Incontro con Maria Falcone e con il cappellano dell’ospedale psichiatrico giudiziario

Sabato 8 giugno 2013 al Parco Cervi a Reggio Emilia incontro pubblico con Maria Falcone, autrice del libro “Carceri, lo spazio è finito” e con Don Daniele Simonazzi, cappellano dell’Opg, Ospedale Psichiatrico Giudiziario, di Reggio Emilia. L’evento rientra nel programma delle “Giornate dei Beni Comuni” che si sono tenute dal 5 al 9 giugno al Parco Cervi.

Ha coordinato Elia Minari della redazione di Cortocircuito, web-tv e giornale studentesco indipendente di Reggio Emilia.

Come introduzione all’incontro alcuni ospiti dell’Ospedale Psichiatrico Giudiziario si sono raccontati in forma teatrale.

Foto di Pietro Montorsi. Clicca sulle foto per allargarle.

Incontro con la moglie del capo-scorta di Falcone

Incontro pubblico con Tina Montinaro, moglie del capo-scorta del magistrato Giovanni Falcone, una donna tosta che da 21 anni cerca la verità. Sabato 25 maggio 2013 alle 20:30 nella sala “Incontro” di Casalgrande (RE).

Con la partecipazione programmata di Elia Minari, coordinatore di Cortocircuito.

Organizzato da Buona Nascita onlus e Comune di Casalgrande.

Tavola rotonda con Antonio Nicaso, storico delle organizzazioni criminali

Giovedì 16 maggio 2013 a palazzo Magnani a Reggio Emilia incontro con lo studioso e storico delle organizzazioni criminali Antonio Nicaso, la docente di Sociologia dell’Università di Modena e Reggio Emilia Rita Bertozzi, l’assessore all’Istruzione della Provincia di Reggio Emilia Ilenia Malavasi e con Alessandro Pecoraro di Caracò Editore. Ha coordinato Elia Minari della redazione di Cortocircuito, web-tv e giornale studentesco indipendente di Reggio Emilia.

L’evento rientra all’interno del festival “Noi contro le mafie”, organizzato dalla Provincia di Reggio Emilia e dal consorzio Oscar Romero.

[Cliccare sulle foto per allargarle.]

 

Festival Noicontrolemafie 2013 – dal 13 al 18 maggio

I temi dell’antimafia, della democrazia, dell’educazione alla cittadinanza attiva, dell’informazione, ma anche delle azioni per contrastare le infiltrazioni mafiose faranno da filo conduttore di “Noicontrolemafie”, la Festa della legalità, giunta quest’anno alla terza edizione. L’iniziativa è promossa dalla Provincia di Reggio Emilia in collaborazione con il consorzio Oscar Romero e con la direzione scientifica di Antonio Nicaso.

Radio Bruno, Caracò Editore e Cortocircuito sono i media partner del festival.

Cortocircuito coordinerà anche alcuni incontri (l’intero programma su www.noicontrolemafie.it):

– Martedì 14 maggio ore 21 al teatro Herberia di Rubiera (RE) spettacolo di Alessandro Gallo e Maria Cristina Sarò. Saluti del sindaco di Rubiera Lorena Baccarani e dell’assessore all’Istruzione della Provincia Ilena Malavasi. Coordina Riccardo Pelli del giornalino studentesco Cortocircuito e dei “Giovani a Reggio Emilia contro le mafie”

– Giovedì 16 maggio ore 15 a palazzo Magnani a Reggio Emilia incontro con lo studioso e storico delle organizzazioni criminali Antonio Nicaso, la docente di Sociologia dell’Università di Modena e Reggio Emilia Rita Bertozzi, l’assessore all’Istruzione della Provincia di Reggio Emilia Ilenia Malavasi. Coordina Elia Minari della redazione di Cortocircuito, web-tv e giornale studentesco indipendente di Reggio Emilia e del gruppo “Giovani a Reggio Emilia contro le mafie”. Qui le foto dell’iniziativa

Ecco un video sulle reazioni di alcune ragazze e ragazzi ai progetti antimafia collegati al festival:

In quest’altro video parla Antonio Nicaso, uno dei massimi esperti di ‘ndrangheta e direttore del festival:

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Vedi anche:

– Incontro con Lanzetta, sindaco di Monasterace, e Buccini, giornalista del Corriere, le foto
– Incontro con la giornalista d’inchiesta tedesca Petra Reski
– Il procuratore Gratteri e il prof Nicaso a Rubiera, le foto
– Incontro con la testimone di giustizia Piera Aiello e il biografo di Borsellino Lucentini, le foto

Incontro con Lanzetta, da farmacista a sindaco (sotto scorta) di Monasterace. Insieme a Buccini, giornalista del Corriere

Lunedì 8 aprile 2013 nella Sala del Consiglio Comunale di Rubiera, in provincia di Reggio Emilia, incontro pubblico con Maria Carmela Lanzetta, sindaca di Monasterace (Reggio Calabria) più volte minacciata dalla ‘ndrangheta, e con Goffredo Buccini, giornalista del Corriere della Sera autore del libro “L’Italia quaggiù”  (Laterza).

Ha coordinato Elia Minari dell’associazione culturale antimafia Cortocircuito.

Introduzione di Emanuele Cavallaro, vicesindaco di Rubiera.

Tra il pubblico erano presenti il sindaco di Rubiera Lorena Baccarani, la parlamentare Antonella Incerti ed Enrico Bini, presidente della Camera di Commercio di Reggio Emilia.

