide Pati, responsabile nazionale dei beni confiscati alle mafie per Libera
Simone Bettini, presidente Confindustria Firenze
Mauro Severi, presidente Confindustria Reggio Emilia
Fabio Bezzi, direttore CNA Reggio Emilia

Erano presenti tra il pubblico: Isabella Fusiello, questore di Reggio Emilia, Paolo Zito, comandante provinciale dei Carabinieri e Adriana Cogode, prefetto vicario di Reggio Emilia.

Evento organizzato dal Comune di Quattro Castella.

La Redazione di Cortocircuito

[Foto di Chiara Ghirelli. Cliccare sulle foto per allargarle]

 

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Vedi anche:

– “La ‘Ndrangheta di casa nostra. Radici in terra emiliana”. La video-inchiesta integrale, le foto della serata di presentazione e alcuni articoli dei quotidiani
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– Intervista del web-magazine “AgoraVox” sulle iniziative di Cortocircuito
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Sul Corriere della Sera: “Cortocircuito, la web tv degli studenti-reporter che combatte la mafia”
– Elia Minari di Cortocircuito premiato dal presidente del Senato al Vertice Nazionale Antimafia a Firenze

Concorso video “Segni di riscatto” – anno 2015

[Aggiornamento: QUI il link all’edizione dell’anno 2016.]

 

Il bando “Segni di riscatto” è nato dall’Associazione “Colore-cittadini contro le mafie”, in collaborazione con “Libera Reggio Emilia” e l’associazione Cortocircuito,  in ricordo di Mara Marmiroli.

Si tratta di un concorso video rivolto a ragazze e ragazzi dai 16 ai 20 anni, per gruppi di lavoro di minimo 4 persone o per classi.

Il tema consiste nell’individuare segni di speranza nel contrasto alle mafie, nati da situazioni di degrado ed emarginazione. I filmati dovranno testimoniare il percorso di riscatto.

A rappresentare Cortocircuito nella giuria del premio sarà il nostro Andrea Franzoni.QUI la locandina del concorso con i dettagli. QUI il modulo per iscriversi al concorso.

Per altre informazioni è possibile contattare l’associazione “Colore”: info@colore.re.it

La Redazione di Cortocircuito

Il sindaco Carletti: “Conferiremo la cittadinanza onoraria all’associazione Cortocircuito”

QUI il link aggiornato a questa pagina: www.cortocircuito.re.it/cittadinanza-onoraria-bibbiano

 

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Il sindaco di Bibbiano (RE) Andrea Carletti ha dichiarato alla stampa locale: “Nel corso del 2015 intendiamo conferire la cittadinanza onoraria all’associazione Cortocircuito, per la grande determinazione nel portare avanti inchieste coraggiose e necessarie. Lo faremo perché condividiamo le battaglie di questi giovani ragazzi, che rappresentano la parte migliore e il futuro di questo Paese”.

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Vedi anche:

– “La ‘Ndrangheta di casa nostra. Radici in terra emiliana”. La video-inchiesta integrale, le foto della serata di presentazione e alcuni articoli dei quotidiani
– La video-inchiesta “Non è successo niente. 40 roghi a Reggio Emilia”
– Intervista del web-magazine “AgoraVox” sulle iniziative di Cortocircuito
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Sul Corriere della Sera: “Cortocircuito, la web tv degli studenti-reporter che combatte la mafia”
– Elia Minari di Cortocircuito premiato dal presidente del Senato al Vertice Nazionale Antimafia a Firenze

Incontro con il procuratore antimafia di Reggio Calabria Gratteri e lo studioso di mafie Nicaso al teatro Asioli

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Sabato 29 novembre 2014 al teatro Asioli di Correggio, in provincia di Reggio Emilia, si è tenuto un partecipato incontro, aperto alla cittadinanza, con ospiti:

– Nicola Gratteri, procuratore aggiunto della Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria,

– Antonio Nicaso, studioso e storico delle organizzazioni criminali, autore insieme al procuratore Gratteri di numerosi libri sulla ‘ndrangheta, tra cui l’ultima opera dal titolo “Acqua santissima”.

Ha condotto l’incontro: Elia Minari, coordinatore della redazione della web-tv Cortocircuito.

Introduzione di: Ilenia Malavasi, sindaco di Correggio.

Durante l’evento l’attore Andrea Gherpelli ha letto un brano del libro “Acqua santissima”.

Iniziativa nata dalla collaborazione tra il Comune di Correggio, Cortocircuito web-tv, Caracò Editore e il gruppo “Giovani a Reggio Emilia contro le mafie”. Cura scientifica della dott.ssa Rosa Frammartino.

Accoglienza nella sala coordinata da Andrea Franzoni di Cortocircuito. Ingresso gratuito.

