Nuova intervista di Rai 1 sulle inchieste di Elia Minari (coordinatore dell’associazione antimafia Cortocircuito) citate nel maxi-processo “Aemilia” e anche in altri processi antimafia nel Nord Italia.
Le inchieste di Elia Minari e di Cortocircuito citate nel più grande processo di mafia del Nord Italia sono sul settore dell’edilizia e sugli incendi dolosi nella Pianura Padana, sugli investimenti in ristoranti e birrerie in Germania e sullo scioglimento del Consiglio Comunale emiliano di Brescello.
Elia Minari è stato intervistato anche sulla recente vicenda del ricercato Francesco Amato (condannato a 19 anni, in primo grado, per associazione mafiosa) che ha sequestrato 4 dipendenti delle Poste a Reggio Emilia per 8 ore: anche lui 2 anni fa criticava un’inchiesta di Elia e dell’associazione antimafia Cortocircuito.
Le informazioni sul libro “Guardare la mafia negli occhi” sono sul sito www.eliaminari.it/libro-inchiesta Il libro, sottotitolato “Le inchieste di un ragazzo che svelano i segreti della ‘ndrangheta al Nord”, è disponibile in quasi tutte le librerie e online (in formato cartaceo o e-book). Prefazione del Procuratore Nazionale Antimafia, editore Rizzoli.
Invece QUI le recensioni, le interviste tv e gli articoli sul libro-inchiesta
Il commento sui media nazionali di Elia Minari, coordinatore dell’associazione culturale antimafia Cortocircuito e autore del libro-inchiesta “Guardare la mafia negli occhi”, edito da Rizzoli (prefazione del Procuratore Nazionale Antimafia):
“Nell’ultima udienza del maxi-processo Aemilia, l’imputato Gaetano Blasco nell’aula-bunker del Tribunale mi ha citatopronunciando il mio nome (e cognome), accusandomi di aver detto molte bugie e criticando duramente le mie inchieste e le inchieste realizzate insieme all’associazione Cortocircuito.
Pochi istanti fa Blasco ha ricevuto condanne per un totale di 38 anni di carcere (nel dettaglio ha ricevuto una sentenza di 21 anni e una seconda sentenza 17 anni, entrambe in 1° grado).
Blasco è considerato dalla Direzione Distrettuale Antimafia uno degli organizzatori della ‘ndrangheta nel Nord Italia ed è l’imputato che, in primo grado, ha ricevuto la condanna complessiva più alta.
Sono appena stati condannati anche importanti imprenditori emiliani, anche quelli che ritenevano la penetrazione delle mafie una nostra fantasia.
E’ stata una forte emozione aver assistito, in prima fila, alla sentenza del più grande processo di mafia del Nord Italia. Una sentenza storica accolta da diversi imputati con urla e con una tensione palpabile”.
Il secondo commento, pubblicato su Facebook, sul giorno della sentenza:
“Sono state sei ore intense… Ferrei controlli all’ingresso con il metal detector e la registrazione dei documenti d’identità, come se ci si stesse imbarcando su un volo di linea. I 400 presenti che affollano l’aula del processo. Il condannato a 38 anni totali di carcere che non mostra imbarazzo e, da dietro le sbarre, ti guarda dritto negli occhi. L’emozione palpabile dei giudici (dopo 16 giorni di isolamento totale per decidere le condanne) temperata dalla severità delle loro toghe e dagli schieramenti di poliziotti. Il silenzio surreale interrotto da urla, insulti e pianti di familiari. 1200 anni di carcere. Le occhiate di intesa tra i carabinieri.
Alla fine, dietro l’aula-bunker, l’abbraccio liberatorio tra i magistrati antimafia, ma poche ore dopo iniziano già nuove indagini. Tante emozioni contrastanti e i brividi alle gambe, una giornata che lascerà il segno.”
(Sentenza emessa il 31 ottobre 2018, al termine del procedimento ordinario del maxi-processo “Aemilia”.)
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Inoltre, pochi giorni prima, il 24 ottobre 2018, è stata emessa la sentenza di Cassazione per gli imputati che avevano scelto subito il rito abbreviato.
Sono definitive le condanne per diversi dei personaggi chiave su cui Cortocircuito ha realizzato approfondimenti anche prima delle condanne (anche nel libro-inchiesta “Guardare la mafia negli occhi”):
– il giornalista professionista Marco Gibertini: 9 anni,
– i poliziottiDomenico Mesiano e Antonio Cianflone: 8 anni,
– il giornalista professionista Marco Gibertini: 9 anni,
– la consulente finanziaria bolognese Roberta Tattini: 8 anni,
– il boss Nicolino Sarcone (“il boss mediatico”): 15 anni.
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Le informazioni sul libro “Guardare la mafia negli occhi” sono sul sito www.eliaminari.it/libro-inchiesta Il libro, sottotitolato “Le inchieste di un ragazzo che svelano i segreti della ‘ndrangheta al Nord”, è disponibile in quasi tutte le librerie e online (in formato cartaceo o e-book). Prefazione del Procuratore Nazionale Antimafia, editore Rizzoli.
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Con presentazione del libro-inchiesta “Guardare la mafia negli occhi” e proiezione di nuovi video, insieme a Elia Minari
Durante gli incontri pubblici saranno affrontati anche dei nuovi temi, con alcuni approfondimenti inediti. Inoltre, dove possibile, gli eventi pubblici saranno accompagnati da nuove proiezioni
Elia Minari è il coordinatore dell’associazione culturale antimafia Cortocircuito e il libro parla anche delle inchieste realizzate con Cortocircuito, oltre a molti contenuti inediti.
