Cosa ti aspetti dal mondo del lavoro?

Abbiamo realizzato un video con alcune brevi interviste ai giovani della nostra città sulle loro aspettative dal mondo del lavoro.

Il video è stato progettato per il convegno “Career Opportunities – Giovani e lavoro a Reggio Emilia” che si è tenuto il 6 dicembre 2010 nell’Aula Magna dell’Università di Modena e Reggio Emilia.

La Redazione di Cortocircuito

Se non visualizzi il video clicca qui.

(30 novembre 2010)

A Reggio Emilia è presente la mafia? – il cortometraggio

Assolutamente non penso, questo sentore me lo da il fatto che il tessuto sociale mi sembra abbastanza integro e sano”. E’ una delle tante risposte che abbiamo ricevuto dalla gente alla domanda: “Secondo lei, a Reggio Emilia è presente la mafia?”.

Pubblichiamo il cortometraggio, da noi realizzato, sulla presenza mafiosa a Reggio Emilia.

La Redazione di Cortocircuito

(3 Novembre 2010)

Se non visualizzi il video clicca qui.

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Vedi anche:

– 5 azioni che ogni cittadino può fare contro le mafie

 

Registrazione di “Cose Nostre”, le foto

Pubblichiamo alcune foto scattate ieri sera, mentre registravamo il collegamento tv da Reggio Emilia per “Cose nostre”, maratona televisiva nazionale per la legalità, che sarà trasmesso Venerdì 5 Novembre 2010 alle 20:00.

(clicca sulle foto per allargarle)

La Redazione di Cortocircuito

 

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Vedi anche:

– Il nostro collegamento tv per “Cose Nostre” (video)
– La rassegna stampa sul nostro collegamento per “Cose Nostre”
Giovani per la legalità: libro + dvd


Memorie di un amante (Angelo Vassallo)

Una serata come le altre. Tranquilla. Silenziosa. Era una serata in cui le mie preoccupazioni erano svanite nelle ombre e dovevano rimaner li finché l’aurora non le avrebbe illuminate nuovamente. Con la mente leggera correvo veloce, con la mia Audi grigia, fra le tante strade del mio paese perché,  a casa, mi attendevano. Amavo la mia famiglia tanto quanto la mia terra perché mi sapevano regalare grandi emozioni ma soprattutto mi sapevano riscaldare il cuore sempre e comunque.

Ero un folle per molti, un visionario per altri ma sono certo che è proprio grazie alla mia “follia”, se così si può definire, e alla mia voglia di porgere l’occhio verso il futuro che oggi la mia gente si trovi a vivere in gioia e serenità. Pollica è sempre stata la mia ragione di vita. I suoi cittadini, le sue case, le sue situazioni ed il suo mare saranno sempre parte di me. Ah.. Il suo mare.. Solcai le sue onde assaporandone gusto e odore . Fronteggiai molte volte le sue ire, sfidando il destino, uscendone sempre vincitore. Ero certo che il mare non sarebbe mai stata la mia tomba.

Correvo. Le luci dei lampioni mi illuminavano il cammino. Dovevo fare presto. Avevo una gran voglia di baciare mia moglie e di abbandonarmi, poi, nella grande notte salernitana. Imboccai, quindi, una piccola strada secondaria. Scalai un paio di marce facendo rombare il mio potente motore tedesco che, certamente, non avrebbe avuto alcun problema ad affrontare l’esigua salita che mi si celava dinnanzi.

L’orologio segnava le ore 22. Ad un certo punto, poco distante da me, comparve una macchina che, con i suoi due fari, mi disturbarono la vista. Anch’essa correva veloce ma in senso opposto al mio. Mi misi su un lato della strada, permettendo così il  transito anche se, in teoria, la viabilità era a senso unico. continua a leggere …

A Bologna prima nazionale del nuovo libro del procuratore capo di Catanzaro Gratteri e dello studioso Nicaso

Venerdì 28 ottobre 2016, alle 18, nella Cappella Farnese di palazzo D’Accursio a Bologna (piazza Maggiore) sarà presentato, in prima nazionale, il nuovo libro di: Nicola Gratteri, procuratore capo di Catanzaro e Antonio Nicaso, scrittore, studioso e storico delle organizzazioni criminali, uno dei massimi esperti di ‘ndrangheta a livello internazionale.