Il magistrato Nicola Gratteri, nella sua veste di procuratore aggiunto della Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, è impegnato da tanti anni in prima linea contro la ’ndrangheta, la criminalità organizzata calabrese. Dal 1989 vive sotto scorta ed è sfuggito a diversi attentati. Specializzatosi nella lotta al traffico internazionale di droga, ha contribuito alla cattura di oltre 120 latitanti. E’ stato titolare di inchieste che hanno portato alla decimazione dei vertici delle più importanti cosche, ha lavorato anche sulla strage di Duisburg, in Germania. Nicola Gratteri è il magistrato che conosce meglio le distorsioni che permettono alla ‘ndrangheta di prosperare in tutto il mondo.

Invece Antonio Nicaso, studioso e storico delle organizzazioni criminali, è uno dei massimi esperti di ‘ndrangheta a livello internazionale. Insegna storia delle organizzazioni criminali negli Stati Uniti. Nel 1995 ha pubblicato “Global mafia”, un libro che per la prima volta ha introdotto e spiegato il concetto di partenariato criminale. Ha scritto, insieme al procuratore antimafia Nicola Gratteri, i libri “Fratelli di sangue” e “La Malapianta” (oltre ad altri).

Foto di Chiara Ghirelli. Cliccare sulle foto per allargarle.

QUI un articolo della “Gazzetta di Reggio” pubblicato prima dell’iniziativa.

 

 

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Vedi anche:

– “La ‘Ndrangheta di casa nostra. Radici in terra emiliana”. La video-inchiesta integrale, le foto della serata di presentazione e alcuni articoli dei quotidiani
– La video-inchiesta “Non è successo niente. 40 roghi a Reggio Emilia”
– Intervista del web-magazine “AgoraVox” sulle iniziative di Cortocircuito
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Sul Corriere della Sera: “Cortocircuito, la web tv degli studenti-reporter che combatte la mafia”
– Elia Minari di Cortocircuito premiato dal presidente del Senato al Vertice Nazionale Antimafia a Firenze

Elia Minari di Cortocircuito premiato dal presidente del Senato al Vertice Nazionale Antimafia a Firenze

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Il presidente del Senato Pietro Grasso, ex procuratore nazionale antimafia, ha premiato Elia Minari, coordinatore di Cortocircuito, associazione culturale antimafia di Reggio Emilia, per l’impegno di denuncia e approfondimento, attraverso diverse video-inchieste e cortometraggi, sulla criminalità organizzata di stampo mafioso in Emilia.

Si chiama “Premio Scomodo 2014” e viene consegnato ogni anno a quelle personalità che si sono distinte per il proprio coraggio nel sollevare vicende scomode legate alle mafie.

La premiazione è avvenuta sabato 22 novembre 2014 nello storico palazzo “Spedale del Bigallo” di Bagno a Ripoli, sulle colline di Firenze, all’interno del 20° Vertice Nazionale Antimafia organizzato dalla Fondazione Caponnetto, nata in memoria del magistrato Antonino Caponnetto, capo del pool antimafia di Falcone e Borsellino.

Hanno partecipato alla premiazione di Elia Minari: il presidente della Fondazione Caponnetto Salvatore Calleri, il presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta, la presidente della Commissione parlamentare antimafia Rosy Bindi, il sostituto procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli Catello Maresca, il giudice del Tribunale di Roma Paola Di Nicola, oltre a Enrico Bini, uno dei primi imprenditori a denunciare la criminalità organizzata nel Nord Italia (nonché attuale sindaco di Castelnovo nè Monti). Tra gli altri, sono stati premiati anche Renato Scalia, ex ispettore capo della Direzione Investigativa Antimafia e Paolo Borrometi, giornalista siciliano sotto scorta.

L’importante riconoscimento del 20° Vertice Nazionale Antimafia di Firenze segue, di alcuni mesi, il premio “Iustitia” consegnato a Elia Minari di Cortocircuito dall’Università della Calabria, con sede a Cosenza. Inoltre, lo scorso anno, Cortocircuito è stato premiato all’Università di Bologna come migliore web-tv di denuncia d’Italia e dall’Osservatorio Molisano Legalità con il premio “Rocco Cirino”.

[Foto di Chiara Ghirelli. Cliccare sulle foto per allargarle.]

