Reggiolo: incendio doloso distrugge nove camion, l’ombra della ‘ndrangheta

[articolo pubblicato sul nuovo quotidiano “Prima Pagina Reggio” il 7 Novembre 2012]

E’ doloso l’incendio che si è sviluppato stanotte in via Aurelia a Reggiolo, in provincia di Reggio Emilia. Coinvolti 9 autocarri di proprietà di una ditta di autotrasporti che sono stati dati alle fiamme da ignoti introdottisi all’interno di un capannone adibito a ricovero per i grossi autocarri.

L’azienda, la Bonifazio trasporti, è di proprietà di una famiglia cutrese. Le fiamme si sono sprigionate all’interno del deposito alle 21.30 e per spegnere l’incendio sono stati necessari ben sette mezzi dei vigili del fuoco da Guastalla, Carpi e Reggio.

I carabinieri di Reggio indagano sull’accaduto ma hanno già avviato le indagini con la Procura in ordine al reato di danneggiamento doloso. Sul posto sono state trovate infatti tracce di liquido infiammabile. continua a leggere …

«Ho conosciuto la mafia nel cantiere Tav di Reggio Emilia». Parla il pres. della Camera di Commercio Bini

Se non visualizzi il video clicca qui.

 

Per la prima volta, Enrico Bini racconta in modo dettagliato quello che lui definisce «il suo primo contatto con la malavita organizzata in Emilia». Ci troviamo nel cantiere del Treno ad Alta Velocità di Reggio Emilia. Dal 2001 al 2005. E Bini, non ancora presidente della Camera di Commercio di Reggio, ricopriva il ruolo di responsabile commerciale di Transcoop. Il general contractor Cepav Uno gli aveva assegnato la gestione del trasporto degli inerti e del movimento terra nella tratta che va da Fontana di Rubiera a Ponte Taro. Ovvero tutta la linea Tav della provincia di Reggio Emilia.

«Sono entrato in contatto -racconta Bini- con personaggi che sono arrivati a Reggio proponendosi con prezzi interessanti e con una grossa disponibilità di mezzi. Nella tratta in cui ho lavorato operavano da 120 a 130 camion al giorno». E poi un giorno «da Bologna (dalla Prefettura, ndr) ci è arrivato l’ordine di staccare un’impresa che era arrivata a Reggio con una quindicina di mezzi perché era sotto inchiesta per infiltrazioni mafiose. E questa società operava nel cantiere reggiano della Tav già da un anno e mezzo».

 

Introduzione di Giulia Domenichini e intervista di Elia Minari, entrambi della redazione di Cortocircuito, giornale studentesco indipendente di Reggio Emilia.

 

 

(3 Settembre 2012)

Quel voto annegato nell’acqua. Inchiesta acqua pubblica Reggio Emilia

Questo articolo fa parte dell’inchiesta «Il referendum sull’acqua non sarà rispettato». Video-inchiesta nella città leader del referendum: Reggio Emilia

[articolo pubblicato come notizia d’apertura sul nuovo quotidiano “Prima Pagina Reggio” il 26 Agosto 2012]

Più di un anno fa 29 milioni di italiani si recarono alle urne per votare quattro referendum popolari. Il 95% dei votanti barrò la casella Si del secondo quesito per eliminare le logiche del guadagno dall’acqua pubblica. Reggio Emilia fu la città leader del referendum: il 96,17% dei votanti scelse il Si. Tuttavia, nonostante la grande partecipazione popolare, il referendum sulla gestione dell’acqua non è ancora stato applicato.

E’ questa la premessa della video-inchiesta realizzata da Cortocircuito, giornalino e web-tv degli studenti reggiani, che cerca di fare luce sulle cause del perché a Reggio il voto popolare del giugno 2011 rimanga tuttora disatteso. L’esito del secondo quesito referendario imporrebbe l’eliminazione – dalla bolletta di ciascun utente – della percentuale corrispondente alla remunerazione del capitale investito, ovvero il profitto del gestore e gli oneri finanziari sui debiti contratti. continua a leggere …

«Il referendum sull’acqua non sarà rispettato». Video-inchiesta nella città leader del referendum: Reggio Emilia

 

CLICCA QUI PER VEDERE LA PRIMA PARTE (8 minuti).