L’incontro è stato organizzato dal Comune di Rubiera insieme al progetto “Percorsi di cittadinanza e legalità” del consorzio cooperativo Oscar Romero, promosso da Rosa Frammartino e Mauro Ponzi.

 

[Foto di Luca Gemmi. Clicca sulle foto per allargarle.]


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[articolo pubblicato sul nuovo quotidiano “Prima Pagina Reggio” l’11 aprile 2013]

QUI il video dell’evento

Le hanno incendiato la farmacia di famiglia, sparato tre colpi contro la Panda parcheggiata sotto casa, costringendola a vivere sotto scorta. Eppure Maria Carmela Lanzetta – sindaco di Monasterace, paesino della Locride di circa 3500 abitanti – non ha mai rinunciato continua a leggere …

‘Ndrangheta negata per anni: in Germania, come a Reggio Emilia. All’università incontro con la giornalista tedesca d’inchiesta Petra Reski

Presentazione del libro “Sulla strada per Corleone. Storie di mafia tra Italia e Germania” con l’autrice Petra Reski, giornalista tedesca.

Giovedì 14 marzo 2013 alle ore 15 all’Università di Reggio Emilia, in viale Allegri. Coordina l’incontro Elia Minari della redazione di Cortocircuito.

Saluti di Dino Giovannini, direttore scientifico della biblioteca dell’Università di Modena e Reggio Emilia e introduzione di Pinuccia Montanari, direttore tecnico della biblioteca dell’Università di Reggio e referente del progetto “Sostenibilità ambientale”. Evento promosso dal progetto ”Percorsi di Cittadinanza e Legalità” del Consorzio Oscar Romero. Cura scientifica di Rosa Frammartino. In collaborazione con la Provincia di Reggio Emilia e la Regione Emilia Romagna.

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Petra Reski (a sinistra) intervistata da Elia Minari

[articolo pubblicato sul nuovo quotidiano “Prima Pagina Reggio” il 18 marzo 2013]

Per anni il radicamento della ‘ndrangheta è stato ignorato, negato, taciuto, fino a quando il fenomeno è diventato talmente palese da non potere più essere nascosto. Sembra la storia delle infiltrazioni della criminalità organizzata nel nord Italia, inclusa Reggio, in realtà è accaduto anche in Germania, come ha raccontato la giornalista tedesca Petra Reski in un incontro pubblico all’università di Reggio, promosso dall’ateneo insieme al consorzio Oscar Romero e alla Provincia. A coordinare il dibattito è stato Elia Minari, collaboratore del giornale studentesco Cortocircuito.

La Germania ha conosciuto la ‘ndrangheta solo il 15 agosto 2007, con la scioccante strage di Duisburg, invece «le mafie “conoscono” la Germania dagli anni ’70», ha affermato Reski. La giornalista tedesca dopo gli oltre 70 colpi sparati a Duisburg nel ristorante-pizzeria “Da Bruno”, per cui in primo grado sono stati inflitti otto ergastoli, ha deciso di fare nomi e cognomi delle persone che secondo il rapporto del BKA, la polizia federale tedesca, sono collegate con la ‘ndrangheta. Un duro colpo inferto all’organizzazione criminale che è costato caro a Reski: intimidazioni, minacce e querele. Fino a trovarsi costretta a cancellare alcune pagine del suo “Santa Mafia”, nonostante riportassero testualmente alcuni rapporti della polizia criminale. Da allora il libro “Santa Mafia” in Germania, dove Reski è famosa per le sue inchieste, è stato ristampato con alcune pagine annerite, destando parecchio scalpore.

La locandina dell’evento

Leggendo il rapporto del BKA, in parte riportato anche nel nuovo libro di Petra Reski “Sulla strada per Corleone”, si scoprono dati scioccanti: 229 clan di ‘ndrangheta in Germania gestirebbero oltre 300 ristoranti, 61 dei quali riconducibili al solo clan Pelle-Romeo, a cui erano affiliate le sei vittime della strage di Duisburg. Reski ha spiegato che la ‘ndrangheta in Germania predilige i ristoranti-pizzeria come base per i propri traffici perché oltre le Alpi «le intercettazioni nei locali pubblici sono vietate. Inoltre attraverso i ristoranti è possibile riciclare denaro frutto di altre attività», ben lontane dall’arte culinaria. Un altro aspetto da considerare è la possibilità, offerta dalla gestione di un locale, di potere intrattenere relazioni anche con persone del mondo imprenditoriale e politico, senza destare sospetti. A questo proposito è stato sottolineato che «le organizzazioni mafiose, in Germania come nel nord Italia, si radicano perché qualcuno accetta i soldi e i voti delle mafie. Altrimenti non conterebbero nulla». Alla domanda: cosa ha fatto la Germania dopo la strage di Duisburg per contrastare la  ‘ndrangheta? La giornalista tedesca ha risposto con un laconico «nulla», ribaltando l’immagine comune di un paese efficiente e rigido.

Nel corso del dibattito hanno preso la parola anche Dino Giovannini, docente di psicologia sociale, Pinuccia Montanari, direttrice tecnica della biblioteca dell’università, Ilenia Malavasi, assessore all’istruzione della Provincia di Reggio, Rosa Frammartino, responsabile del progetto “Percorsi di cittadinanza e legalità” e l’attrice Roberta Bedogni. Tra il pubblico era presente anche il presidente della Camera di Commercio Enrico Bini, tra i primi a lanciare l’allarme sulla presenza della ‘ndrangheta nella nostra città.