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Intervista di Radio 1 Rai il giorno prima della premiazione:

(Intervista del 21 novembre 2014)

Se non si riesce a sentire l’audio, cliccare qui

 

Articolo della Gazzetta di Reggio (24 novembre 2014). Cliccare sulla foto per allargarla:


Articolo del quotidiano “Prima Pagina Reggio”:

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Articolo della Gazzetta di Reggio

Vedi anche:

– “La ‘Ndrangheta di casa nostra. Radici in terra emiliana”. La video-inchiesta integrale, le foto della serata di presentazione e alcuni articoli dei quotidiani
– La video-inchiesta “Non è successo niente. 40 roghi a Reggio Emilia”
– Intervista del web-magazine “AgoraVox” sulle iniziative di Cortocircuito
– Sul Corriere della Sera: “Cortocircuito, la web tv degli studenti-reporter che combatte la mafia”
– Incontro-intervista con il Procuratore Nazionale Antimafia nella Sala del Tricolore

Da Napoli contro la camorra, spettacolo al teatro Herberia

L’attore Gallo: “Cortocircuito è la dimostrazione che i video e internet possono incidere molto nella coscienza sociale. Questi strumenti sono importanti e pericolosi per i mafiosi”

I ragazzi del teatro Sanità con Roberto Saviano

(articolo di Reggionline.com – 16 novembre 2014)

Di Jacopo della Porta

Martedì 18 novembre 2014 alle ore 21.00 al Teatro Herberia di Rubiera (RE), con ingresso gratuito, andrà in scena “Scimmie”, tratto dall’omonimo romanzo di Alessandro Gallo e prodotto dal Nuovo Teatro Sanità di Napoli.
Lo spettacolo racconta la storia di Gennaro, Franco e Tore, tre adolescenti che desiderano, a tutti i costi e con tutti i mezzi, entrare a far parte di un clan camorristico e baciare le mani al capo del sistema. Gli attori provengono da uno dei quartieri di Napoli dove la camorra fa da sempre sentire la sua presenza in modo opprimente. Ne abbiamo parlato con l’attore e scrittore Alessandro Gallo.

Diffondere la cultura della legalità con l’arte. Uno strumento efficace?

A Napoli c’è molta cultura del teatro, del cinema e della fotografia. C’è una grande creatività e chi combatte la camorra lo fa anche in questo modo. Credo che anche in Emilia-Romagna sia necessario coniugare queste forme artistiche con la cultura della legalità perché sono strumenti molto importanti, soprattutto quando ci si rivolge ai giovani. Al Sud esiste un elenco sconfinato di artisti che hanno scelto questa strada. Al Nord siamo all’inizio.

Anche se ci sono esperienze innovative come i ragazzi di Cortocircuito…


Certo. Sono la dimostrazione che i video e internet possono incidere molto nella coscienza sociale. Questi strumenti sono importanti e pericolosi per i mafiosi.

Gallo, partecipando a incontri e dibattiti e leggendo la cronaca italiana, c’è la tentazione di pensare che la mafia non la sconfiggeremo mai…


Non siamo un Paese pronto per la vittoria finale. Siamo come ospiti nel nostro Paese. Da Nord a Sud. Dall’agenda dei politici la lotta alla mafia sembra scomparsa. E’ tutto molto difficile e quando incontro i ragazzi non racconto loro favole, tipo che stiamo vincendo, che vinceremo. Io racconto storie di resistenza, delle nuove resistenze, nella speranza che saranno loro a vincere. Perché non saremo noi.

Parlare di Napoli in Emilia. Non c’è il rischio di distrarre l’attenzione dai nostri problemi con la mafia?

Per fortuna oggi della mafia in Emilia se ne parla molto anche qui. Abbiamo fatto passi in avanti.

(articolo di Reggionline.com – 16 novembre 2014)

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Vedi anche:

– “La ‘Ndrangheta di casa nostra. Radici in terra emiliana”. La video-inchiesta integrale, le foto della serata di presentazione e alcuni articoli dei quotidiani
– La video-inchiesta “Non è successo niente. 40 roghi a Reggio Emilia”
– Intervista del web-magazine “AgoraVox” sulle iniziative di Cortocircuito
– Sul Corriere della Sera: “Cortocircuito, la web tv degli studenti-reporter che combatte la mafia”
– Incontro-intervista con il Procuratore Nazionale Antimafia nella Sala del Tricolore

“Intervento sul silenzio” del coordinatore della redazione di Cortocircuito

Articolo della Gazzetta di Reggio

In apertura dell’incontro con i magistrati Gian Carlo Caselli e Armando Spataro, intervento di Elia Minari, coordinatore della redazione della web-tv Cortocircuito. L’evento si è tenuto la sera del 7 novembre 2014 ed è stato organizzato da Cortocircuito.

Subito dopo (come si sente alla fine del video), il magistrato Caselli, già procuratore capo di Palermo, ha definito questo intervento “molto incisivo e ben articolato”.

Elia Minari di Cortocircuito sarà premiato al 20° Vertice Nazionale Antimafia, alla presenza del presidente del Senato e del procuratore nazionale antimafia. Leggi QUI

QUI foto, altri video e alcuni articoli sulla serata con Caselli e Spataro nella Sala del Tricolore.