Ingresso libero e gratuito. Si consiglia di tornare a visitare questa pagina per aggiornamenti sui seguenti incontri pubblici.
Gli incontri sono in ordine dai più recenti.
– Giovedì 29 novembre 2018: MILANO,ore 20.00, Conservatorio Giuseppe Verdi. Con ospiti anche: il professore Nando Dalla Chiesa (direttore dell’osservatorio sulla criminalità organizzata dell’Università di Milano), la senatrice a vita Liliana Segre (sopravvissuta ai campi di concentramento nazisti), Chiara Caprì e Alice Grassi (figlia dell’imprenditore Libero Grassi ucciso dalla mafia). Conduce l’incontro pubblico: l’avvocato Umberto Ambrosoli (figlio di Giorgio Ambrosoli ucciso a Milano dalla mafia). Giornata della Virtù civile organizzata dall’associazione Ambrosoli.
– Sabato 24 novembre 2018: PALERMO,Palazzo dei Normanni, sede della Regione Sicilia.
– Venerdì 16 novembre 2018: San Lazzaro di Savena (alle porte di BOLOGNA), alle ore 10.45 di mattina. Con ospiti anche: la professoressa Stefania Pellegrini (direttore del master dell’Università di Bologna sui beni confiscati), il colonnello dei Carabinieri Valerio Giardina (che ha comandato il nucleo antimafia dei Carabinieri in Calabria) e il magistrato Stefano Orsi della Direzione Distrettuale Antimafia di Bologna.
– Sabato 27 ottobre 2018: MILANO, ore 17.00, aula magna Severi Correnti (via Alcuino 4). Con ospiti anche: il generale dei Carabinieri Paolo Rota Gelpi, la presidente della commissione antimafia in Regione Lombardia Monica Forte, l’eurodeputato Marco Valli, il presidente della commissione parlamentare antimafia Nicola Morra.
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A Bibbiano e Castelnovo di Sotto (REGGIO EMILIA)
Vi segnaliamo 2 prossimi incontri pubblici in provincia di Reggio Emilia durante i quali sarà presentato anche (ma non solo!) il libro “Guardare la mafia negli occhi” che contiene le inchieste sulla ‘ndrangheta in Emilia realizzate negli ultimi nove anni da Elia Minari, coordinatore dell’associazione culturale antimafia Cortocircuito di Reggio Emilia.
Durante gli incontri pubblici saranno affrontati anche dei nuovi temi, con alcuni approfondimenti inediti. Inoltre gli eventi pubblici saranno accompagnati da nuove proiezioni.
Invece QUI le informazioni sui precedenti incontri pubblici (nel primo semestre del 2018 e ancora prima).
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Le informazioni sul libro “Guardare la mafia negli occhi” sono sul sito www.eliaminari.it/libro-inchiesta Il libro, sottotitolato “Le inchieste di un ragazzo che svelano i segreti della ‘ndrangheta al Nord”, è disponibile in quasi tutte le librerie e online (in formato cartaceo o e-book). Prefazione del Procuratore Nazionale Antimafia, editore Rizzoli.
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Pubblichiamo due foto di una riunione dell’associazione culturale antimafia “Cortocircuito”. Nella foto mancano diverse collaboratrici e collaboratori.
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Le informazioni sul libro “Guardare la mafia negli occhi” sono sul sito www.eliaminari.it/libro-inchiesta Il libro, sottotitolato “Le inchieste di un ragazzo che svelano i segreti della ‘ndrangheta al Nord”, è disponibile in quasi tutte le librerie e online (in formato cartaceo o e-book). Prefazione del Procuratore Nazionale Antimafia, editore Rizzoli.
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A Messina il 2 agosto 2018 sarà consegnato il premio Zappalà a tre figure che si sono distinte, a livello nazionale, nel contrasto alla criminalità organizzata di stampo mafioso e nella diffusione della cultura della legalità:
– Caterina Chinnici, magistrato e figlia del giudice Rocco Chinnici, ideatore del pool antimafia di Palermo ucciso dalla mafia.
– Elia Minari, coordinatore dell’associazione culturale antimafia Cortocircuito e autore del libro “Guardare la mafia negli occhi. Le inchieste di un ragazzo che svelano i segreti della ‘ndrangheta al Nord” (edito da Rizzoli).
– Piera Aiello, testimone di giustizia, vive in una località protetta per le sue coraggiose denunce.
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Le locandinerealizzate dagli organizzatori del premio di Messina:
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In tale occasione Elia Minari terrà anche 3 incontri pubblici in Sicilia, rivolti alla cittadinanza:
– mercoledì 1 agosto 2018, ore 20.30, incontro pubblico a Sant’Alessio Siculo, presso i Giardini di Villa Genovesi;
– giovedì 2 agosto 2018, ore 20.30, incontro pubblico a Santa Teresa di Riva, presso i Giardini di Villa Ragno;
– venerdì 3 agosto 2018, ore 21.00, incontro pubblico a Piraino, presso il Belvedere (terrazza sul mare).
Inoltre è previsto un incontro pubblico in Calabria: domenica 5 agosto 2018, ore 12.00, al Castello Galluppi di Drapia (provincia di Vibo Valentia).