CLICCA QUI PER VEDERE LA SECONDA PARTE (5 minuti).

Reggio Emilia fu la città leader del 2° quesito referendario: il 96,17% dei votanti scelse di eliminare le logiche del guadagno dall’acqua pubblica. Tuttavia, nonostante la grande partecipazione popolare, a distanza di più di un anno, il referendum sulla gestione dell’acqua non è ancora stato applicato. continua a leggere …

Cgil: «Nel trasporto pubblico stanno arrivando imprese sospette da fuori regione»

[articolo pubblicato come notizia d’apertura sul nuovo quotidiano “Prima Pagina Reggio” il 22 Luglio 2012]

«Il trasporto persone è il nuovo settore a rischio infiltrazioni mafiose». Questa la denuncia del presidente della Camera di Commercio Enrico Bini. L’Sos è stato lanciato qualche giorno fa in una nostra intervista (Vedi qui), in cui Bini ha acceso i riflettori su un settore che fino ad oggi non si pensava essere appannaggio della criminalità organizzata. In diverse occasioni Bini si è distinto per essere tra i primi a segnalare appalti e vicende sospette. Dai cantieri della Tav ad alcuni subappalti di Iren. Per questo, oltre che per il ruolo ricoperto, le sue denunce hanno un particolare peso. Infatti le reazioni alle parole di Bini non si sono fatte attendere.

Ciro Maiocchi, segretario trasporti della Cgil reggiana, condivide le parole del presidente dell’ente camerale. Ed aggiunge alcuni dettagli: «Negli ultimi tempi si stanno affacciando nuove imprese da fuori regione, i prezzi stracciati che spesso offrono fanno sorgere più di un dubbio. L’offerta più bassa è ormai l’unico parametro con cui si vincono quasi tutte le gare d’appalto. In questo modo le aziende che operano nella legalità, pagando tutte le tasse, rischiano di essere tagliate fuori».

Maiocchi, le imprese locali come reagiscono?

«Per continuare a vincere gli appalti le aziende locali devono obbligatoriamente offrire prezzi stracciati, ma come faranno poi ad investire nella sicurezza? E riusciranno a pagare regolarmente tutti i lavoratori? continua a leggere …

«Vi racconto la rivoluzione egiziana». Intervista a Aya Radwan

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Aya Radwan, egiziana trapiantata a Reggio Emilia, ci racconta come ha vissuto la recente rivoluzione del suo paese. «L’ex dittatore Mubarak dava l’impressione di fare gli interessi del popolo egiziano e io inizialmente lo sostenevo», racconta la ventenne Aya. «E’ grazie ad un video su Youtube che ho scoperto la verità sulle brutalità del regime egiziano. Da allora sono scesa in piazza».
Aya ci ha spiegato anche cosa significhi subire ogni giorni i pregiudizi di portare il velo, di cui lei invece è tanto orgogliosa.

Intervista di Riccardo Pelli della Redazione di Cortocircuito.

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Vedi anche:

– Noborder, senza confini: il nostro cortometraggio sull’immigrazione (partendo dai luoghi comuni)

(8 Luglio 2012)

Mafia a Reggio? La parola ai giovani, nella sala del Consiglio Provinciale

Venerdì 18 Maggio 2012 nella Sala del Consiglio Provinciale di Reggio Emilia, all’interno del Festival della Legalità “Noi contro le mafie 2012″, si è tenuta la tavola rotonda “Mafia a Reggio? La parola ai giovani” a cura delle associazioni giovanili e studentesche di Reggio Emilia.

Ripercorrendo il mutamento del fenomeno mafioso nella nostra provincia negli ultimi anni, l’incontro-confronto si è posto diversi quesiti: “Parlare di mafia sta degenerando in una moda?”, “Le mafie sono sempre più invisibili, come fare a distinguerle?”. L’obbiettivo dell’evento è stato quello di sollecitare le istituzioni ad affrontare in particolare alcuni aspetti della criminalità organizzata, ma anche quello di interrogarsi su cosa ognuno di noi può fare ogni giorno contro le mafie, per non delegare sempre gli altri. QUI le azioni contro le mafieLa tavola rotonda è stata intervallata dalla proiezione di diversi cortometraggi, interviste e video di Cortocircuito.