Il titolo del libro è “Padrini e padroni. Come la ‘ndrangheta è diventata classe dirigente” edito da Mondadori.

Durante l’incontro, aperto alla cittadinanza, gli autori dialogheranno con Giuseppe Baldessarro, giornalista di Repubblica ed Elia Minari, coordinatore dell’associazione antimafia Cortocircuito.

L’incontro sarà aperto dal saluto del sindaco di Bologna, Virginio Merola, e dall’introduzione di Giulia Di Girolamo, consigliera comunale di fiducia del sindaco per la legalità del Comune di Bologna.

L’iniziativa, a ingresso libero e gratuito, è organizzata dal Comune di Bologna in collaborazione con Caracò Editore e Cortocircuito. Cura scientifica della dott.ssa Rosa Frammartino.

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Il magistrato Nicola Gratteri, nella sua attuale veste di procuratore capo di Catanzaro e prima come procuratore antimafia di Reggio Calabria, è impegnato da tanti anni in prima linea contro la ’ndrangheta, la criminalità organizzata calabrese. Dal 1989 vive sotto scorta ed è sfuggito a diversi attentati. Specializzatosi nella lotta al traffico internazionale di droga, ha contribuito alla cattura di oltre 120 latitanti. E’ stato titolare di inchieste che hanno portato alla decimazione dei vertici delle più importanti cosche, ha lavorato anche sulla strage di Duisburg, in Germania. Nicola Gratteri è il magistrato che conosce meglio le distorsioni che permettono alla ‘ndrangheta di prosperare in tutto il mondo.

Invece Antonio Nicaso, studioso e storico delle organizzazioni criminali, è uno dei massimi esperti di ‘ndrangheta a livello internazionale. Insegna storia delle organizzazioni criminali negli Stati Uniti. Nel 1995 ha pubblicato “Global mafia”, un libro che per la prima volta ha introdotto e spiegato il concetto di partenariato criminale. 

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Vedi anche:

– “La ‘Ndrangheta di casa nostra. Radici in terra emiliana”: la video-inchiesta
– 
La video-inchiesta “Non è successo niente. 40 roghi a Reggio Emilia”
– Il quotidiano La Repubblica: “La mafia emiliana braccata dagli studenti di Cortocircuito”
– Intervista del web-magazine “AgoraVox” sulle iniziative di Cortocircuito
– Sul Corriere della Sera: “Cortocircuito, la web tv degli studenti-reporter che combatte la mafia”
– Elia Minari di Cortocircuito premiato dal presidente del Senato al Vertice Nazionale Antimafia a Firenze

Incontro con il magistrato Marco Imperato

Venerdì 8 ottobre 2010, alle ore 21.00, incontro pubblico allo spazio “Gabella”, sotto l’arco di via Roma a Reggio Emilia, con il magistrato Marco Imperato. Marco Imperato è anche membro dell’Associazione Nazionale Magistrati. 

La Redazione di Cortocircuito

 

 

 

Post-terremoto all’Aquila, l’Antimafia indaga su Reggio

La Procura Distrettuale Antimafia dell’Aquila, che da tempo sta indagando sulla ricostruzione post-terremoto in Abruzzo, ha messo gli occhi anche su alcune imprese reggiane in odore di ‘ndrangheta. Accertamenti sarebbero in corso da qualche giorno anche nella nostra provincia. Secondo quanto si è appreso, in particolare, a confortare questa tesi vi sarebbero dichiarazioni di collaboratori di giustizia e intercettazioni telefoniche. Alle prime battute di queste indagini sugli appalti per la ricostruzione del terremoto in Abruzzo, all’Aquila erano scattate le manette per sei persone, legate al clan dei casalesi. Ora la svolta: anche l’ndrangheta, e in particolare le cosche già radicate in Emilia hanno messo le mani su questo business“.

La notizia di questo nuovo inquietante filone di indagine arriva a Reggio all’indomani della firma del protocollo antimafia per i lavori della Tav. Ricordiamo che anche la costruzione della Tav nella tratta Reggio-Parma, quasi un anno fa, aveva avuto problemi simili:

19 Ottobre 2009, indagini della Direzione investigativa antimafia a carico dei un’ impresa di Gela, secondo gli investigatori, «imparentata» con una famiglia mafiosa – che ha operato nei cantieri TAV (Treno ad alta velocità) nella tratta Reggio Emilia-Parma.