QUI l’intervento del 3 ottobre 2014 con il Procuratore Nazionale Antimafia, sempre nella Sala del Tricolore

Se non si riesce a visualizzare il video, cliccare qui

 

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Vedi anche:

– “La ‘Ndrangheta di casa nostra. Radici in terra emiliana”. La video-inchiesta integrale, le foto della serata di presentazione e alcuni articoli dei quotidiani
– La video-inchiesta “Non è successo niente. 40 roghi a Reggio Emilia”
– Intervista del web-magazine “AgoraVox” sulle iniziative di Cortocircuito
– Sul Corriere della Sera: “Cortocircuito, la web tv degli studenti-reporter che combatte la mafia”
– Incontro-intervista con il Procuratore Nazionale Antimafia nella Sala del Tricolore

La video-inchiesta di Cortocircuito proiettata in Tribunale dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bologna

Titolo in prima pagina sulla Gazzetta di Reggio: «Grande Aracri “inguaiato” da Cortocircuito». Invece qui sotto pubblichiamo l’articolo all’interno del quotidiano.

Nell’articolo si legge che in Tribunale è stata proiettata la video-inchiesta di Cortocircuito durante l’udienza di Francesco Grande Aracri (condannato per mafia). Secondo quanto riporta l’articolo, per il Pm della Direzione Distrettuale Antimafia di Bologna il video potrebbe essere utile per il sequestro di una parte dei beni di Grande Aracri. Inoltre, a sorpresa, il Pm ha chiesto alla Corte accertamenti sulle parole del sindaco di Brescello.

Ci auguriamo che la nostra video-inchiesta possa continuare ad essere utile a magistrati e forze dell’ordine per l’accertamento dei fatti.

Associazione Cortocircuito

 

QUI il cortometraggio integrale.

Sotto: l’articolo della Gazzetta di Reggio. A sinistra: l’articolo del Resto del Carlino (entrambi del 13 novembre 2014). Cliccare sugli articoli per allargarli.

 

Proiezione dell’inchiesta a un convegno con Giuseppe Ayala, Pm del Maxiprocesso. “L’inchiesta di Cortocircuito ha scoperchiato la pentola”

 

Dopo la proiezione all’interno del Municipio di Bologna (vedere QUI), la video-inchiesta “La ‘Ndrangheta di casa nostra. Radici in terra emiliana”, realizzata dalla web-tv Cortocircuito, è stata proiettata mercoledì 12 novembre 2014 all’inizio di un convegno nazionale della CGIL, dal titolo “Legalità, una svolta per tutte“,  alla “Casa Museo Cervi” di Gattatico (RE).

(QUI il cortometraggio integrale, le foto e gli articoli della presentazione in anteprima a Casalgrande. La video-inchiesta sarà presto proiettata anche a Piacenza).

Il 12 novembre il cortometraggio è stato introdotto dalle parole di Andrea Franzoni e Andrea Mafrica della redazione di Cortocircuito.

E’ stato ospite dell’iniziativa Giuseppe Ayala, Pm del Maxiprocesso di Palermo ed ex sostituto procuratore; attualmente è in pensione e ricopre l’incarico di presidente dell’Osservatorio nazionale “Edilizia & Legalita” di Fillea-Cgil.

Il magistrato Ayala durante l’incontro ha detto: “Sin dalla fine degli anni Ottanta ci rendemmo conto che era quasi ineluttabile che Cosa Nostra si sarebbe infiltrata nelle regioni più ricche. Vedere il video dei ragazzi di Cortocircuito mi ha fatto fare un tuffo nel passato. Non sono cose diverse da quelle che accadevano in alcuni paesi delle province calabresi o siciliane. Un sindaco non può giustificare un condannato con sentenza definitiva per mafia”.

Mirto Bassoli della segreteria regionale della CGIL ha aggiunto che “l’inchiesta di Cortocircuito ha il merito di aver scoperchiato la pentola. Le province di Reggio Emilia, Modena e Parma sono collocate molto in alto nelle graduatorie sulla presenza delle mafie. Si sapeva, ma c’era bisogno di un atto, come è stato il video di Cortocircuito, che aprisse la discussione“.

Foto di Andrea Mafrica. Cliccare sulle foto per allargarle.