L’incontro è stato introdotto dall’Assessore all’Istruzione Ilena Malavasi e dall’On. Maino Marchi, membro della Commissione Antimafia della Camera e vi hanno partecipato, tra gli altri, Antonio Nicaso, uno dei massimi esperti internazionali di ‘ndrangheta, Enrico Bini, Presidente della Camera di Commercio di Reggio Emilia, Roberta Mori, Consigliera Regionale. Ha coordinato l’incontro Elia Minari, coordinatore dell’associazione culturale antimafia Cortocircuito. Interventi di Riccardo Pelli, Marta Filippini, Gabriele Manici e Marta Bergianti. Hanno partecipato anche i giovani dell’associazione antimafia Libera e degli scout. Cortocircuito è il media partner del festival. Foto di Francesco Giglioli. continua a leggere…

«Grazie al teatro non ho seguito la strada di mio padre camorrista». Incontro con Alessandro Gallo

Martedì 15 Maggio 2012 al teatro Excelsior di Rubiera (RE) è andato in scena lo spettacolo teatrale di Alessandro Gallo “Di carne”, tratto dal suo romanzo “Scimmie” (con la partecipazione di Miriam Capuano e la regia di Maria Cristina Sarò). A seguire, dibattito coordinato da Riccardo Pelli del giornalino studentesco Cortocircuito

Alessandro Gallo, 25 anni, è figlio del camorrista Gennaro Gallo; grazie al teatro ha intrapreso una strada opposta: oggi lotta contro la Camorra, attraverso il suo impegno di teatro civile. L’evento rientra all’interno del festival “Noi contro le mafie 2012”, organizzato dalla Provincia di Reggio Emilia e dal Consorzio Oscar Romero. Il giornalino studentesco Cortocircuito è il Media Partner del festival(clicca sulle foto per allargarle)


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Vedi anche:

– Mafia a Reggio? La parola ai giovani, nella sala del Consiglio Provinciale
– 5 azioni che ogni cittadino può fare contro le mafie by Elia Minari, Nuccia Ciambrone, Gianluigi Iembo e altri

Le nostre azioni contro le mafie rilanciate dalla Provincia

In occasione del Festival della Legalità, la Provincia di Reggio Emilia ha deciso di rilanciare le nostre azioni che ogni cittadino può fare nella sua quotidianità contro le mafie. (clicca sulla foto per allargarla

QUI le 5 azioni contro le mafie

 

La Redazione di Cortocircuito

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Vedi anche:

– Mafia a Reggio? La parola ai giovani, nella sala del Consiglio Provincial, le foto
– «Grazie al teatro non ho seguito la strada di mio padre camorrista». Incontro con Alessandro Gallo, le foto

 

Repubblica.it pubblica una sintesi della video-inchiesta di Cortocircuito sulla stazione Mediopadana

Su Repubblica.it: “La Mediopadana è la futura stazione di Reggio Emilia del treno ad Alta Velocità, l’unica fermata prevista tra Milano e Bologna. Il progetto include tre ponti dell’architetto spagnolo Santiago Calatrava. Anche nell’efficiente e ricca Reggio Emilia, i costi sono aumentati e i tempi allungati (questo è un video di sintesi) www.cortocircuito.re.it”. Clicca qui per vedere il video su Repubblica.it.

(11 Maggio 2012)

 

Noi contro le mafie 2012, il festival della legalità

La Provincia di Reggio Emilia organizza dal 15 al 19 Maggio “Noi contro le mafie 2012. Ci sono loro. Ma ci siamo anche noi”, seconda edizione del Festival della legalità: conferenze, dibattiti, spettacoli e laboratori sul tema della legalità e della lotta contro tutte le mafie che si avvale della consulenza scientifica del dottor Antonio Nicaso e la cura educational di Rosa Frammartino. Il giornalino studentesco Cortocircuito è il Media Partner del festival.

Inoltre, organizzeremo questo evento:

Venerdì 18 Maggio 2012 ore 16 – Sala del Consiglio Provinciale (Palazzo Allende)
Mafia a Reggio? La parola ai giovani
Tavola rotonda a cura delle associazioni giovanili e studentesche di Reggio Emilia
Intervento di apertura: On. Maino Marchi, parlamentare Commissione Antimafia
Coordina Elia Minari, coordinatore dell’associazione culturale antimafia Cortocircuito.