Questa è l’ennesima prova che le mafie hanno una consistente presenza a Reggio Emilia. Spesso però questa presenza è sottovalutata e schivata.
Le attività gestite nella nostra città dai clan mafiosi sono traffico di droga, edilizia, autotrasporti, estorsioni, gioco d’azzardo, settore del divertimento. I clan presenti all’interno della nostra città sono molteplici: Casalesi, ‘Ndrangheta (Grandi Aracri-Nicoscia, Arena-Dragone).

La Redazione di Cortocircuito

Cineforum, Vedere per Informare

Il Collettivo Studentesco Locomotori presenta una rassegna cinematografica che tocca i più svariati temi. Ecco il programma:

25/09/2010 Economia Capitalism: a love story
02/10/2010
 Mafie Alla luce del Sole
16/10/2010 Ambiente Una Scomoda Verità
23/10/2010 Televisione 
Videocracy

Tutti i film saranno proiettati in Gabella (spazio del Comune sotto l’arco di Via Roma) a partire dalle ore 18.00.

Inchiesta: la verità sull’immigrazione (partendo dai luoghi comuni)

tre ragazze da noi intervistate

Da quest’inchiesta, realizzata dalla redazione di Cortocircuito nell’estate 2011, ha preso spunto il cortometraggio “Noborder, senza confini”, clicca qui per vederlo.

Siamo andati in giro per il centro storico della nostra città ad intervistare qualche nostro coetaneo per chiedergli il suo parere sull’immigrazione, partendo da alcuni diffusissimi “luoghi comuni” sull’argomento. Dopo abbiamo letto accuratamente i documenti in merito sui siti del Ministero dell’Interno, della Banca d’Italia, dell’Istat e di altri Istituti si Ricerca per vedere se i “luoghi comuni” sull’immigrazione corrispondono ai DATI. Leggete di seguito cosa abbiamo scoperto! …il testo è un po’ lungo, ma ne vale la pena.

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1- Stupri, rapine, scippi, …ascoltando i telegiornali e leggendo i quotidiani risulta evidente cha la presenza di immigrati sul nostro territorio incrementa considerevolmente il numero di reati. Secondo te è vero che la presenza di immigrati aumenta la delinquenza?

– Riccardo Menozzi ed Edoardo Talignani: Si, si …
– Matteo Foracchia: E’ un fenomeno che comunque alimenta il mercato nero e anche di scippi e delinquenza.
– Elisa Valli: Secondo me c’è, più che altro poiché arrivano persone che hanno brutte intenzioni …
– Gaetano D’Angelo: Alla grande!
– Wael Hussein: Fai te vecchio, l’immigrazione …si, per forza.
– Andrea Delrio: Si sempre.
– Federico Rossi: Secondo me loro vengono in Italia per fare dei casini, perché se li fanno nei loro paesi ci sono troppe leggi …e “gli fanno il culo”.
– Eleonora B.: Purtroppo è brutto generalizzare, ma se guardiamo le percentuali dei casi sono sempre queste persone.
– Jean Claude: Assolutamente si!
– Alessandro Ferretti: Secondo me, l’immigrazione porta a tante brutte cose.

grafico n°1

Nonostante la presenza di immigrati in Italia, come illustra la linea blu di questo grafico (n°1), negli ultimi 20 anni sia aumentata vertiginosamente e più di ogni altro paese europeo (dal 1998 al 2008 la crescita è stata del 246%, fonte Istat), la delinquenza non è aumentata sostanzialmente. Infatti come illustra chiaramente lo stesso grafico (n°1), ottenuto da un sondaggio Istat – Ministero degli Interni, nel 2003 si sono commessi lo stesso numero di crimini del 1996 e nel 2007 il numero di reati è stato simile al 1991. L’aumento di crimini che vediamo tra il 2006 e il 2007 è dovuto invece all’indulto.

In sostanza negli ultimi 15 anni, nonostante il forte aumento dell’immigrazione, il numero totale dei crimini non ha avuto un aumento significativo. Ad ogni modo, a confermare questa tesi vi è anche un rapporto della Banca d’Italia che, attraverso studi econometrici, dimostra che l’aumento del numero di immigrati non causa un aumento del numero di crimini.