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Vedi anche:

– “La ‘Ndrangheta di casa nostra. Radici in terra emiliana”. La video-inchiesta integrale, le foto della serata di presentazione e alcuni articoli dei quotidiani
– La video-inchiesta “Non è successo niente. 40 roghi a Reggio Emilia”
– Intervista del web-magazine “AgoraVox” sulle iniziative di Cortocircuito

– Sul Corriere della Sera: “Cortocircuito, la web tv degli studenti-reporter che combatte la mafia”
– Incontro-intervista con il Procuratore Nazionale Antimafia nella Sala del Tricolore

Elia Minari di Cortocircuito sarà premiato al 20° Vertice Nazionale Antimafia, alla presenza del presidente del Senato e del procuratore nazionale antimafia

Nella foto: articolo della Gazzetta di Reggio

Aggiornamento: QUI le foto e gli articoli dopo la premiazione.

 

[articolo pubblicato dal quotidiano “Prima Pagina Reggio” il 10 novembre 2014]

Gli organizzatori del 20° Vertice Nazionale Antimafia, che si terrà a Firenze, annunciano che durante l’iniziativa sarà premiato Elia Minari, coordinatore dell’associazione culturale antimafia Cortocircuito di Reggio Emilia, per l’impegno di denuncia e approfondimento, attraverso diverse video-inchieste e cortometraggi, sulla criminalità organizzata di stampo mafioso in Emilia.

Si chiama “Premio Scomodo 2014” e viene consegnato ogni anno a quelle personalità che si sono distinte per il proprio coraggio nel sollevare vicende scomode legate alle mafie.

Il premio sarà consegnato alla presenza di Pietro Grasso, presidente del Senato e di Franco Roberti, procuratore nazionale antimafia, che recentemente è stato ospite di un’iniziativa organizzata da Cortocircuito nella Sala del Consiglio Comunale di Reggio Emilia.

La premiazione avverrà sabato 22 novembre nello storico palazzo “Spedale del Bigallo” di Bagno a Ripoli, sulle colline di Firenze, all’interno del 20° Vertice Nazionale Antimafia organizzato dalla Fondazione Caponnetto, nata in memoria del magistrato Antonino Caponnetto, capo del pool antimafia di Falcone e Borsellino.

Elia Minari di Cortocircuito sarà premiato insieme, tra gli altri, a Renato Scalia, ex ispettore capo della Direzione Investigativa Antimafia e Paolo Borrometi, giornalista siciliano sotto scorta, che parteciperanno all’iniziativa insieme a Catello Maresca, sostituto procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli e Paola Di Nicola, giudice del Tribunale di Roma.

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La web-tv Cortocircuito è nata nel giugno 2009 come giornalino studentesco indipendente di alcune scuole superiori di Reggio Emilia, poi con il passare degli anni le attività si sono incentrate sempre di più nella realizzazione di video-inchieste sulle mafie. L’ultimo filmato, dal titolo “La ‘Ndrangheta di casa nostra. Radici in terra emiliana“, ha sollevato i “casi” Brescello e Montecchio, oltre a mostrare altri episodi preoccupanti.

Un anno fa, alcuni ragazzi di Cortocircuito erano stati minacciati mentre registravano il cortometraggio “Non è successo niente. 40 roghi a Reggio Emilia“. Prima di queste due video-inchieste Cortocircuito aveva approfondito la vicenda del cantiere Tav di Reggio Emilia, oltre a fare luce su alcuni subappalti di Iren e su certe discoteche reggiane. Parallelamente, i ragazzi di Cortocircuito continuano anche ad organizzare progetti all’interno delle scuole con incontri sulla legalità.

L’importante riconoscimento del 20° Vertice Nazionale Antimafia di Firenze segue, di alcuni mesi, il premio “Iustitia” consegnato a Elia Minari di Cortocircuito dall’Università della Calabria, con sede a Cosenza. Inoltre, lo scorso anno, Cortocircuito è stato premiato all’Università di Bologna come migliore web-tv di denuncia d’Italia e dall’Osservatorio Molisano Legalità con il premio “Rocco Cirino”.

Il sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi si è recentemente congratulato con i ragazzi di Cortocircuito, affermando nella sala del Consiglio Comunale: “Vorrei ringraziare Elia Minari e l’associazione Cortocircuito per l’impegno fermo e rigoroso con cui attraverso la loro opera giornalistica e d’inchiesta, coraggiosa e anche rischiosa, hanno certamente saputo dare in questi anni un contributo importante a tutta la comunità”.

 

Foto di Chiara Ghirelli.