Inoltre:

Martedì 15 Maggio 2012 ore 21 – Rubiera, Teatro Excelsior
Di carne, spettacolo di Alessandro Gallo,
partecipazione di Miriam Capuano, regia di Maria Cristina Sarò
Dialogo con il pubblico coordinato da Riccardo Pelli dell’associazione culturale antimafia Cortocircuito.

Non mancate!
La Redazione di Cortocircuito

QUI l’opuscolo con il programma completo

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Vedi anche:

– Mafia a Reggio? La parola ai giovani, nella sala del Consiglio Provincial, le foto
– «Grazie al teatro non ho seguito la strada di mio padre camorrista». Incontro con Alessandro Gallo, le foto

Il Giornale di Reggio: Costi Tav, Delrio ammette: «Non c’è trasparenza». Il sindaco scarica l’aumento sulla giunta Spaggiari

[articolo pubblicato su Il Giornale di Reggio il 9 Maggio 2012]

Dopo la pubblicazione della video-inchiesta sulla futura stazione “Mediopadana” dell’Alta Velocità di Reggio Emilia, che ha sollevato dubbi su costi e tempi dell’opera, il sindaco Graziano Delrio ha chiesto di poter replicare, con un’intervista video, all’inchiesta della redazione del giornalino studentesco Cortocircuito per chiarire meglio alcune sue affermazioni. «Quando dico che i costi non sono aumentati -spiega il primo cittadino- mi riferisco alle opere progettate da Santiago Calatrava, dall’inizio alle fine, nell’evoluzione del costo di un lavoro».

La redazione di Cortocircuito gli fa notare che, anche senza considerare il progetto iniziale di 15,5 milioni di euro, dal primo progetto di Calatrava ad oggi si è comunque passati da 38,8 a 79 milioni di euro. «Sono cambiate le opere impiantistiche – spiega Delrio – e ci sono stati gli aggiornamenti tariffari dei materiali: in questi ultimi anni l’acciaio è aumentato esponenzialmente, oltre ad aver inserito travi di tipo diverso. Però di questi aspetti non è responsabile il Comune, ma Italferr, ovvero la società delle Ferrovie dello Stato che ha appaltato la stazione. E comunque, è stata la giunta precedente – continua Delrio – a deliberare di spendere quella cifra». continua a leggere …

Il Resto del Carlino: Vele di Calatrava, Delrio: «Presto tutte le spese on line». Il sindaco ammette: «Rispetto al progetto iniziale i costi sono effettivamente aumentati»

[articolo pubblicato su Il Resto del Carlino l’8 Maggio 2012]

 

Il sindaco Graziano Delrio torna a rispondere alle domande della redazione di ‘Cortocircuito’, il giornale e web-tv degli studenti reggiani. Dopo la prima video inchiesta di ‘Cortocircuito’, nella quale si sottolineava l’incremento dei costi per la stazione Mediopadana, il sindaco ha voluto precisare alcuni dati. La domanda dei giovani giornalisti è la seguente: perché si è passati da un progetto da 38,8 milioni di euro agli attuali costi che arrivano a 79 milioni? E perché Delrio ha affermato che i costi dell’opera non sono aumentati? continua a leggere …

Incontro con Staglianò di Repubblica e Valeriani dell’università di Bologna sulla partecipazione della rete

La partecipazione fuori e dentro la rete”, questo il titolo dell’incontro pubblico di sabato 5 Maggio 2012 con Riccardo Staglianò, giornalista de “La Repubblica” ed autore di “Occupy Wall Strett”, Augusto Valeriani, docente dell’università di Bologna ed autore di “Twitter factor”, e Gianluca Grassi, esperto di comunicazione e tra i promotori dei referendum dello scorso giugno. L’evento è stato coordinato da Elia Minari del giornalino studentesco Cortocircuito e rientra nelle “Giornate sui Beni Comuni” al Parco Cervi di Reggio Emilia. Si è esordito analizzando quattro casi emblematici per il ruolo dei social media: gli indignados spagnoli, le rivoluzioni arabe, Occupy Wall Street ed i partecipatissimi referendum italiani su acqua, nucleare e giustizia. (clicca sulle foto per allargarle)

La Redazione di Cortocircuito

«Sono un idraulico della democrazia». L’ex pm Gherardo Colombo al parco Cervi per una lectio magistralis

[articolo pubblicato sulla Gazzetta di Reggio il 5 Maggio 2012]

L’ex magistrato milanese Gherardo Colombo, famoso per le inchieste su Tangentopoli, Loggia P2 e delitto Ambrosoli, ha tenuto una lectio magistralis, al parco Cervi di Reggio Emilia, dal titolo “Sulle regole della democrazia”. L’incontro è stato coordinato da alcuni membri dell’associazione culturale antimafia Cortocircuito.