Eppure un sondaggio ISPO, che risale al 2003, mostra come il 57,4% degli italiani -come i ragazzi da noi intervistati- vede l’immigrazione come fonte di delinquenza. continua a leggere …

Una barba di ingiustizia

Sono passati 21 anni. Era il 5 agosto 1989, giorno in cui l’agente Nino Agostino e la moglie Ida vennero uccisi davanti all’abitazione della famiglia Agostino da uomini-bestie mafiosi. Nino era un poliziotto “scomodo” a Cosa nostra, poiché aveva scoperto fatti relativi all’attentato fallito destinato a Giovanni Falcone all’Addaura.

Dopo 21 anni cosa è rimasto? Disperazione, dolore, tristezza e angoscia per la perdita di Nino e Ida, ma soprattutto rabbia: giustizia non è stata fatta, gli assassini e i mandanti dell’omicidio sono ancora liberi e sul caso è stato apposto il segreto di Stato. Quel giorno la famiglia si era ritrovata per festeggiare il compleanno della sorella di Nino e, quella che doveva essere una giornata serena, si trasformò in tragedia quando Nino e Ida uscendo di casa furono colpiti dai proiettili dei mafiosi che scapparono via infami e contenti.

I genitori di Nino, Vincenzo e Augusta, appena avviate le indagini si dimostrarono molto decisi nel voler soddisfare la loro sete di giustizia e purtroppo ancora oggi, portano avanti questa dura battaglia contro chi ha ucciso Nino e Ida e contro quello Stato che non ha ancora scoperto la verità. Da quel 5 Agosto ’89 Vincenzo Agostino non si taglia né barba e né capelli e continueranno a crescere finché non sarà stata fatta giustizia, ricordando così l’ingiusta morte di Nino, Ida e la bambina che ella portava in grembo.

Nuccia Ciambrone


Pericle – Discorso agli Ateniesi, 431 a.C

 

Qui ad Atene noi facciamo così.

Qui il nostro governo favorisce i molti invece dei pochi: e per questo viene chiamato democrazia.

Qui ad Atene noi facciamo così.

Le leggi qui assicurano una giustizia eguale per tutti nelle loro dispute private, ma noi non ignoriamo mai i meriti dell’eccellenza. Quando un cittadino si distingue, allora esso sarà, a preferenza di altri, chiamato a servire lo Stato. Ma non come un atto di privilegio, bensì come una ricompensa al merito. E la povertà non costituisce un impedimento.

Qui ad Atene noi facciamo così.

La libertà di cui godiamo si estende anche alla vita quotidiana; noi non siamo sospettosi l’uno dell’altro e non infastidiamo mai il nostro prossimo se al nostro prossimo piace vivere a modo suo. Noi siamo liberi, liberi di vivere proprio come ci piace e tuttavia siamo sempre pronti a fronteggiare qualsiasi pericolo. Un cittadino ateniese non trascura i pubblici affari quando attende alle proprie faccende private, ma soprattutto non si occupa dei pubblici affari per risolvere le sue questioni private.

Qui ad Atene noi facciamo così.

Ci è stato insegnato di rispettare i magistrati, e ci è stato insegnato anche di rispettare le leggi e di non dimenticare mai che dobbiamo proteggere coloro che ricevono offesa. E ci è stato anche insegnato di rispettare quelle leggi non scritte che risiedono nell’universale sentimento di ciò che è giusto e di ciò che è buon senso.

Qui ad Atene noi facciamo così.

Un uomo che non si interessa allo Stato noi non lo consideriamo innocuo, ma inutile; e nonostante in pochi siano in grado di dare vita ad una politica, ebbene però tutti qui ad Atene siamo in grado di giudicarla. Noi non consideriamo la discussione come un ostacolo sulla via della democrazia. Noi crediamo che la felicità sia il frutto della libertà, ma la libertà sia solo il frutto del valore.

Insomma, io proclamo che Atene è la scuola dell’Ellade e che ogni ateniese cresce sviluppando in sé una felice versatilità, la fiducia in se stesso, la prontezza a fronteggiare qualsiasi situazione ed è per questo che la nostra città è aperta al mondo e noi non cacciamo mai uno straniero.

Qui, ad Atene, NOI facciamo così.