Le informazioni sul libro “Guardare la mafia negli occhi” sono sul sito www.eliaminari.it/libro-inchiesta Il libro, sottotitolato “Le inchieste di un ragazzo che svelano i segreti della ‘ndrangheta al Nord”, è disponibile in quasi tutte le librerie e online (in formato cartaceo o e-book). Prefazione del Procuratore Nazionale Antimafia, editore Rizzoli.
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Per visualizzare la video-intervista del sito internet del “Corriere della Sera” cliccare QUI.
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Le informazioni sul libro “Guardare la mafia negli occhi” sono sul sito www.eliaminari.it/libro-inchiesta Il libro, sottotitolato “Le inchieste di un ragazzo che svelano i segreti della ‘ndrangheta al Nord”, è disponibile in quasi tutte le librerie e online (in formato cartaceo o e-book). Prefazione del Procuratore Nazionale Antimafia, editore Rizzoli.
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Lo spettacolo teatrale “Dieci storie proprio così” (2018), che ha debuttato a Napoli, contiene la storia dell’associazione culturale antimafia Cortocircuito.
L’opera teatrale racconta storie di mafie e antimafia, da Sud a Nord. Le repliche dello spettacolo si sono tenute in tutta Italia (Palermo, Roma, Firenze, Torino, Pordenone, ecc.).
Lo spettacolo è stato co-prodotto dal Teatro di Roma, dal Teatro Stabile di Napoli, dall’Emilia Romagna Teatro Fondazione e dalla Fondazione Teatro di Torino. Regia di Emanuela Giordano, sceneggiatura di Giulia Minoli ed Emanuela Giordano.
Un attore dello spettacolo (foto sotto) ha impersonificazione Elia Minari, coordinatore dell’associazione Cortocircuito.
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Lunedì 16 aprile 2018 a Bologna nel teatro “Arena del Sole”, al termine dello spettacolo iniziato alle ore 21.00, si è tenuto un dibattito sul palco con:
– Elia Minari, coordinatore dell’associazione culturale antimafia Cortocircuito e autore del libro “Guardare la mafia negli occhi. Le inchieste di un ragazzo che svelano i segreti della ‘ndrangheta al Nord” (edito da Rizzoli).
– Nicoletta Polifroni, figlia di vittima di mafia.
Ha condotto l’incontro: Stefania Pellegrini, docente dell’Università di Bologna e direttrice del master “Gestione e riutilizzo di beni e aziende confiscati alle mafie. Pio La Torre”.
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Il video di una piccola parte dello spettacolo (contiene solo un errore: Cortocircuito è nato nel 2009, non nel 2006):
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Le informazioni sul libro “Guardare la mafia negli occhi” sono sul sito www.eliaminari.it/libro-inchiesta Il libro, sottotitolato “Le inchieste di un ragazzo che svelano i segreti della ‘ndrangheta al Nord”, è disponibile in quasi tutte le librerie e online (in formato cartaceo o e-book). Prefazione del Procuratore Nazionale Antimafia, editore Rizzoli.
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– sabato 23 giugno 2018: Lamezia Terme (provincia di CATANZARO, Calabria), ore 18.00, chiostro di San Domenico, all’interno del Festival “Trame”. Con ospite anche il magistrato Gaetano Paci, procuratore antimafia di Reggio Calabria. Ha condotto l’incontro pubblico: Maria Scaramuzzino, giornalista della “Gazzetta del Sud”.
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– mercoledì 20 giugno 2018: Concordia sulla Secchia (provincia di MODENA), ore 21.00, cortile di Palazzo Roversi, in piazza della Repubblica. Con ospite anche il magistrato Vito Zincani, ex procuratore capo a Modena. Ha condotto l’incontro pubblico: il giornalista Alberto Setti della “Gazzetta di Modena”.
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– venerdì 8 giugno 2018: ERBA (provincia di COMO), ore 21.00, portici di piazza Vittorio Veneto. Con ospite anche il magistrato Nicola Piacente, procuratore capo di Como. Hanno introdotto l’incontro pubblico: il sindaco Veronica Airoldi, il presidente del consiglio comunale Matteo Redaelli, il presidente del consiglio regionale della Lombardia Alessandro Fermi. Hanno partecipato: il colonnello Andrea Torzani, comandante provinciale dei Carabinieri di Como e il commissario capo della Squadra Mobile di ComoSergio Papulino.
Nelle 2 foto sottostanti: l’incontro pubblico vicino a Como, con i vertici delle forze dell’ordine.
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– venerdì 25 maggio 2018: Quattro Castella (provincia di REGGIO EMILIA), ore 21.00. Con ospite anche il magistrato Ignazio De Francisci, procuratore generale di Bologna (è stato membro del pool antimafia con Falcone e Borsellino). Ha introdotto l’incontro pubblico: il sindaco Andrea Tagliavini. Ha condotto: Stefano Iotti.
– mercoledì 9 maggio 2018: Cologno Monzese (provincia di MILANO), ore 21.00, palazzo del Municipio. Con ospite anche il magistrato Alessandra Dolci, procuratore aggiunto a Milano e responsabile della Direzione Distrettuale Antimafia di Milano.
– mercoledì 2 maggio 2018: PALERMO. Iniziativa organizzata dall’Ordine dei Giornalisti della Sicilia.