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Vedi anche:

– “La ‘Ndrangheta di casa nostra. Radici in terra emiliana”. La video-inchiesta integrale, le foto della serata di presentazione e alcuni articoli dei quotidiani
– La video-inchiesta “Non è successo niente. 40 roghi a Reggio Emilia”
– Intervista del web-magazine “AgoraVox” sulle iniziative di Cortocircuito
– Sul Corriere della Sera: “Cortocircuito, la web tv degli studenti-reporter che combatte la mafia”
– Incontro-intervista con il Procuratore Nazionale Antimafia nella Sala del Tricolore

Il procuratore Caselli: «Inchiesta di Cortocircuito coraggiosa, segnale di coscienza civile». Incontro insieme al magistrato Spataro nella Sala del Tricolore. Video, foto e alcuni articoli sulla serata

 

«Inchiesta di Cortocircuito coraggiosa, segnale di coscienza civile molto attenta». Gian Carlo Caselli, già procuratore capo di Palermo e poi di Torino, ha commentato così la video-inchiesta “La ‘Ndrangheta di casa nostra. Radici in terra emiliana” realizzata dalla web-tv Cortocircuito. QUI la video-inchiesta integrale e tanti articoli sulla vicenda.

Caselli ha partecipato, insieme all’attuale procuratore capo di Torino Armando Spataro, a una serata, gremita di cittadini, nella Sala del Tricolore di Reggio Emilia.

A condurre l’incontro, nella sala del Consiglio Comunale di Reggio Emilia, è stato Elia Minari, coordinatore di Cortocircuito, associazione culturale antimafia di Reggio Emilia.

Hanno introdotto l’iniziativa pubblica il sindaco Luca Vecchi e Natalia Maramotti, assessora a Sicurezza e Cultura della legalità del Comune di Reggio Emilia.

Evento organizzato dall’associazione Cortocircuito, in collaborazione con il Comune di Reggio Emilia e la Regione Emilia-Romagna. Serata sostenuta da: Provincia di Reggio Emilia, Libera Reggio Emilia, gruppo “Giovani a Reggio Emilia contro le mafie” e “Alleanza reggiana per una società senza mafie”. L’iniziativa rientra all’interno del progetto “Reggio contro le mafie.it.

Pubblichiamo il servizio, sull’incontro, lanciato in apertura del Tg di Telereggio l’8 novembre 2014. Subito sotto pubblichiamo anche alcuni frammenti video dell’iniziativa. Riprese di Andrea Mafrica.

Pubblichiamo, in fondo a questa pagina, anche alcune foto della serata pubblica. Foto di Chiara Ghirelli.

Vedi QUI  “l’intervento sul silenzio” del coordinatore della redazione di Cortocircuito, all’inizio dell’incontro.

QUI video e articolo pubblicati prima dell’iniziativa.

[Graphic design by Gabriele Giglioli]

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Il servizio di Telereggio:

Se non si riesce a visualizzare il video, cliccare qui

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Il procuratore Caselli sulle mafie nel Nord Italia:

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Il procuratore Spataro spiega come la ‘Ndrangheta si è radicata nel Nord Italia:

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I magistrati Caselli e Spataro sui pentiti nella lotta alle mafie e al terrorismo

Se non si riesce a visualizzare il video, cliccare qui

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Cliccare sulle foto per allargarle.


 

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Vedi anche:

– “La ‘Ndrangheta di casa nostra. Radici in terra emiliana”. La video-inchiesta integrale, le foto della serata di presentazione e alcuni articoli dei quotidiani
– La video-inchiesta “Non è successo niente. 40 roghi a Reggio Emilia”
– Intervista del web-magazine “AgoraVox” sulle iniziative di Cortocircuito
– Sul Corriere della Sera: “Cortocircuito, la web tv degli studenti-reporter che combatte la mafia”
– Incontro-intervista con il Procuratore Nazionale Antimafia nella Sala del Tricolore

Alcuni video dell’incontro del 3 ottobre. Il sindaco: «Vorrei ringraziare l’associazione Cortocircuito per l’opera d’inchiesta coraggiosa e rischiosa»

Intervento del coordinatore di Cortocircuito, Elia Minari, sulla video-inchiesta “La ‘Ndrangheta di casa nostra”:

Se non si riesce a visualizzare il video, cliccare qui

 

Intervento del sindaco di Reggio Emilia, Luca Vecchi, su Cortocircuito:

Se non si riesce a visualizzare il video, cliccare qui

Riprese di Andrea Mafrica

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Vedi anche:

– “La ‘Ndrangheta di casa nostra. Radici in terra emiliana”. La video-inchiesta integrale, le foto della serata di presentazione e alcuni articoli dei quotidiani
– La video-inchiesta “Non è successo niente. 40 roghi a Reggio Emilia”
– Intervista del web-magazine “AgoraVox” sulle iniziative di Cortocircuito
– Sul Corriere della Sera: “Cortocircuito, la web tv degli studenti-reporter che combatte la mafia”
– Incontro-intervista con il Procuratore Nazionale Antimafia nella Sala del Tricolore

Proseguono gli incontri antimafia all’interno delle scuole

Stiamo proseguendo gli incontri sul tema della legalità e dell’antimafia all’interno delle scuole superiori di Reggio Emilia. Agli studenti cerchiamo di trasmettere il messaggio che ognuno, nel suo piccolo, può fare la propria parte contro le mafie, a seconda dei gesti che compiamo quotidianamente.