«Non solo la ‘ndrangheta, ma anche Cosa Nostra è da sempre interessata alla Germania. Un esempio? La moglie, due figli e il fratello del boss Bernardo Provenzano hanno soggiornato nel territorio tedesco. E non facevano certo parte degli emigrati con la scatola di cartone», ha concluso Petra Reski.

Confronto pubblico con i candidati reggiani under 40 al Parlamento italiano

Un’occasione per confrontare i candidati “più giovani” della nostra città alle elezioni politiche del 24 e 25 febbraio 2013. Una tavola rotonda con un candidato under 40 di Reggio Emilia per ogni coalizione politica. Ad organizzarla i giovani imprenditori reggiani di Confcommercio, CIA-Confederazione Italiana Agricoltura, Coldiretti e Confagricoltura.

L’incontro, ad ingresso gratuito, si è tenuto mercoledì 13 febbraio 2013 dalle ore 18.00 alle ore 20.00 nella sede reggiana di Confcommercio, in via Giglioli Valle n°10.

L’incontro è stato coordinato da Elia Minari dell’associazione Cortocircuito.

Erano presenti i seguenti candidati:

Simone Montermini, Scelta Civica con Monti per l’Italia – Coalizione di centro
Yuri Torri, Sinistra Ecologia e Libertà – Coalizione di centro sinistra
Alessandro Rossi, Popolo delle Libertà – Coalizione di centro destra
Maria Edera Spadoni, Movimento 5 Stelle
Emilio Tognetti, Fare per Fermare il declino

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[articolo pubblicato sul nuovo quotidiano “Prima Pagina Reggio” il 15 febbraio 2013]

di Luca Gemmi

Volti noti e facce nuove. Ma con un tratto comune: tutti “under40”. È questo il requisito che le associazioni dei giovani imprenditori hanno scelto nella composizione del tavolo di confronto fra i candidati reggiani alle elezioni, tenutosi mercoledì sera. Coordinato da Elia Minari, collaboratore del giornale studentesco indipendente Cortocircuito, l’incontro si è svolto nella sede provinciale di Confcommercio, promotore dell’iniziativa insieme a Confederazione Italiana Agricoltura, Coldiretti e Confagricoltura.

Cinque giovani per cinque partiti. Grande assente è stato però il Pd, che non ha presentato nessun candidato sotto i quarant’anni, affidando così la rappresentanza della coalizione al vendoliano Yuri Torri. Il quale ha lasciato intendere un’anomala apertura a Monti: «Le visioni sono diverse, ma se il punto di arrivo è lo stesso si può raggiungerlo assieme». Posizioni su scuola e agricoltura, quelle di Torri, spesso convergenti con quelle del candidato montiano Simone Montermini. Sicuramente il volto più noto fra i cinque, Montermini è stato sindaco di Castelnuovo Sotto in quota Pd fino alla recenti dimissioni per il passaggio a Italia Futura di Montezemolo: «Non mi voglio definire di centro. Siamo moderati nei modi, ma progressisti nei contenuti».

Rappresentante del Pdl e di tutta la coalizione di centro-destra è stato Alessandro Rossi, 27 anni, consigliere comunale a Quattro Castella, che da imprenditore ha parlato di «favorire la nascita di strutture di “venture capitalism” secondo il modello statunitense, per sostenere la capitalizzazione delle nuove start-up». Maria Edera Spadoni, giovane hostess 33enne candidata del Movimento 5 Stelle, si è invece scagliata contro gli sprechi e in favore di una maggiore trasparenza dei conti pubblici. Emilio Tognetti, consulente aziendale di 39 anni, ha rappresentato l’unico candidato totalmente nuovo alla politica, come imposto dal suo partito: Fare per Fermare il Declino, fondato dal giornalista Oscar Giannino.

L’attenzione del dibattito è stata incentrata soprattutto sulle imprese: unanime l’impegno per incentivare il credito bancario e abbassare la tassazione. Montermini ha poi parlato di trasporti: «Quella dell’alta velocità è un’occasione sprecata per il nostro territorio, e deve diventare il “cruccio” per chi si impegnerà a livello nazionale». La grillina Spadoni ha indicato il “made in italy” come «uno dei punti più importanti del nostro programma, ma deve essere dato solo a chi ha tutta la filiera produttiva in Italia, non chi fornisce solo l’ultimo pezzo». Ma a spiazzare i rappresentanti delle associazioni promotrici dell’evento seduti in prima fila ci ha pensato proprio l’outsider Tognetti parlando di lavoro: «Non si può continuare ad aiutare le imprese che non funzionano con fondi pubblici. Togliamo la cassa integrazione e reddito minimo, chiudiamo queste imprese e incentiviamo quelle che nascono».

Il dibattitto è stato seguito anche su twitter, con l’hashtag #ggire, e proprio sul social network qualcuno ha commentato: «Questi sono tutti bravi ragazzi, ma avranno le spalle abbastanza larghe per far valere le loro idee anche in Parlamento?».

Luca Gemmi (collaboratore giornalino studentesco Cortocircuito)

 

Al Fuori Orario Don Andrea Gallo per “Storia di un precariato”

Nelle foto: una delle tappe precedenti di “Storia di un precariato”

Nuova tappa del tour dello spettacolo-concerto “Storia di un precariato” del gruppo musicale “DeSamistade”, liberamente ispirato a “Storia di un impiegato” di Fabrizio De Andrè. Lunedì 4 marzo 2013 al Fuori Orario di Taneto di Gattatico (RE). Regia di Daniele Castellari. Con la partecipazione del prete di strada Don Andrea Gallo che sarà intervistato sul palco da Elia Minari di Cortocircuito.