– lunedì 30 aprile 2018: AGRIGENTO. Iniziativa organizzata dalla Questura di Agrigento in collaborazione con il liceo Leonardo.
Invece QUI gli incontri sul libro-inchiesta da gennaio a marzo 2018.
Nella foto sottostante: la sala gremita dell’incontro a Quattro Castella.
Nei 40 anni dall’omicidio del giornalista Peppino Impastato, il settimanale L’Espresso cita Elia Minari e l’associazione Cortocircuito tra i “successori” del giornalista siciliano.
Elia Minari afferma: “Credo che il modo migliore per ricordare Impastato sia interrompere la retorica superficiale e raccontare i fatti di mafia nei territori in cui ancora si nega il fenomeno, pronunciando nomi e cognomi“.
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Intervista a “Sky Tg 24” di Elia Minari, coordinatore dell’associazione culturale antimafia Cortocircuito, in collegamento da piazza Maggiore a Bologna.
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Le informazioni sul libro “Guardare la mafia negli occhi” sono sul sito www.eliaminari.it/libro-inchiesta Il libro, sottotitolato “Le inchieste di un ragazzo che svelano i segreti della ‘ndrangheta al Nord”, è disponibile in quasi tutte le librerie e online (in formato cartaceo o e-book). Prefazione del Procuratore Nazionale Antimafia, editore Rizzoli.
Invece QUI le recensioni, le interviste tv e gli articoli sul libro-inchiesta
Mercoledì 9 maggio 2018, dalle ore 20.45, presso il Municipio di Cologno Monzese (Milano) si è tenuto un incontro pubblico con ospiti:
– Elia Minari, coordinatore dell’associazione culturale antimafia Cortocircuito e autore del libro “Guardare la mafia negli occhi. Le inchieste di un ragazzo che svelano i segreti della ‘ndrangheta al Nord”
– il magistrato Alessandra Dolci, procuratore aggiunto a Milano e responsabile della Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Milano.
Hanno introdotto l’incontro pubblico:
– il Dott. Antonio D’Arrigo, segretario comunale;
– l’assessora Chiara Federica Cariglia.
Iniziativa organizzata da “Libera casa contro le mafie” e dall’ANPI, in collaborazione con il Comune.
L’incontro è stato integralmente registrato dalle telecamere della Rai.
Durante l’iniziativa pubblica il magistrato Dolci ha letto alcuni paragrafi del libro “Guardare la mafia negli occhi”. Durante un precedente incontro pubblico di presentazione del libro-inchiesta, il 5 febbraio 2018 all’Università statale di Milano, il capo della Direzione Distrettuale Antimafia di Milano (e in un’intervista su Rai 3 nazionale in onda il 12 maggio 2019) aveva dichiarato: «Ho letto con estremo interesse il lavoro di Elia Minari. Il primo pensiero che ho avuto è stato: vorrei ingaggiarlo anch’io. Ha fatto un grandissimo lavoro».
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Inoltre, a due passi da piazza del Duomo a Milano, Elia Minari ha incontrato il capo della DIA, Direzione Investigativa Antimafia.
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Le informazioni sul libro “Guardare la mafia negli occhi” sono sul sito www.eliaminari.it/libro-inchiesta Il libro, sottotitolato “Le inchieste di un ragazzo che svelano i segreti della ‘ndrangheta al Nord”, è disponibile in quasi tutte le librerie e online (in formato cartaceo o e-book). Prefazione del Procuratore Nazionale Antimafia, editore Rizzoli.
Invece QUI le recensioni, le interviste tv e gli articoli sul libro-inchiesta
Il 2 maggio 2018 a Palermo è stato consegnato il Premio Internazionale “Francese” a Elia Minari, coordinatore dell’associazione culturale antimafia “Cortocircuito” di Reggio Emilia e autore del libro-inchiesta “Guardare la mafia negli occhi. Le inchieste di un ragazzo che svelano i segreti della ‘ndrangheta al Nord” (edito da Rizzoli).
Il premio, istituito nel 1993, è intitolato a Mario e Giuseppe Francese, il cronista del “Giornale di Sicilia” ucciso da Cosa Nostra nel 1979 e suo figlio. Il riconoscimento a Minari è stato consegnato dal presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Sicilia, alla presenza del generale Claudio Minghetti, del prefetto di Palermo Antonella De Miro e del vice-questore Dario Sallustio.
La giuria del premio è presieduta dal noto scrittore Gaetano Savatteri, attuale caporedattore del Tg5, ed è composta da illustri giornalisti di testate nazionali e membri del consiglio dell’Ordine dei Giornalisti. [Altri membri della giuria: Federica Angeli del quotidiano “La Repubblica”, Salvatore Cusimano della Rai, Felice Cavallaro del “Corriere della Sera”, Giulio Francese del “Giornale di Sicilia”, Riccardo Arena, Andrea Tuttoilmondo.]
Elia Minari è stato premiato insieme alla giornalista Daphne Caruana Galizia, uccisa a Malta lo scorso ottobre con un’autobomba. A ritirare il premio della coraggiosa cronista maltese è stata la sorella Corinne. Lo stesso riconoscimento negli scorsi anni è stato consegnato a noti giornalisti italiani: Milena Gabanelli, Maurizio Costanzo e Michele Santoro.