QUI informazioni e foto su un incontro nella scuola Scaruffi.

La Redazione di Cortocircuito

Foto dello scorso anno.

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Vedi anche:

– “La ‘Ndrangheta di casa nostra. Radici in terra emiliana”. La video-inchiesta integrale, le foto della serata di presentazione e alcuni articoli dei quotidiani
– La video-inchiesta “Non è successo niente. 40 roghi a Reggio Emilia”
– Intervista del web-magazine “AgoraVox” sulle iniziative di Cortocircuito
– Sul Corriere della Sera: “Cortocircuito, la web tv degli studenti-reporter che combatte la mafia”
– Incontro-intervista con il Procuratore Nazionale Antimafia nella Sala del Tricolore

Proiezione dell’inchiesta nel municipio di Bologna

Venerdì 17 ottobre 2014 alle ore 21.00 nella Sala Imbeni di Palazzo D’Accursio, municipio di Bologna (piazza Maggiore), è stata proiettata la video-inchiesta dell’associazione Cortocircuito dal titolo “La ‘Ndrangheta di casa nostra. Radici in terra emiliana” (QUI il cortometraggio integrale).

Sono stati ospiti della serata: Alessandro Gallo, scrittore e attore teatrale; Giulia Di Girolamo, studiosa del fenomeno mafioso e autrice, insieme ad Alessandro Gallo, del libro “Non diamoci Pace – Diario di un viaggio (il)legale” (ed. Caracò); Elia Minari dell’associazione culturale Cortocircuito, regista della video-inchiesta “La ‘Ndrangheta di casa nostra. Radici in terra emiliana”.

Ha introdotto l’incontro pubblico Francesco Critelli, capogruppo del Pd del Comune di Bologna.

Iniziativa organizzata dal Comune di Bologna insieme a Caracò Editore, “NoName – Antimafia in Movimento” di Bologna e l’associazione Cortocircuito. [Foto di Chiara Ghirelli. Cliccare sulle foto per allargarle.]

 

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Vedi anche:

– “La ‘Ndrangheta di casa nostra. Radici in terra emiliana”. La video-inchiesta integrale, le foto della serata di presentazione e alcuni articoli dei quotidiani
– La video-inchiesta “Non è successo niente. 40 roghi a Reggio Emilia”
– Intervista del web-magazine “AgoraVox” sulle iniziative di Cortocircuito

– Sul Corriere della Sera: “Cortocircuito, la web tv degli studenti-reporter che combatte la mafia”
– Incontro-intervista con il Procuratore Nazionale Antimafia nella Sala del Tricolore

Articolo della Gazzetta di Reggio sugli argomenti dell’iniziativa con i magistrati Caselli e Spataro

Aggiornamento: QUI foto e video della serata.

[articolo della Gazzetta di Reggio del 7 novembre 2014]

Si preannuncia calda la serata con ospite l’ex procuratore capo di Palermo Gian Carlo Caselli, dopo che lo stesso Caselli ha definito Brescello un caso di «miopia, ignoranza e sottovalutazione», attaccando duramente l’attuale sindaco Marcello Coffrini per i «cordialissimi rapporti con Francesco Grande Aracri, condannato in via definitiva per mafia».

Venerdì 7 novembre l’ex magistrato Caselli sarò ospite dei ragazzi della web-tv Cortocircuito nella Sala del Tricolore, sede del Consiglio comunale di Reggio Emilia, in un incontro aperto a tutta la cittadinanza. Insieme a lui, ha confermato la presenza anche l’attuale procuratore capo di Torino Armando Spataro, noto per le sue inchieste giudiziarie sulla ‘Ndrangheta nel Nord Italia e sul terrorismo.

L’incontro pubblico, dal titolo “Conoscere le mafie, costruire legalità: la voce dei magistrati in prima linea”, è fissato per le ore ore 20.45. A intervistare i due magistrati sarà Elia Minari della web-tv Cortocircuito, ma anche il pubblico potrà rivolgere domande agli ospiti. I saluti di casa saranno portati dal sindaco di Reggio Luca Vecchi e da Natalia Maramotti, assessora a Sicurezza e Cultura della legalità. L’ingresso è libero e gratuito.