Cortocircuito è anche media partner dell’evento, avendo realizzato apposta un video sul mondo del precariato che sarà proiettato nel corso dello spettacolo musicale.

 

 

I Desamistade:

Matteo Foracchia – Cantante
Sebastiano Bertolini – Chitarra classica, chitarra elettrica, bouzuki
Giacomo Bortolotti – Basso e contrabbasso
Daniele Incerti – Pianoforte e tastiere
Andrea Zanetti – Fisarmonica
Marica Rondini – Flauto traverso, sopranino, sax
Federica Veneri – Violino
Edoardo Ponzi – Batteria
Giovanni Gallo – Percussioni e cori

Una produzione “Pettirossi da combattimento”.
Le foto di questa pagina sono di Matteo Colla.

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Vedi anche:

– “Storia di un precariato” al teatro De Andrè di Casalgrande, le foto

Studenti dell’Einaudi contro il bullismo: «Situazione insostenibile, si faccia qualcosa»

L’istituto commerciale “Einaudi” di Correggio

[articolo pubblicato sul nuovo quotidiano “Prima Pagina Reggio” il 31 Gennaio 2013]

di Luca Gemmi

Atti di vandalismo, insulti ai professori e minacce agli studenti. Una situazione diventata insopportabile per un gruppo di alunni dell’istituto tecnico commerciale “L. Einaudi” di Correggio, che, estenuati da continue incursioni di ragazzi esterni all’istituto  hanno deciso di scrivere una lettera aperta a giornali e dirigenza scolastica, intitolata “Fermiamo il degrado”, nella quale si parla persino di «preoccupazione per la sicurezza degli stessi studenti».

Non di semplice maleducazione, ma vere e proprie minacce fisiche e psicologiche, che porterebbero i ragazzi ad aver paura di uscire dall’anonimato della lettera. «Una mattina sono entrati dei ragazzi nel cortile della scuola a fare del casino, – racconta una ragazza – e con delle amiche sono scesa giù per chieder loro di andarsene, altrimenti avrei chiamato la preside. Loro per tutta risposta mi hanno detto: “Ti aspettiamo fuori da scuola, ti faccio una faccia così”». continua a leggere …

Tavola rotonda sulla partecipazione giovanile

“Una città per i giovani, i giovani per la città. Politiche giovanili e partecipazione a Reggio Emilia”. Giovedì 24 gennaio 2013 tavola rotonda all’Officina delle Arti di Reggio Emilia.

Si è cercato di rispondere in particolare a due domande, raccogliendo i contribuiti di tutti i presenti: “cosa può fare la città per i giovani?” e “cosa possono fare i giovani per la città?”.

Hanno partecipato alla tavola rotonda:

Iuna Sassi, assessore all’Educazione e alle Politiche giovanili del Comune di Reggio Emilia
Nando Rinaldi, consigliere comunale ed ex presidente del Consiglio comunale di Reggio Emilia
Don Giordano Goccini, presidente della Pastorale giovanile di Reggio Emilia
Michele Gagliardo, responsabile del “Piano Giovani” del gruppo Abele di Torino
Riccardo Faietti, portavoce del Forum del terzo settore di Reggio Emilia – Arci
Eric Sassi, membro della Conferenza degli studenti Unimore
Irene Sala, presidente della Consulta studentesca di Reggio Emilia
Matteo Foracchia, educatore e cantante dei DeSamistade

Ha coordinato il dibattito Elia Minari della redazione di “Cortocircuito“, web-tv e giornalino studentesco di Reggio Emilia

A seguire spettacolo-concerto “Storia di un precarito” dei DeSamistade.

Foto di Francesco Giglioli di Cortocircuito. Clicca sulle foto per allargarle.

L’arte della legalità in piazza Casotti – Rassegna della legalità 2013

 

 

Giovedì 21 marzo ore 15.00 in Piazza Casotti Officina Educativa del Comune di Reggio Emilia promuove L’arte della legalità: installazioni, musica e performance artistiche aperte a tutti, in memoria delle vittime delle mafie; a cura dei .Net, in collaborazione con i Giovani contro le Mafie, Cortocircuito, Leva Giovani “Adesso lo sai” e con la partecipazione dei CCR per giocare al gioco da tavolo “Diamoci una regolata” sui diritti dei bambini, le regole di convivenza civile e gli articoli della Costituzione; a cura del CCR Nord-Est.

La Redazione di Cortocircuito

14 marzo 2013

Culture Day

Il nostro video sullo scorso Culture Day, giornata della creatività studentesca, che si è tenuto il 26 maggio 2012 alla Centrale di Reggio Emilia. Riprese di Federico Marcenaro. Interviste e regia di Riccardo Pelli.

Don Andrea Gallo per “Storia di un precariato” al teatro De Andrè di Casalgrande

350 persone ad ascoltare il prete di strada Don Andrea Gallo. Intervista e presentazione di Elia Minari dell’associazione Cortocircuito.

Introduzione allo spettacolo-concerto “Storia di un precariato” del gruppo musicale “DeSamistade”, liberamente ispirato a “Storia di un impiegato” di Fabrizio De Andrè. Venerdì 4 gennaio 2013 al teatro De Andrè di Casalgrande, in provincia di Reggio Emilia.

Lo spettacolo sarà replicato a Reggio Emilia città, al “Fuori Orario” e in altri luoghi.

Foto di Matteo Colla (ad eccezione di quella con il pubblico). Cliccare sulle foto per allargarle.