Il libro di Minari, che ha già ricevuto altri riconoscimenti, svela i retroscena delle inchieste che il giovane emiliano ha realizzato negli ultimi nove anni, insieme all’associazione antimafia “Cortocircuito”, oltre a contenere nuovi approfondimenti inediti. Il testo sembra quasi un romanzo, talmente le vicende sono assurde e ricche di suspense, eppure tutti i fatti sono veri. Il libro si apre con la prefazione del procuratore nazionale antimafia e si conclude con la postfazione del magistrato Marco Imperato.
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Nella foto sottostante a sinistra: incontro con il Questore di Agrigento Maurizio Auriemma (30 aprile 2018). Elia Minari è stato invitato ad Agrigento dalla Questura per un incontro di sensibilizzazione antimafia, per costruire sinergie positive tra Sud e Nord Italia. Nella stessa giornata, dalle 10.00 di mattina, Elia Minari ha tenuto anche un incontro presso l’Aula Magna del liceo Leonardo di Agrigento, insieme al professore Enzo Alessi e al giornalista Gero Tedesco del “Giornale di Sicilia”.
Nella foto a destra: a Corleone davanti agli atti del maxi-processo di Palermo, il 2 maggio.
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Elia Minari a Palermo il 2 maggio 2018 ha incontrato il procuratore generale di Palermo, il magistrato Roberto Scarpinato (foto sottostante a sinistra), già membro del pool antimafia con Falcone e Borsellino.
Inoltre nella foto a destra: incontro in Tribunale con il presidente della Corte d’Appello di Palermo Matteo Frasca e con il giudice Mario Conte (sentenza Dell’Utri).
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Venerdì 20 aprile 2018 Anita Garibaldi (suo bisnonno era Giuseppe Garibaldi) ha consegnato un riconoscimento a Elia Minari, coordinatore dell’associazione culturale antimafia Cortocircuito e autore del libro-inchiesta “Guardare la mafia negli occhi” (prefazione del Procuratore Nazionale Antimafia).
Riconoscimento voluto dell’Ordine dei Giornalisti e dalla Fondazione Giuseppe Garibaldi. Premio consegnato da Anita Garibaldi insieme al giornalista Mario Guidetti, tesoriere dell’Ordine dei Giornalisti dell’Emilia-Romagna.
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Invece QUI le recensioni, le interviste tv e gli articoli sul libro-inchiesta.
Il Premio Angelo Vassallo, intitolato al coraggioso sindaco campano ucciso nel 2010, è stato consegnato a Elia Minari, autore del libro “Guardare la mafia negli occhi” (prefazione del Procuratore Nazionale Antimafia) e coordinatore dell’associazione culturale antimafia Cortocircuito.
Il riconoscimento è stato consegnato il 23 marzo 2018 nel Palazzo del Municipio di Bologna, alla presenza delle autorità cittadine.
Dopo la consegna del premio, è stato chiesto a Elia Minari di tenere un intervento di circa due ore davanti al pubblico.
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Con presentazione del libro-inchiesta “Guardare la mafia negli occhi” e proiezione di nuovi video, insieme a Elia Minari
Elia Minari è il coordinatore dell’associazione culturale antimafia Cortocircuito e il libro parla anche delle inchieste realizzate con Cortocircuito, oltre a molti contenuti inediti.
Ingresso libero e gratuito. Si consiglia di tornare a visitare questa pagina per aggiornamenti sui seguenti incontri pubblici.
Gli incontri sono in ordine dai più recenti.
– lunedì 19 marzo 2018, ore 15.00: BOLOGNA, biblioteca dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna, viale Aldo Moro n’ 32. Ha condotto l’incontro pubblico: il giornalista della Rai Luca Ponzi. Ha introdotto l’iniziativa: Leonardo Draghetti, direttore generale dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna.
– sabato 17 marzo, ore 16.30: PADOVA, Centro Culturale San Gaetano (via Altinate). Ha condotto l’incontro pubblico: il giornalista Paolo Cagnan, condirettore del Mattino di Padova.
– venerdì 16 marzo 2018 e sabato 17 marzo 2018: CASTELFRANCO VENETO (provincia di TREVISO) E CITTADELLA.
– giovedì 15 marzo 2018, ore 20.45: Albignasego (provincia di PADOVA), Sala Verdi di Villa Obizzi. Ha condotto l’incontro pubblico: Leonardo Monico. Ha introdotto l’iniziativa il sindaco Filippo Giacinti.
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– lunedì 5 febbraio 2018, ore 18.00: MILANO, Università statale di Milano, Sala Lauree (via Conservatorio 7). Con ospite anche: il professore Nando dalla Chiesa, presidente dell’Osservatorio sulla Criminalità Organizzata dell’Università di Milano, con il magistrato Alessandra Dolci, procuratore aggiunto a Milano e responsabile della Direzione Distrettuale Antimafia di Milano. Ha condotto l’incontro pubblico: Simone Laviola, vice-presidente di WikiMafia.
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– venerdì 2 febbraio 2018, ore 21.00: Fabbrico (provincia di REGGIO EMILIA), foyer del teatro comunale Pedrazzoli (via Roma 64/B). Con ospite anche il procuratore generale di Bologna. Ha condotto l’incontro pubblico: il giornalista Stefano Morselli.
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– sabato 20 gennaio 2018, ore 18.30: PARMA, libreria “VoltaPagina” (via Oberdan, 4/C). Ha condotto l’incontro pubblico: il giornalista Marco Balestrazzi (Tv Parma).