Di regole e di democrazia Colombo ha parlato innanzitutto partendo dalla propria esperienza professionale: «Dopo 33 anni di magistratura e a 15 anni di distanza da Tangentopoli, ho deciso di dimettermi. Mi sono accorto che per quante sentenze emettessi e per quanti sforzi facessi, la giustizia continuava a non funzionare bene. Allora, come l’idraulico che cerca di aggiustare il tubo che perde, ho cercato il rubinetto centrale, la causa del problema. E l’ho trovata nella la relazione tra noi cittadini e le regole. Così ho iniziato a dedicarmi a tempo pieno a ciò che prima facevo solo nel tempo libero, cioè incontrare gli studenti e la cittadinanza. Ogni anno partecipo a centinaia di incontri nelle scuole e con i giovani».

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Secondo Colombo la giustizia non può funzionare se il rapporto tra i cittadini e le regole è malato, sofferto e segnato  dall’incomunicabilità: «Quale rapporto abbiamo noi cittadini con le regole?» ha chiesto Colombo al pubblico. E ancora: «Non rispettiamo le regole perché pensiamo spesso alla comodità del momento? Forse ci indigniamo quando gli altri non le rispettano, ma cerchiamo tutte le scuse immaginabili quando siamo noi a disattenderle? Invece in un sistema che funziona correttamente la trasgressione della regola, prima della punizione, dovrebbe portare al mancato conseguimento dello scopo, del risultato che si sarebbe ottenuto osservandola».

Hanno promosso la serata l’associazione culturale antimafia Cortocircuito e “Giovani a Reggio Emilia contro le mafie” che, nel dialogare con l’ex magistrato, hanno sostenuto alcune semplici azioni che ogni cittadino può fare nella sua quotidianità contro le mafie: “Acquistare i prodotti delle terre confiscate alle mafie, non accettare scorciatoie, informarsi da più fonti, denunciare ciò che si vede, indicare la preferenza quando si vota. La democrazia implica che ciascuno di noi assuma un ruolo consapevole ed attivo, non si accontenti solo di delegare”.

Colombo ha concluso il suo intervento parlando della paura della libertà: «Spesso preferiamo essere comandati da altri per non avere responsabilità, siamo noi stessi a toglierci la libertà. Ma che differenza c’è tra un soggetto libero e uno che non lo è? Il cittadino libero può scegliere. È ovvio che per scegliere bisogna essere ben informati».

[evento del 3 Maggio 2012]

25 Aprile a Casa Cervi con i giornalisti Mineo e Mazzetti

Il 25 Aprile 2012 a Casa Cervi a Gattatico (RE), dove vissero i sette fratelli Cervi partigiani della Resistenza, i “Giovani a Reggio Emilia contro le mafie” e la redazione del giornalino studentesco Cortocircuito hanno fatto un intervento nella tarda mattinata. Per non dimenticare la Resistenza e la nostra Costituzione.

Nella foto, alla nostra destra: Corradino Mineo, direttore di Rai News 24 e Loris Mazzetti, autore dei programmi di Fabio Fazio, Roberto Saviano ed Enzo Biagi.

 

Centro storico in festa

La Redazione del giornalino studentesco Cortocircuito, insieme ai “Giovani a Reggio Emilia contro le mafie” e all’associazione antimafia Libera, parteciperà in modo indipendente all’iniziativa “Centro storico in festa” organizzata dal circolo del Pd Renzo Bonazzi.

Per mantenere la nostra INDIPENDENZA politica (che da sempre ci contraddistingue) abbiamo richiesto che lo sfondo dello spazio, al momento dell’iniziativa, sia privo di bandiere e loghi di partito.