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[articolo pubblicato sul nuovo quotidiano “Prima Pagina Reggio” il 6 Gennaio 2012]

I giovani fra precarietà del lavoro e precarietà della vita. E’ questo il tema della serata che ha riscosso il tutto esaurito al teatro De André di Casalgrande e presto in replica in altre città. “Storia di un precariato” nasce dall’incontro fra le angosce e le paure di una generazione che si sente privata del proprio futuro e le canzoni di Fabrizio de André, dal cui album “Storia di un impiegato” è ispirato l’intero spettacolo. Recitazione e musica insieme in una produzione di “Pettirossi da combattimento” del gruppo musicale DeSamistade, dietro la regia di Daniele Castellari e il coordinamento del cantante Matteo Foracchia.

L’impiegato ai tempi del maggio francese cantato da Faber si reincarna in un precario moderno: la storia è la stessa, ma l’alienazione, le psicosi e i drammi interiori del protagonista sono quelli di una generazione destinata all’eterno precariato senza aver mai la possibilità di entrare nella stabilità dell’età adulta. «La precarietà del lavoro spesso si traduce in precarietà della vita e precarietà dei diritti», ha sostenuto nella sua introduzione Elia Minari del giornale studentesco Cortocircuito. «Figli, malattie, ferie. Per molti precari queste sono parole “tabu”. Diritti che non sono più diritti, sono stati trasformati in privilegi: diritti precarizzati».

Ospite della serata anche Don Andrea Gallo, prete di strada genovese e rappresentante della fondazione De André. «Una volta – ha raccontato – ho incontrato un ragazzo: era come tanti altri a fare il giornalista precario in Israele, veniva pagato una miseria ogni articolo. Scrisse un libro intitolato “Restiamo umani”. Non diventiamo, ma restiamo».

La web-tv Cortocircuito ha realizzato un video per lo spettacolo con interviste a diversi precari, giovani e meno giovani. Uno di loro racconta: «Ho sempre visto la conquista della casa come la prima grande tappa della vita di mio padre. Ogni volta che me lo racconta traspare la sua fierezza. Io temo che non potrò mai raggiungerla, nonostante tutti i miei sacrifici». E aggiunge: «Sono arrivato a un’età, trent’anni, in cui in modo emblematico mi sono sempre immaginato molto più realizzato di quello che in realtà sono».

«Il precariato è come una prigione che ci rende tutti uguali», si è rivolto infine al pubblico l’attore protagonista dello spettacolo. «Io stasera ho fatto solo un piccolo buco, ma da domani si inizia a scavare. Magari insieme».

 

Articolo di Luca Gemmi

Antonio Ingroia a Reggio Emilia su presidenzialismo, magistratura e trattativa Stato-mafia

[articolo pubblicato sul nuovo quotidiano “Prima Pagina Reggio” il 29 giugno 2013]

di Luca Gemmi

È un Ingroia inedito quello intervenuto giovedì sera (27 giugno 2013, ndr) nell’affollatissima sala della “Gabella”. L’ex pm, protagonista di importanti processi a mafiosi e politici, pochi giorni fa ha deciso di lasciare la magistratura per dedicarsi interamente alla politica. Tema principale della serata è stata la Costituzione, ma la discussione ha toccato anche temi caldi come magistratura e trattativa Stato-mafia. Ad organizzare l’evento il periodico Zon@civica, il cui direttore Donato Vena ha introdotto la serata, insieme all’associazione Cortocircuito.

La prima invettiva è contro i poteri forti, politici ed economici: «Siamo dentro un processo di crisi della democrazia nel quale le opportunità del cittadino di incidere nei processi decisionali è ridotto al minimo, perché sono le élite economiche a decidere i destini delle nazioni», ha attaccato l’ex pm. «C’è un’insofferenza dei poteri finanziari, che realmente governano il mondo, verso la democrazia, che è per loro un impaccio». continua a leggere …

Dal 2 al 5 aprile: festival “Noi contro le mafie 2014”

Incontri condotti da “Cortocircuito” con i magistrati Di Matteo e Gratteri, la vedova Ambrosoli, il poliziotto I.M.D., la testimone di giustizia Aiello e altri.

 

I temi dell’antimafia, della democrazia, dell’educazione alla cittadinanza attiva, dell’informazione, ma anche delle azioni per contrastare le infiltrazioni mafiose faranno da filo conduttore di “Noi contro le mafie”, il festival della legalità che si terrà dal 2 al 5 aprile 2014 a Reggio Emilia. L’iniziativa è promossa dalla Provincia di Reggio Emilia con la direzione scientifica del prof. Antonio Nicaso e la cura educational della dott.ssa Rosa Frammartino.

La Redazione di Cortocircuito, oltre a contribuire all’organizzazione dell’iniziativa, coordinerà sei incontri:

 

IN EVIDENZA:

Sabato 5 aprile 2014 ore 16.00
Istituto “Alcide Cervi”, via Fratelli Cervi 9 – Gattatico (RE)

Incontro “Costruire la legalità, difendere la democrazia” con:

Nino Di Matteo, procuratore antimafia Tribunale di Palermo, pm del processo sulla trattativa Stato-mafia e autore del libro “Assedio alla toga. Un magistrato tra mafia, politica e Stato”

Nicola Gratteri, procuratore aggiunto della Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria

Antonio Nicaso, studioso delle organizzazioni criminali, autore insieme a Gratteri del libro “Acqua santissima. La Chiesa e la ‘ndrangheta: storia di potere, silenzi e assoluzioni”

Conducono:
Elia Minari, coordinatore della redazione della web-tv Cortocircuito ed Enrica Majo, inviata speciale del Tg1

Saluti iniziali di: Giacomo Notari, ex partigiano e presidente ANPI di Reggio Emilia, Gina Pedroni, vice-presidente Istituto Cervi, Sonia Masini, presidente della Provincia di Reggio Emilia.