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– venerdì 19 gennaio 2018, ore 21.00: MODENA. Sala conferenze “Giacomo Ulivi” (viale Ciro Menotti, 137). Con ospite anche il magistrato Lucia Musti, procuratore capo di Modena.
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– lunedì 15 gennaio 2018, ore 21.00: BOLOGNA, teatro Bristol. Con ospiti anche l’arcivescovo di Bologna Matteo Maria Zuppi, il colonnello Valerio Giardina comandante dei Carabinieri a Bologna e già capo del Ros a Reggio Calabria, l’avvocato Salvatore Ognibene studioso di organizzazioni criminali e don Maurizio Patriciello, parroco di Caivano nella Terra dei Fuochi. Ore 20.15 aperitivo a base dei prodotti di Libera Terra.
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– giovedì 11 gennaio 2018, ore 20.30: Bologna, parrocchia di Sant’Andrea Apostolo, piazza Giovanni XXXIII, 1. Ha condotto l’incontro pubblico: il giornalista Federico Lacche, direttore di Libera Radio ed esperto di mafie.
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Dicembre 2017
– venerdì 15 dicembre 2017, ore 18.00: FORLì, salone del Comune. Ha condotto l’incontro pubblico: Franco Roncono, referente Libera di Forlì e Cesena. Con ospite anche il professore universitario Carlo De Maria. Ha condotto l’iniziativa: l’assessora Elisa Giovannetti.
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– lunedì 4 dicembre 2017, ore 9.30: BOLOGNA, auditorium dedicato alle vittime del terremoto, presso l’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna. Con ospite anche il magistrato Francesco Greco, procuratore capo di Milano, già pm del pool “Mani Pulite” e con il magistrato Giuseppe Borrelli, procuratore aggiunto della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, già procuratore a Catanzaro. Ha introdotto l’incontro pubblico: Yuri Turri dell’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea Legislativa regionale.
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– sabato 2 dicembre 2017, ore 20.00: Casalmaggiore (provincia di CREMONA). Cena-incontro con ospiti anche: Marco Bignelli, referente provinciale di Libera Cremona e il professore Stefano Prandini.
Per rimanere aggiornati sugli ALTRI INCONTRI successivi: visitare l’home page del sito internet.
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Alcune ore fa è stata emessa la sentenza defintiva del Consiglio di Stato sullo scioglimento per mafia del consiglio comunale di Brescello (primo caso in Emilia-Romagna), che conferma la precedente sentenza del Tar e il decreto di scioglimento firmato dal presidente della Repubblica.
Nelle motivazioni della sentenza, appena pubblicata, i giudici danno grande rilievo alla video-inchiesta di noi di Cortocircuito e alla seguente manifestazione in piazza di contestazione a Cortocircuito, per aver realizzato la video-inchiesta su Brescello (manifestazione a sostegno del sindaco poi commissariato).
I giudici scrivono che a quella manifestazione – durante la quale sono stati rivolti insulti nei nostri confronti – erano presenti almeno50 persone vicine al clanmafioso nonché imprenditori colpiti da interdittive antimafia e familiari del boss Francesco Grande Aracri.
[8 dicembre 2017]
Nella foto: articolo della “Gazzetta di Reggio” (gruppo editoriale “L’Espresso).
Storie reali, vissute in prima persona. Otto anni di inchieste, sulla ‘ndrangheta nella Pianura Padana, realizzate da un ragazzo ventenne e poi finite in tribunale.
Sembra un romanzo, talmente le vicende sono assurde e cariche di suspense. Eppure i fatti e gli aneddoti sono tutti veri.
Il libro racconta i retroscena inediti delle inchieste note di Elia Minari, fondatore dell’associazione Cortocircuito nata nel 2009, oltre a nuovi reportage realizzati sul campo.
Due anni di scrittura e otto anni di approfondimenti.
Il libro porta anche alla luce casi concreti su come la ‘ndrangheta, nel Nord Italia, si serva della comunicazione pubblica e del consenso sociale, ad esempio attraverso Facebook e la promozione di eventi sportivi.
Prefazione del Procuratore Nazionale Antimafia. Editore Rizzoli, pubblicato nel 2017.
Il libro-inchiesta è stato presentato anche in Germania, alla presenza di commissari della polizia criminale tedesca impegnati nel contrasto alla ‘ndrangheta. Inoltre lo spettacolo teatrale “Dieci storie proprio così” (2018), che ha debuttato al teatro San Carlo di Napoli, contiene delle scene ispirate al libro.
Il colonnello dei Carabinieri Giardina (comandante dei Carabinieri di Bologna e già capo del Ros a Reggio Calabria): «Complimenti a Elia per il libro “Guardare la mafia negli occhi”, esprime senso civico altissimo». QUI i dettagli.
Il capo della Direzione Distrettuale Antimafia di Milano ha dichiarato: «Ho letto con estremo interesse il lavoro di Elia Minari. Il primo pensiero che ho avuto è stato: vorrei ingaggiarlo anch’io. Ha fatto un grandissimo lavoro». QUI i dettagli.