Elucubrazioni mentali su questa cosa chiamata mafia

Che cos’è la mafia? A tale quesito ognuno immagina fatti più o meno differenti: chi pensa a pistole e omicidi, chi a denaro sporco ed estorsioni, chi a raccomandazioni e favoreggiamenti, chi a onore e silenzi e chi ricorda piccoli e grandi uomini. Ma qualsiasi immagine noi ne abbiamo, questo sistema che si ritiene lontano da ogni moralità ed etica, è più vicino di quanto si immagini.

La mafia, purtroppo, è un sistema che agisce nel silenzio; un silenzio minaccioso che sopprime qualsiasi cosa e qualsiasi uomo,in cui uno sguardo è di troppo e una parola manca ed è grazie a questo tacere che le organizzazioni mafiose crescono giorno dopo giorno nutrendosi di corruzione e istituzioni, parole e silenzi, povertà e denaro, amore e odio e di fiori e pistole.

Perciò, la lotta alla mafia non è solo la disapprovazione a un’organizzazione che non si tollera, ma questa lotta deve essere la luce che aiuti a illuminare il sentiero di speranza verso la giustizia delle vittime di questo sistema malato. E non importa se combattendo qualcuno dubiterà della fede nei nostri ideali, ma se daremo la speranza anche solo ad un giovane o ad una donna, la nostra battaglia l’avremo già vinta.

Nuccia Ciambrone (scuola Chierici)

La cultura è il cammino della libertà, “Nessuno libera nessuno, nessuno si libera da solo: gli uomini si liberano nella comunione” (Paulo Freire, “La pedagogia degli oppressi”, EGA Editore, Torino).
Possiamo costruire la nostra libertà, durerà nel tempo solamente se le sue fondamenta saranno fatte di Cultura; non possiamo essere liberi senza sapere di poterlo essere. Il grande compito degli oppressi: liberare se stessi e i loro oppressori.

“Se la mafia è un’istituzione anti-Stato che attira consensi perché ritenuta più efficiente dello stato, è compito della scuola rovesciare questo processo perverso, formando giovani alla cultura
dello stato e delle istituzioni” (Paolo Borsellino).

Sarà la Scuola a sconfiggere la mafia, l’essenza dell’educazione come pratica di libertà, nella scuola c’è parola, lavoro, azione e riflessione; queste pratiche se saranno colorate di democrazia, se saranno messe a disposizione di tutti, allora i diritti di questi verranno rispettati. Educare alla legalità, significa anche riconoscere l’altro nella sua sostanza, nella sua realtà, solo su questo terreno potrà nascere un prato contaminato ma fertile. Scuola come crogiolo di parole: semi piantati, stabili, ricche di senso e governate dalla razionalità capaci di ispirare ognuno al rispetto di regole condivise.

Credo che per combattere la criminalità organizzata non basti il lavoro dei Giudici se pur fondamentale, penso che la politica repressiva dello stato non abbia alcun senso; diventa necessario intervenire nei luoghi frequentati da giovani, la Scuola può essere determinante, aiuta un giovane a crescere in armonia con se stesso e a rispettare l’individuo. “Se nulla resterà di queste pagine, speriamo che resti almeno la nostra fiducia nel popolo. La nostra fede negli uomini e nella creazione di un mondo dove sia meno difficile amare.” (Paulo Freire, “La pedagogia degli oppressi”, EGA Editore, Torino).

Eduardo Raia (scuola Magistrali)

Più di 2000 giovani il 1° marzo 2010 hanno sfilato per le strade di Reggio Emilia per dire un fermo NO a tutte le mafie. E’ stato una giornata di festa e di riflessione per la nostra città. “La mafia uccide, il silenzio pure” era scritto su uno dei tanti striscioni del lungo colorato corteo.

Ciclo di incontri antimafia alla Gabella

Incontri della rassegna presso la Gabella (spazio del Comune situato sotto l’arco di via Roma a Reggio Emilia), salvo non sia indicato un diverso luogo.

Iniziative organizzate dalla Gabella insieme all’associazione culturale antimafia Cortocircuito e al gruppo “Giovani a Reggio Emilia contro le mafie”. Saranno queste realtà giovanili a coordinare gli incontri.

Ingresso gratuito.

 

Martedì 19 ottobre 2010 alle ore 21 incontro con Giorgio di Vita compagno e amico di Peppino Impastato, nel libro “Non con un lamento” racconta l’esperienza di Radio Aut.