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Mercoledì 2 aprile 2014 ore 08.45
Teatro “Regiò”, via Vasco Agosti, 6 – Reggio Emilia

Mattinata con ospite Piera Aiello, testimone di giustizia e coautrice del libro “Maledetta mafia – Io, donna, testimone di giustizia con Paolo Borsellino”. Non può mostrare il proprio volto per motivi di sicurezza.

Conducono Riccardo Pelli e Alice Portal della redazione della web-tv Cortocircuito.

“Fuori dal silenzio ovvero la forza della parola”, spettacolo nato dalla creatività degli studenti reggiani all’interno del laboratorio di teatro civile di Alessandro Gallo (Caracò Editore).

Saluti iniziali di Ilenia Malavasi, assessore all’Istruzione della Provincia di Reggio Emilia.

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Mercoledì 2 aprile 2014 ore 10.30

Aula Magna “Manodori”, Università di Reggio Emilia
Via Allegri 9 – Reggio Emilia

Convegno “Esperienze e saperi contro le mafie“.

Introduzione di:
Antonio Nicaso, studioso delle organizzazioni criminali e Direttore Scientifico del festival “Noi contro le mafie”

Conduce:
Arcangelo Badolati, caposervizio della “Gazzetta del Sud”

Interventi:

Nuove e vecchie resistenze
Fiorella Ferrarini, vicepresidente ANPI Reggio Emilia

La mafia nega le libertà democratiche e la Costituzione
Donatella Loprieno, costituzionalista, Università della Calabria

Il giornalismo d’inchiesta dal basso
Elia Minari, coordinatore della redazione della web-tv Cortocircuito

Contro le Pedagogie complici del silenzio
Giancarlo Costabile, docente Università della Calabria

Legalità e memoria: valori che si incontrano
Stefano Aicardi, docente

Conclusioni di: Sonia Masini, presidente della Provincia di Reggio Emilia.

Saluti iniziali di: Dino Giovannini Professore Ordinario di Psicologia Sociale e di Ilenia Malavasi, assessore all’Istruzione della Provincia di Reggio Emilia.

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Mercoledì 2 aprile 2014 ore 14.30
Sala convegni – II piano
Palazzo Magnani, Corso Garibaldi 29, Reggio Emilia

Il giornalismo come strumento di legalità

Racconto di un’esperienza educativa dalla viva voce dei protagonisti: gli studenti reggiani che in questo anno scolastico hanno partecipato al laboratorio di giornalismo d’inchiesta antimafia “Sulle tracce della notizia”, condotto da Elia Minari, coordinatore della redazione della web-tv Cortocircuito. Cura scientifica della dott.ssa Rosa Frammartino.

Con Arcangelo Badolati, caposervizio della “Gazzetta del Sud” e autore del libro “Banditi e schiave. I femminicidi”.

Saluti iniziali di: Ilenia Malavasi, assessore all’Istruzione della Provincia di Reggio Emilia.

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Giovedì 3 aprile 2014 ore 9.30
Cinema Cristallo
via G. Ferrari Bonini, 4 – Reggio Emilia

Proiezione parziale del film “Un eroe borghese” tratto dal libro omonimo di Corrado Stajano.

A seguire: dialogo con Anna Lorenza Ambrosoli (vedova di Giorgio Ambrosoli) sul libro “Qualunque cosa succeda” scritto dal figlio Umberto Ambrosoli.

Conduce: Elia Minari, coordinatore della redazione della web-tv Cortocircuito.

Nel 1974 l’avvocato Giorgio Ambrosoli viene nominato capo liquidatore della Banca Privata Italiana, di proprietà del finanziere Michele Sindona. Le sue ricerche lo portano a scoprire una fitta rete di relazioni che legano Sindona ad importanti esponenti politici, alla mafia e al Vaticano.

Saluti iniziali di: Ilenia Malavasi, assessore all’Istruzione della Provincia di Reggio Emilia.

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Giovedì 3 aprile 2014 ore 20.45
Cinema teatro Excelsior – Rubiera (RE)

Incontro con I.M.D.poliziotto della sezione Catturandi della Squadra mobile di Palermo, nei suoi libri “Catturandi” e “Vurricatore” racconta la caccia ai più pericolosi latitanti di Cosa nostra. Appostamenti, pedinamenti, controllo del territorio, intercettazioni ambientali e telefoniche. Attività che richiedono fiuto, attenzione, cautela, abilità e coraggio. L’autore, che non può svelare la propria identità per motivi di sicurezza e di riservatezza, racconta dal di dentro quali sono gli strumenti a disposizione di chi svolge sul campo la lotta alla mafia per la cattura dei criminali in fuga.

Proiezione del film “La mafia uccide solo d’estate” (90 minuti).

Segue dialogo con Ginevra Antona, interprete del ruolo di “Flora”, nel film “La mafia uccide solo d’estate” e con I.M.D.

Conduce: Elia Minari, coordinatore della redazione della web-tv Cortocircuito.

Saluti iniziali di: Emanuele Cavallaro, vicesindaco del Comune di Rubiera.

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Tutti gli incontri sono a INGRESSO GRATUITO E LIBERO.