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Intervista in diretta tv nazionale :
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Articolo de “La Repubblica”:
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Articolo del “Fatto Quotidiano”:
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Articolo della “Gazzetta di Reggio” (gruppo L’Espresso):
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Intervista del “Tg1”:
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Intervista del “Tg3” (edizione nazionale):
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Articolo del giornale nazionale “Corriere della Sera“:
Una parte dell’articolo:
Un’onda che arriva fino in Germania
Elia Minari, 22 anni, oggi studente di giurisprudenza a Bologna, è stato l’autore principale di quel documentario amatoriale e all’inizio pubblicato (era l’agosto del 2014) senza troppe pretese su Youtube. «All’inizio siamo stati bersaglio di insulti, denigrazione, persino di una manifestazione di piazza (a cui hanno partecipato, secondo i giudici, 50 persone vicine al clan mafioso) ma oggi le cose sono cambiate – commenta Elia facendo un bilancio della sua esperienza -. Allora c’era chi sottovalutava o negava la presenza della ‘ndrangheta nella zona di Reggio Emilia, oggi nessuno la può negare. Ci sono le sentenze che parlano». Elia ha appena pubblicato un libro («Guardare la mafia negli occhi», Rizzoli) viene invitato nei Comuni, nelle università, persino in Germania e in altri paesi esteri a raccontare la sua parabola e a spiegare come sia pericoloso rimuovere il problema, specie nei luoghi dove la presenza mafiosa appare sfumata.
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Intervista al “Tg2” (davanti alla villa del boss Sarcone, vertice della ‘ndrangheta nella Pianura Padana):
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Intervista a “Sky Tg 24“, in collegamento da piazza Maggiore a Bologna.
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Articolo del giornale nazionale “Sole 24 Ore“:
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Intervista nella trasmissione “Nemo” sul secondo canale nazionale:
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Intervista televisiva nazionale:
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Un’altra intervista del “Corriere della Sera” a Elia Minari e al colonnello Cristaldi:
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Altre interviste su tv nazionali a Elia Minari sul libro:
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Un’altra intervista sul giornale nazionale “Sole 24 Ore“:
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Intervista nella trasmissione “Buongiorno Regione”:
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Intervista nel TGR:
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Un altro articolo del “Fatto Quotidiano”:
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L’articolo di un giornale di Monza e Brianza:
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Sulla “Gazzetta di Parma”:
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Un altro articolo della “Gazzetta di Reggio” (gruppo “L’Espresso”):
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Articolo di “Reggio Sera”
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Un servizio di Telereggio (gruppo tv Tr Media):
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Le prime recensioni dei lettori
«L’ho già comprato e letto in poche ore. Stile narrativo estremamente fluido impostato su paragrafi brevi. Contenuti caratterizzati da grande serietà, etica e trasparenza. Ogni tanto fa accapponare la pelle. Comunque appassionante.» Caterina Cagni (Castelnovo Ne’ Monti)
«A chiunque, adulto o giovane che sia, consiglio uno dei libri più sconcertanti sulle infiltrazioni mafiose nel nord Italia. “Guardare la mafia negli occhi” di Elia Minari ci fa conoscere una realtà completamente nascosta, una realtà agghiacciante. Pensare che Elia ha la nostra età, frequenta l’università come molti di noi, ma a differenza nostra ha deciso di andare controcorrente e scrivere in questo libro il frutto delle sue scoperte e ricerche, fatte in anni di indagini autonome. Davvero, lo dico in modo spassionato: leggete questo libro perché è da brividi. La prefazione è del procuratore nazionale antimafia Franco Roberti. C’è altro da aggiungere? Il libro mi ha davvero aperto lo sguardo sulla realtà attorno a noi. Mi ha proprio appassionato.»Leonardo Monico (Albignasego, Padova)
«Ho appena finito di leggere il libro (in 3 giorni!!) e sono rimasto allibito. Si legge tutto d’un fiato e non vorresti mai smettere per sapere cosa riserva la pagina successiva. Mi ha aperto gli occhi su un mondo che reputavo lontano da me…un mondo che pensavo fosse fatto solo di sparatorie, regolamenti di conti, commercio di droga e tanto altro, ma lontano da me. Ora invece ho più consapevolezze. Guardo con occhi diversi le azioni della criminalità organizzata al nord. È meschina, silenziosa e terribile.» Mattia Casotti(Febbio, Reggio Emilia)
«Ho trovato il libro in una piccola libreria del paese dove vivo e lavoro, leggendo la copertina sono rimasto colpito dal titolo e l’ho comprato. La meraviglia è stata ancora maggiore nello scoprire che lo stesso era stato scritto da un ragazzo molto giovane, sono arrivato a leggerne quasi cento pagine e posso già dire che è un lavoro strepitoso e di coraggio.»Giuseppe Gaeta (Angri, Salerno)
«Un libro appassionante che lascia con il fiato sospeso. L’autore dimostra molto coraggio nel raccontare anche vicende veramente scomode: sono spiegati nel dettaglio alcuni incredibili casi di poliziotti corrotti e collusi con la mafia, oltre ai contatti con la Corte di Cassazione, le logge massoniche e gli ordini cavallereschi.»Pietro Morosini (Milano)
«Molto interessante, ne consiglio la lettura: grande capacità di osservare, ricercare prove e connettere.»Emma Rosenberg Colorni (Milano)
«Non è un libro qualsiasi, è una vera e propria inchiesta. Testo scritto molto bene, scorrevole, sintetico, crudo. Ringrazio pubblicamente l’ autore per tutto quello che è riuscito a scoprire e a raccontare, e per tutti i rischi che ha corso per completare questo magnifico testo così ben dettagliato con tanto di nomi e cognomi. Lo consiglio assolutamente.» Enzo Annunziata
«Ho terminato il libro due giorni fa e mi ha aperto gli occhi: Elia ha fatto un lavoro straordinario, non solo dimostra acutezza mentale, curiosità e quindi intelligenza nel mettere assieme diversi punti e interviste, per vedere tutto il sistema ‘ndrangheta nel nord Italia con occhi differenti, ma dimostra anche grande coraggio. E’ un piacere leggere il suo libro inchiesta in cui si impara ad ogni pagina.» Davide Masciadri (Canzo, Como)
«Elia Minari negli anni ha accumulato conoscenza ed esperienza eppure il suo approccio al problema che cerca di analizzare e contrastare è rimasto genuino, semplice, come il modo stesso di raccontarlo.Una chiarezza e una semplicità che è propria di chi dice, unicamente, la verità.