Sabato 28 Aprile 2012:

– ore 20.30, proiezione e presentazione delle inchieste sulle mafie del giornalino studentesco Cortocircuito.

– ore 21.30, Concerto dei DeSamistade, tributo a Fabrizio de Andrè, intervallato dagli interventi di “Giovani a Reggio Emilia contro le mafie”, giornalino studentesco Cortocircuito e Libera.

La Redazione di Cortocircuito

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Vedi anche:

– Posso entrare? Video-inchiesta sulle discoteche reggiane
– Costi ad alta velocità. Video-inchiesta sul progetto TAV di Reggio Emilia

Imbrattato il monumento a Falcone e Borsellino

[articolo pubblicato dalla Gazzetta di Reggio il 15 Aprile 2012]

Poco importa quale sia stata la matrice, ma resta lo sfregio. La targa eretta nel parco del Popolo alla memoria di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e alle vittime della mafia, è stata imbrattata con una bomboletta di vernice bianca, probabilmente nella notte fra giovedì e venerdì. Resta da chiarire se si sia trattato del gesto di sprovveduti writers o consapevoli vandali, ma lo sdegno in città non ha tardato a manifestarsi.

Fra i primi a palesare il proprio dissenso è stato il gruppo “Giovani a Reggio Emilia contro le mafie”, che assieme al giornalino studentesco “Cortocircuito” inaugurò il monumenti ai due magistrati. «Già durante l’inaugurazione della targa – fa sapere il gruppo – si era avvicinato un signore che diceva “Provenzano dava da lavorare i giovani”. Ovviamente non sappiamo se si tratti di un semplice atto vandalico o di un atto intimidatorio, però nella nostra città sono stati imbrattati due simboli antimafia come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. In questi ultimi anni noi giovani abbiamo realizzato numerosi cortometraggi, articoli, interviste ed eventi per sensibilizzare la cittadinanza verso i temi delle mafie. Non ci fermeremo».

Ne parla anche Il Giornale di Reggio

A manifestare piena solidarietà ai ragazzi dei “Giovani contro le mafie” c’è stata anche l’associazione antimafia “Libera”: «Che sia fatto con consapevolezza o con superficialità e ignoranza, ci rattrista molto, questo gesto di violenza verso la memoria del nostro paese, verso le vittime di mafia ma soprattutto verso l’impegno dei giovani di Reggio Emilia, che spendono il loro tempo e le loro idee per quello in cui credono, come voi. Il valore del vostro impegno e della vostra partecipazione è importantissimo. È su questo valore che si fonda la nostra città. Di certo c’è che, se come dice Gaber, “la libertà è partecipazione”, voi siete e sarete sempre liberi. A quelli che hanno imbrattato la targa di Falcone e Borsellino, resta poco. Tutta la nostra vicinanza».

La notizia si è presto diffusa anche sui social network, indignando anche il popolo di Facebook: «Mi auguro solo che questo sia solo un gesto idiota di qualche perditempo e che non ci sia dietro un gesto premeditato verso due simboli dell’Italia più vera e più giusta», scrive Francesco Sbarlo. «Mi fa schifo e adesso dovremo arrivare in fondo a questa storia, denunciando e ripudiando il fatto il più possibile», commenta Francesco Chiriatti». Intanto gli ideatori del monumento si stanno già muovendo per riparare il danno: «Così si renderà nuovamente onore alla memoria dei nostri due eroi», dice Gabriele Manici di Cortocircuito.

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Nei commenti pubblichiamo anche i messaggi ricevuti da Anpi, Sel, Assessorato all’Istruzione e da alcuni cittadini.

QUI le foto dell’inaugurazione il 21 maggio 2011

«Lotto per combattere la mafia»

[articolo pubblicato sulla Gazzetta di Reggio il 22 Marzo 2012]

QUI i dettagli sull’iniziativa e le foto dell’incontro.

Ieri sera nell’aula magna dell’ateneo si è tenuta la tavola rotonda sulle mafie della rassegna della legalità. Graziano Delrio ha intrattenuto una libera chiacchierata con Carolina Girasole, sindaco di Isola Capo Rizzuto. Ad affiancare i due sindaci c’erano Elia Minari e Nuccia Ciambrone, entrambi dell’associazione antimafia Cortocircuito.

Il dialogo con i sindaci è stato serrato. continua a leggere …