L’intero programma è visualizzabile cliccando qui

 

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Vedi anche:

– Sul Corriere della Sera: “Cortocircuito, la web tv degli studenti-reporter che combatte la mafia”
– La video-inchiesta sui quaranta roghi di probabile origine dolosa
– Alcuni video della serata antimafia del 17 settembre in Sala del Tricolore
– 
Incontro-intervista sulla corruzione con Davigo e Gomez in Sala del Tricolore, le foto

Denunciare le mafie a Reggio Emilia e a Partanna. Incontro con la testimone di giustizia Piera Aiello, il video

Se non visualizzi il video clicca qui.

Processo Edilpiovra, nessuna denuncia dopo i camion incendiati: seconda tappa sulla ‘ndrangheta a Reggio Emilia.

Video di SINTESI dell’incontro pubblico con la testimone di giustizia Piera AielloUmberto Lucentini, biografo di Paolo Borsellino, scrive per “Il Giornale di Sicilia” e per “L’espresso”, che si è tenuto il 12 Dicembre 2012 presso la Corte Ospitale di Rubiera (Reggio Emilia).

Piera Aiello dopo il matrimonio ha scoperto il vero volto del marito: mafioso figlio di mafioso. Rimasta vedova, con una figlia di tre anni, ha deciso di ribellarsi all’omertà. L’ha sostenuta il procuratore Paolo Borsellino, che le ha trasmesso il coraggio per affrontare la vita nell’ambito di un programma di protezione. Attualmente Piera Aiello vive in una località segreta sotto un’altra identità. continua a leggere …

Incontro con la testimone di giustizia Piera Aiello e il biografo di Borsellino Lucentini, le foto

Mercoledì 12 Dicembre 2012 alle ore 21 presso la Corte Ospitale di Rubiera (RE) incontro con Umberto Lucentini,biografo di Paolo Borsellino, scrive per “Il Giornale di Sicilia” e per “L’espresso”. QUI il video

Con la straordinaria presenza della testimone di giustizia Piera Aiello (per questioni di sicurezza non può essere fotografata). Dopo il matrimonio ha scoperto il vero volto del marito: mafioso figlio di mafioso. Rimasta vedova, con una figlia di tre anni, ha deciso di ribellarsi all’omertà. L’ha sostenuta il procuratore Paolo Borsellino, che le ha trasmesso il coraggio per affrontare la vita nell’ambito di un programma di protezione.  Attualmente Piera Aiello vive in una località segreta sotto un’altra identità.

A condurre l’incontro Jacopo della Porta, caporedattore di Parmaonline. La serata è stata introdotta da Elia Minari della redazione di Cortocircuito, web-tv e giornale studentesco indipendente di Reggio Emilia. L’assessore alla Cultura di Rubiera Emanuele Cavallaro e il presidente del consorzio sociale Oscar Romero Mauro Ponzi hanno fatto i saluti iniziali.

Foto di Francesco Giglioli di Cortocircuito. Clicca sulle foto per allargarle

La Redazione di Cortocircuito
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Vedi anche:

– Il video di una parte dell’evento
– L’annuncio dell’evento

17 dicembre: Tribunale a porte aperte

QUI IL LINK AGGIORNATO: https://www.cortocircuito.re.it/convegno-nella-aula-bunker/

 

Sabato 17 dicembre 2016 vi sarà l’iniziativa “Tribunale Bene Comune” presso il Tribunale di Reggio Emilia. Occorre prenotarsi, come indicato nella locandina.

L’iniziativa è organizzata dal Comune di Reggio Emilia, insieme alla Regione Emilia-Romagna e alla Fondazione Giustizia, in collaborazione con l’associazione culturale antimafia Cortocircuito.

Nel corso dell’iniziativa è in programma anche un intervento di Elia Minari, coordinatore dell’associazione antimafia Cortocircuito di Reggio Emilia.

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Vedi anche:

– “La ‘Ndrangheta di casa nostra. Radici in terra emiliana”: la video-inchiesta
– 
La video-inchiesta “Non è successo niente. 40 roghi a Reggio Emilia”
– Il quotidiano La Repubblica: “La mafia emiliana braccata dagli studenti di Cortocircuito”
– Intervista del web-magazine “AgoraVox” sulle iniziative di Cortocircuito
– Sul Corriere della Sera: “Cortocircuito, la web tv degli studenti-reporter che combatte la mafia”
– Elia Minari di Cortocircuito premiato dal presidente del Senato al Vertice Nazionale Antimafia a Firenze

La testimone di giustizia Piera Aiello al teatro di Rubiera

Mercoledì 12 Dicembre 2012 alle ore 21 presso il Teatro Herberia in Piazza Gramsci a Rubiera (RE):

Piera Aiello, testimone di giustizia. Dopo il matrimonio ha scoperto il vero volto del marito: mafioso figlio di mafioso. Rimasta vedova, con una figlia di tre anni, ha deciso di ribellarsi all’omertà. L’ha sostenuta il procuratore Paolo Borsellino, che le ha trasmesso il coraggio per affrontare la vita nell’ambito di un programma di protezione.  Attualmente Piera Aiello vive in una località segreta sotto un’altra identità.

Sarà presente anche il coautore del libro “Male detta mafia” Umberto Lucentini 

Conduce Jacopo della Porta – Caporedattore Parmaonline

Introduce Elia Minari della redazione di Cortocircuito, web-tv e giornale studentesco indipendente di Reggio Emilia.

Evento organizzato dal Comune di Rubiera con il patrocinio della Regione Emilia Romagna, in collaborazione con il progetto ”Percorsi di Cittadinanza e Legalità” del Consorzio Oscar Romero. Ingresso libero.