Molto educativa anche la storia del nonno di Elia, Lino Minari. L’unica vera “favola” che meriterebbe di essere raccontata a bambini e bambine, ragazzi e ragazze, uomini e donne… di qualunque età.» Irma Loredana Galgano (Calitri, Avellino – scrittrice)
Un lettore speciale!
L’autore del libro-inchiesta “Guardare la mafia negli occhi” Elia Minari (coordinatore dell’associazione antimafia Cortocircuito) insieme al colonnello Paolo Zito, comandante della Prima Brigata Mobile dei carabinieri di Roma, che ha competenza su tutto il territorio nazionale.
Nel libro-inchiesta viene alzato il velo anche su alcuni casi di poliziotti collusi con le mafie… il colonnello Zito è di tutt’altra pasta.
Alcuni anni fa, durante un convegno pubblico, il colonnello Zito disse: «Il documento di denuncia che è stato presentato oggi da Elia Minari è un documento di grande rilevanza, dà perfettamente la dimensione di quali siano le difficoltà». Il comandante dei carabinieri aggiunse: «Complimenti. Elia, ti faccio pubblicamente i complimenti anche perché hai bisogno di un sostegno, perché sei esposto. Noi, come carabinieri, lo facciamo per lavoro, tu lo fai per scelta».
In queste ore stanno arrivando numerosi messaggi, da Agrigento a Trieste, da parte di carabinieri e poliziotti che hanno letto il libro.
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Le informazioni sul libro “Guardare la mafia negli occhi” sono sul sito www.eliaminari.it/libro-inchiesta Il libro, sottotitolato “Le inchieste di un ragazzo che svelano i segreti della ‘ndrangheta al Nord”, è disponibile in quasi tutte le librerie e online (in formato cartaceo o e-book). Prefazione del Procuratore Nazionale Antimafia, editore Rizzoli.
Invece QUI le recensioni, le interviste tv e gli articoli sul libro-inchiesta.
Sabato 2 dicembre 2017, dalle ore 20.00, a Casalmaggiore (provincia di Cremona) si è tenuto un incontro pubblico, accompagnato da una cena a base dei prodotti di Libera Terra, con ospiti:
– Elia Minari, autore del libro “Guardare la mafia negli occhi” (prefazione del Procuratore Nazionale Antimafia) e coordinatore dell’associazione culturale antimafia Cortocircuito.
– Stefano Prandini, professore e curatore del libro “Mafie all’ombra del Torrazzo”.
– Marco Bignelli, referente provinciale di Libera Cremona.
Iniziativa organizzato dalla cooperativa “Non solo noi”.
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Le informazioni sul libro “Guardare la mafia negli occhi” sono sul sito www.eliaminari.it/libro-inchiesta Il libro, sottotitolato “Le inchieste di un ragazzo che svelano i segreti della ‘ndrangheta al Nord”, è disponibile in quasi tutte le librerie e online (in formato cartaceo o e-book). Prefazione del Procuratore Nazionale Antimafia, editore Rizzoli.
Invece QUI le recensioni, le interviste tv e gli articoli sul libro-inchiesta.
Nell’Aula Magna della biblioteca civica di Stoccarda (Mailänder Platz 1) convegno pubblico, con presentazione del libro “Guardare la mafia negli occhi”, insieme ai relatori:
– Elia Minari, autore del libro “Guardare la mafia negli occhi” (prefazione del Procuratore Nazionale Antimafia, editore Rizzoli) e coordinatore dell’associazione culturale antimafia Cortocircuito; ha esposto delle nuove inchieste sulla ‘ndrangheta in Germania con anche delle nuove proiezioni video e fotografiche.
– Wolfgang Rahm, commissario della polizia criminale tedesca, responsabile del reparto “Criminalità organizzata italiana”, ha condotto numerose inchieste sulla ‘ndrangheta.
– Francesca Montanari, presidente dell’associazione culturale antimafia Cortocircuito.
Sono intervenuti: il direttore del Seminar Teichmann, la professoressa Eva Klose, il console generale italiano in Germania Massimo Darchini, il professore Paolo Vetrano. Interprete (italiano-tedesco): Lara Baier. Un ringraziamento speciale alla professoressa Eva Klose.
L’incontro, a cui hanno partecipato oltre 250 persone, si è tenuto giovedì 23 novembre 2017, dalle ore 18.30 alle ore 20.40.
[Foto di Matteo Manfro. Cliccare sulle foto per allargarle.]
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