Giovedì  4 novembre 2010 alle ore 21 incontro con Sara di Antonio, giornalista e autrice del libro “Mafia. Le mani sul nord”.

Giovedì 18 novembre 2010 ore 21 incontro con Marcello Ravveduto, storico e curatore del libro “Strozzateci tutti”.

Martedì 14 dicembre 2010 alle ore 16, presso il liceo artistico “Gaetano Chierici”, incontro con Gherardo Colombo, ex magistrato del pool “Mani Pulite”.

Giovedì 16 dicembre 2010 alle ore 21 incontro con Alberto Puliafito, giornalista e autore del libro “Protezione Civile Spa”.

Lunedì 21 febbraio 2011 alle ore 21 incontro con Armando Spataro, procuratore aggiunto di Milano.

Giovedì 24 febbraio 2011 alle ore 21 incontro con Giuseppe Lumia, vice-presidente della commissione parlamentare antimafia.

Giovedì  4 marzo 2011 alle ore 21.00 incontro con Vincenzo Agostino, padre del poliziotto ucciso insieme alla moglie, Ida Castellucci (incinta di 5 mesi).

Martedì  4 maggio 2011 alle ore 20.30 inizia una rassegna di proiezioni di film sulle mafie. Si comincia con il film “Fortàpasc”.

Collettivo Studentesco Locomotori

Il “Collettivo Studentesco Locomotori” è un gruppo studentesco delle scuole superiori di Reggio Emilia, apartitico, indipendente e laico. Nell’anno scolastico 2010-2011 la “Consulta Provinciale degli Studenti” è stata guidata da alcuni ragazzi del collettivo.

Dalla fine dell’anno 2011 le attività del collettivo studentesco sono terminate. Alcuni ragazzi del collettivo, insieme ad altri, si sono uniti allo staff del giornalino studentesco Cortocircuito (www.cortocircuito.re.it).

(9 Gennaio 2012)

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Il Collettivo Studentesco Locomotori è nato nel 2009 da un gruppo di studenti con tante idee pronti a far sentire la propria voce. L’antirazzismo, l’antisessismo e l’antifascismo sono i nostri capisaldi.

Ci battiamo affinché sia garantito il diritto allo studio di ogni studente, opponendoci ai continui tagli alle scuole pubbliche, alle gravose spese per i trasporti e per i testi scolastici, alla mancanza di spazi per i giovani nei quali ritrovarsi per studiare o fare musica.

Siamo per una città più a misura di studente, partecipe ed attenta alle necessità di noi giovani.

Siamo per una scuola che premi il merito ed abbatta le diseguaglianze, per una scuola laboratorio di partecipazione, di democrazia e di idee.

Infine il Collettivo Studentesco Locomotori ha un grande riguardo per le problematiche di attualità e si impegna nel sociale con progetti per il volontariato“.

Una seduta della “Consulta provinciale degli studenti”, guidata da ragazzi del Collettivo Locomotori

Slides evento ottobre 2020

Cliccare QUI per visualizzarle e scaricarle.

 

 

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Slides realizzate da Elia Minari che ha condotto gli eventi formativi, nell’ambito del percorso “conCittadini”.

 

 

 

 

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Video eventi formativi antimafia – percorso “conCittadini”

Incontro formativo del 23 Ottobre 2020 con il magistrato Alessandra Dolci:

Incontro formativo del 30 Ottobre 2020 con il giornalista Paolo Borrometi:

Entrambi gli incontri hanno previsto gli interventi e la conduzione di Elia Minari, giurista, scrittore, responsabile di corsi.

 

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Le informazioni sul libro “Guardare la mafia negli occhi” sono sul sito www.eliaminari.it/libro-inchiesta
Il libro, che contiene delle inchieste sui segreti della ‘ndrangheta in Emilia e nel Nord Italia, è disponibile in quasi tutte le librerie e online (in formato cartaceo o e-book). Prefazione del Procuratore Nazionale Antimafia, editore Rizzoli.
Invece QUI le recensioni, le interviste tv e gli articoli sul libro-inchiesta.