L’incontro tratterà anche i temi nazionali: dalla riforma del governo sulla giustizia fino ai tredici recentissimi arresti connessi con l’Expo di Milano. Oltre al tema caldo del processo sulla trattativa Stato-mafia, che ha visto la testimonianza anche del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

La scorsa serata nella Sala Tricolore

Si tratta del nono appuntamento del ciclo di incontri “Reggio contro le mafie.it”, promosso dal giornale studentesco Cortocircuito in collaborazione con il Comune di Reggio Emilia, la Regione Emilia-Romagna e il gruppo “Giovani a Reggio Emilia contro le mafie”. L’iniziativa è patrocinata dalla Provincia, da Libera e dalla “Alleanza reggiana per una società senza mafie”.

(Articolo pubblicato sulla Gazzetta di Reggio il 7 novembre 2014)

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Vedi anche:

– “La ‘Ndrangheta di casa nostra. Radici in terra emiliana”. La video-inchiesta integrale, le foto della serata di presentazione e alcuni articoli dei quotidiani
– La video-inchiesta “Non è successo niente. 40 roghi a Reggio Emilia”
– Intervista del web-magazine “AgoraVox” sulle iniziative di Cortocircuito

– Sul Corriere della Sera: “Cortocircuito, la web tv degli studenti-reporter che combatte la mafia”
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Incontro-intervista con il Procuratore Nazionale Antimafia nella Sala del Tricolore

Incontro con il Procuratore Nazionale Antimafia e con il giudice Gennari

Una Sala del Tricolore gremita, dentro e fuori. Infatti, una volta raggiunta la capienza massima di 350 persone, tanti cittadini purtroppo sono dovuti rimanere fuori.

Il 3 ottobre 2014 erano ospiti della serata il magistrato Franco Roberti, Procuratore Nazionale Antimafia e Giuseppe Gennari, giudice del Tribunale di Milano e autore del libro “Le fondamenta della città”.

A condurre l’incontro, nella sala del Consiglio Comunale di Reggio Emilia, è stato Elia Minari, coordinatore di Cortocircuito, associazione culturale antimafia di Reggio Emilia.

Hanno introdotto l’iniziativa pubblica il sindaco Luca Vecchi e Natalia Maramotti, assessora a Sicurezza e Cultura della legalità del Comune di Reggio Emilia.

Tra il pubblico erano presenti le massime autorità della città di Reggio Emilia: il Presidente del Tribunale, il Procuratore capo, il Questore, il Prefetto vicario, il Comandante dei Carabinieri, il Comandante della Guardia di Finanza, il Presidente della Camera di Commercio, la Presidente della Provincia. Oltre a tanti sindaci, deputati, assessori, consiglieri comunali e provinciali, di tutti i partiti politici.

Alcuni articoli su quanto detto durante l’iniziativa: Gazzetta di Reggio (clicca QUI), Il Fatto Quotidiano (clicca QUI), Reggionline (clicca QUI). Altri articoli sono visualizzabili in fondo a questa pagina.

QUI il video dell’intervento del sindaco Luca Vecchi e di Elia Minari.

Evento organizzato dall’associazione Cortocircuito, in collaborazione con il Comune di Reggio Emilia e la Regione Emilia-Romagna. Serata sostenuta da: Provincia di Reggio Emilia, Libera Reggio Emilia, gruppo “Giovani a Reggio Emilia contro le mafie” e “Alleanza reggiana per una società senza mafie”. L’iniziativa rientra all’interno del progetto “Reggio contro le mafie.it.

[Foto di Chiara Ghirelli. Cliccare sulle foto per allargarle. Graphic design by Gabriele Giglioli.]


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QUI l’articolo integrale del Fatto Quotidiano.

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Vedi anche:

– “La ‘Ndrangheta di casa nostra. Radici in terra emiliana”. La video-inchiesta integrale, le foto della serata di presentazione e alcuni articoli dei quotidiani
– La video-inchiesta “Non è successo niente. 40 roghi a Reggio Emilia”
– Intervista del web-magazine “AgoraVox” sulle iniziative di Cortocircuito

– Sul Corriere della Sera: “Cortocircuito, la web tv degli studenti-reporter che combatte la mafia”

Intervista sul Resto del Carlino dopo la video-inchiesta “La ‘ndrangheta di casa nostra”

Per vedere la video-inchiesta integrale e per leggere altri articoli sulla vicenda cliccare QUI.

 

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Vedi anche:

– “La ‘Ndrangheta di casa nostra. Radici in terra emiliana”. La video-inchiesta integrale, le foto della serata di presentazione e alcuni articoli dei quotidiani
– La video-inchiesta “Non è successo niente. 40 roghi a Reggio Emilia”
– Intervista del web-magazine “AgoraVox” sulle iniziative di Cortocircuito

– Sul Corriere della Sera: “Cortocircuito, la web tv degli studenti-reporter che combatte la mafia”
– Incontro-intervista con il Procuratore Nazionale Antimafia nella Sala del Tricolore