La Redazione di Cortocircuito continua a leggere …

L’assessore Casarini vorrebbe bloccare il nuovo impianto a biogas: «Nessuna sicurezza sull’impatto» 1/3

Una parte dell’impianto a biogas

Questo articolo fa parte dell’inchiesta Video-inchiesta impianto biogas di Gazzata: «Non siamo sicuri sia ad impatto zero»

[articolo pubblicato come notizia d’apertura sul nuovo quotidiano “Prima Pagina Reggio” l’1 Dicembre 2012]

«Non abbiamo la possibilità di bloccare l’impianto. Lo faremmo volentieri». Queste le dure parole dell’assessore dell’Ambiente Gianmaria Casarini sull’impianto a biogas che sorgerà a Gazzata, frazione di San Martino in Rio a pochi chilometri da Reggio Emilia. I lavori, ad opera dell’azienda Sammartein Biogas, sono cominciati con l’inizio dell’estate.  L’impianto è stato bersaglio di critiche e dubbi sin dalla sua approvazione nel 2011 e, se tutto andrà secondo i piani, sarà interamente funzionante entro la fine del 2013.

A ricostruire l’interna vicenda in un video, mettendo in fila tutti i documenti, è stata la web-tv Cortocircuito (www.cortocircuito.re.it), nata da alcuni studenti di Reggio Emilia e ideatrice di diverse video-inchieste sui temi più caldi della nostra città. continua a leggere …

Impianto approvato ad insaputa del sindaco. La giunta di San Martino in Rio (RE) non sapeva che l’ufficio tecnico del proprio Comune aveva autorizzato il biogas 2/3

L’assessore Gianmaria Casarini

Questo articolo fa parte dell’inchiesta Video-inchiesta impianto biogas di Gazzata: «Non siamo sicuri sia ad impatto zero»

[articolo pubblicato come notizia d’apertura sul nuovo quotidiano “Prima Pagina Reggio” l’1 Dicembre 2012]

«L’impianto a biogas – dichiara Gianmaria Casarini, assessore dell’Ambiente di San Martino in Rio – è stato varato ad insaputa del sindaco e del sottoscritto». Sembra incredibile, ma è tutto vero.

Il 28 luglio 2011 l’ufficio tecnico del Comune di San Martino in Rio – come confermano i documenti spulciati dalla redazione di Cortocircuito – ha autorizzato la costruzione dell’impianto a biogas. Tuttavia l’assessore Casarini e il sindaco di San Martino, Oreste Zurlini, hanno scoperto che il Comune da loro guidato aveva concesso il permesso per la costruzione dell’impianto solo nel novembre 2011. Quindi per quattro mesi l’assessore è rimasto all’oscuro dell’autorizzazione e anche il sindaco non ne sapeva nulla. continua a leggere …

«Ci hanno negato che fosse in costruzione l’impianto». La protesta dei cittadini, c’è chi abita a 19 metri dall’impianto 3/3

Ombretta Daccari

Questo articolo fa parte dell’inchiesta Video-inchiesta impianto biogas di Gazzata: «Non siamo sicuri sia ad impatto zero»

[articolo pubblicato come notizia d’apertura sul nuovo quotidiano “Prima Pagina Reggio” l’1 Dicembre 2012]

Gli abitanti della frazione di Gazzata il biogas non lo vogliono. Più volte hanno incontrato l’amministrazione comunale di San Martino in Rio (RE) per esprimere la propria contrarietà alla costruzione dell’impianto, contrarietà espressa anche dal Comune, che però dichiara di non poter fermare l’impianto. Ma fra i residenti della zona c’è chi il biogas lo subirà più di altri. E’ il caso della signora Ombretta Daccari, la cui abitazione è situata a una vicinanza impressionante rispetto a una delle quattro vasche-silos dell’impianto: appena 19 metri.

Daccari, lei è stata avvertita della costruzione dell’impianto dall’amministrazione comunale?

«No. Ed è per questo che siamo molto arrabbiati: quando ho telefonato in Comune, nel novembre 2011, mi hanno assolutamente negato che ci fosse un progetto del genere. E invece era già stato approvato in luglio, quattro mesi prima». continua a leggere …

«L’agricoltura deve produrre alimenti, non energia». Le critiche agli impianti a biogas

Questo articolo fa parte dell’inchiesta Video-inchiesta impianto biogas di Gazzata: «Non siamo sicuri sia ad impatto zero»

[articolo pubblicato come notizia d’apertura sul nuovo quotidiano “Prima Pagina Reggio” l’1 Dicembre 2012]

«La posizione della nostra amministrazione è che i prodotti dell’agricoltura siano destinati esclusivamente ad uso alimentare, e non come biocarburanti», sostiene il sindaco di San Martino in Rio Oreste Zurlini. Sulla stessa linea anche l’assessore dell’Ambiente Gianmaria Casarini: «La vocazione dell’agricoltura è produrre alimenti, non energia». Ma la realtà dell’impianto a biogas di Gazzata, come mostra la video-inchiesta di Cortocircuito, va in direzione opposta. continua a leggere …

Su Reggionline

Reggionline, il più importante quotidiano online della nostra città, rilancia come notizia d’apertura la nostra video- inchiesta. Qui il link

*San Martino in Rio, biogas: “Non siamo sicuri sia a impatto zero”. L’assessore Casarini a Cortocircuito: “Progetto approvato ad insaputa mia e del sindaco”. Il via libera prima che la legge lo vietasse in quella zona e grazie a un escamotage*

Qui la nostra video-inchiesta