Informativa privacy per attività formative

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Quattro giornate formative gratuite a Bruxelles e L’Aja sul contrasto a mafie e corruzione, per studenti delle Università dell’Emilia-Romagna e laureati – edizione 2019

L’Associazione Culturale Antimafia Cortocircuito in collaborazione con L’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna, l’Università di Parma e insieme ad altri enti, organizza “quattro giornate formative gratuite a Bruxelles e L’Aja sul contrasto a mafie e corruzione” che si terranno dall’11 al 14 Novembre 2019, rivolte a studenti universitari e giovani laureati.

La selezione dei partecipanti avverrà, tramite la realizzazione di un breve saggio scritto oppure  un video, da inviare entro il 28 Settembre 2019, via mail. La partecipazione alla selezione è gratuita.
Tutti gli elaborati dovranno essere integralmente in lingua italiana.

Queste quattro giornate formative intendono promuovere la cultura della legalità, della responsabilità civile ed etica per la futura classe dirigente emiliano-romagnola e per formare professionisti consapevoli.

Lo scopo è fornire le conoscenze concrete e gli strumenti idonei per operare in un contesto dinamico ed europeo, con la necessità di riconoscere e contrastare fenomeni mafiosi e corruttivi sempre più insidiosi e camaleontici, come dimostrano anche le recenti sentenze della Corte Suprema di Cassazione che riguardano l’Emilia-Romagna.

Nell’Unione Europea i fenomeni mafiosi sono sempre più considerati una priorità, sia sul versante preventivo amministrativo sia dal punto di vista penale (come dimostrano le recenti inchieste giudiziarie in diversi Stati dell’Unione Europea). L’Unione Europea ha approvato diverse riforme in materia, che hanno istituito o riformato diverse agenzie ed enti, come Eurojust, Europol, Olaf e la Procura Europea.

Le quattro giornate formative all’estero sono inserite in un viaggio di formazione (dalla durata di quattro giorni consecutivi) che prevede, in particolare, la visita a due città che sono il cuore delle istituzioni, degli enti e delle agenzie investigative dell’Unione Europea: Bruxelles e L’Aja.

  • Bruxelles è la capitale politica dell’Unione Europea. A Bruxelles è presente anche l’ufficio della Regione Emilia-Romagna presso l’Unione Europea e ha sede l’Ufficio europeo per la lotta antifrode (Olaf). A Bruxelles hanno luogo molte attività del Parlamento Europeo che, in particolare negli ultimi anni, sta cercando di contrastare in modo incisivo, con atti legislativi, il riciclaggio, la corruzione, la concussione e altri reati spesso realizzati da organizzazioni criminali transnazionali di stampo mafioso.
  • L’Aja è la capitale della cooperazione giudiziaria dell’Unione Europea e della giustizia internazionale. Presso L’Aja ha sede l’agenzia europea Eurojust, impegnata nel coordinamento investigativo tra organi giudiziari di diversi Stati dell’Unione, oltre ad Europol, agenzia che aiuta le autorità nazionali a contrastare le forme gravi di criminalità transnazionale coordinando l’attività degli organi di polizia. A L’Aja ha sede anche la Corte Penale Internazionale.

Saranno realizzati incontri formativi in particolare presso i suddetti enti, istituzioni e agenzie, tramite incontri ravvicinati con addetti ai lavori. Il programma può variare in base agli impegni lavorativi dei professionisti che operano presso tali enti, istituzioni e agenzie.

La maggior parte degli incontri formativi a Bruxelles e L’Aja sono realizzati in lingua italiana, tramite traduzione dei contenuti.

 

Ogni partecipante selezionato avrà diritto, come premio, ad avere gratuitamente:

  • La partecipazione agli incontri di formazione a Bruxelles e L’Aja, durante le quattro giornate formative.
  • Il pernottamento all’estero durante le quattro giornate formative a Bruxelles e L’Aja. Si tratta di tre notti totali, di cui due notti a Bruxelles e una notte a L’Aja. Il pernottamento avverrà in camere doppie con bagno (dando priorità alle preferenze dei partecipanti che saranno raccolte il primo giorno di viaggio). Riassumendo: si tratta di quattro giornate, incluso il tempo del viaggio aereo di andata e ritorno.
  • Il biglietto aereo (andata e ritorno, da/a un aeroporto del Nord Italia), in classe economica.
  • Il trasporto da Bruxelles a L’Aja (in treno o autobus).
  • Una parziale copertura del costo dei pasti (si intende che sarà coperto il costo di alcuni pasti).

