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[L’assessore Casarini vorrebbe bloccare il nuovo impianto di San Martino in Rio. Il biogas costruito a pochi chilometri da Reggio Emilia viola anche alcune leggi regionali, ma l’impianto è stato approvato poco prima.]
«Non abbiamo la possibilità di bloccare l’impianto, lo faremmo volentieri. Non siamo sicuri sia ad impatto zero». Queste le dure parole dell’assessore dell’Ambiente Gianmaria Casarini sull’impianto a biogas che sorgerà a Gazzata, frazione di San Martino in Rio a pochi chilometri da Reggio Emilia.
La video-inchiesta di Cortocircuito, web-tv e giornalino studentesco di Reggio Emilia, ricostruisce la vicenda, mettendo in fila tutti i documenti. In primis il testo della recente legge regionale che vieta la costruzione di impianti a biogas nella zona di produzione del Parmigiano Reggiano, di cui Gazzata fa parte. Oltre all’escamotage per evitare le valutazioni d’impatto ambientale, producendo 999 kilowatt anziché 1000.
L’inchiesta mostra anche un fatto apparentemente incredibile, ma purtroppo vero. Il sindaco Zurlini e l’assessore dell’Ambiente Casarini, per diversi mesi, non hanno saputo che l’ufficio tecnico del Comune di San Martino in Rio, da loro guidato, aveva autorizzato la costruzione dell’impianto. L’assessore Casarini conferma: è stato approvato «a mia insaputa».
Il progetto è stato varato ad insaputa del sindaco, ad insaputa dell’assessore dell’Ambiente. E soprattutto ad insaputa di chi ha la finestra della propria casa a meno di 20 metri dal futuro impianto a biogas, a cui per mesi è stata negata l’esistenza del progetto.
Inchiesta della redazione del giornalino studentesco Cortocircuito. Realizzata da Elia Minari (interviste e coordinamento), Luca Gemmi, Federico Marcenaro (riprese), Riccardo Pelli (voce narrante).
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(29 Novembre 2012)