Ai partecipanti selezionati delle quattro giornate formative sarà rilasciato un attestato di partecipazione che può essere citato nel proprio curriculum. Si precisa che questo attestato non dà automaticamente diritto a crediti universitari o altri crediti riconosciuti a fini legali, a meno che sia la singola Università (o altro ente) a riconoscerli.

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Requisiti per la partecipazione

Può presentare domanda di partecipazione chi rientra in uno dei seguenti requisiti:

  • ogni studente di un’Università dell’Emilia-Romagna, iscritto a qualsiasi corso di laurea triennale o magistrale (inclusi gli studenti che iniziano il primo anno di università nell’a.a. 2019-2020);
  • ogni laureato in un’Università dell’Emilia-Romagna (con una laurea triennale o magistrale, in qualsiasi disciplina) che abbia conseguito una laurea tra l’01/01/2016 e il 15/09/2019;
  • ogni residente in Emilia-Romagna che sia:
    • studente universitario (in una qualsiasi università italiana o europea), iscritto a qualsiasi corso di laurea triennale o magistrale (inclusi gli studenti che iniziano il primo anno di università nell’a.a. 2019-2020);
    • oppure laureato (in una qualsiasi università italiana o europea, con una laurea triennale o magistrale in qualsiasi disciplina) che abbia conseguito una laurea tra l’01/01/2016 e il 15/09/2019.

La partecipazione alla selezione è interamente gratuita. È possibile partecipare alla selezione solo individualmente, non in un gruppo.
Per maggiori dettagli leggere l’Avviso di selezione al seguente link:

Per partecipare cliccare qui (PDF con i dettagli)

(Il link contiene anche il modulo da compilare per partecipare)

 

Per informazioni: formazione.antimafia@gmail.com

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Può partecipare alla selezione anche chi non ha partecipato al corso “Prevenzione e contrasto della corruzione e della criminalità organizzata”, in fase di realizzazione presso l’Università di Parma.

Le delibere comunali sui costi dei 3 ponti di Calatrava di Reggio Emilia

Questo è un approfondimento dell’inchiesta Costi ad alta velocità. Video-inchiesta sul progetto TAV di Reggio Emilia

Costo totale: quasi 47 milioni di euro. (Per l’esattezza: 46.855.000 euro). Ecco la dimostrazione, con documenti ufficiali, che il loro costo è aumentato:

In una delibera del Comune di Reggio Emilia del 6 Luglio 2002 (si riferisce già all’architetto Calatrava) si legge “Il tetto di spesa per la realizzazione di cui sopra (i tre ponti, ndr) non dovrà superare l’importo complessivo di 33,6 milioni di euro, inclusivo degli oneri relativi alla successiva revisione della progettazione definitiva-esecutiva e alla direzione artistica. Gli extracosti rispetto all’importo di 18,6 milioni di euro attualmente previsto per la realizzazione delle opere, eccetera ….” .

Il  28 aprile 2004, come si legge in un’altra delibera i costi dei tre ponti sono nuovamente aumentati: “gli extracosti per la realizzazione delle opere (i tre ponti, ndr) da parte di TAV/CEPAV rispetto all’importo di 18,6 milioni di euro ammontano a 28 milioni e 255 mila euro”. Facendo la somma, totale dei ponti: quasi 47 milioni di euro.

Gli stralci delle due delibere (clicca sulle foto per allargarle):

 

 

A Casalgrande Don Gallo, prete di strada – le foto

E’ stato modificato il link. LE FOTO LE TROVI QUI: https://www.cortocircuito.re.it/don-andrea-gallo-per-storia-di-un-precariato/

350 persone ad ascoltare Don Andrea Gallo, prete di strada. Intervista e presentazione di Elia Minari di Cortocircuito, web-tv e giornale studentesco di Reggio Emilia.

Introduzione allo spettacolo-concerto “Storia di un precariato” del gruppo musicale “DeSamistade”, liberamente ispirato a “Storia di un impiegato” di Fabrizio De Andrè. Venerdì 4 gennaio 2013 al teatro De Andrè di Casalgrande (RE).

Lo spettacolo sarà replicato a Reggio Emilia città, al Fuori Orario e in altri luoghi.

Foto di Matteo Colla (ad eccezione di quella con il pubblico). Clicca sulle foto per allargarle.

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Vedi anche:

– L’annuncio dell’evento
– L’articolo sull’evento