Pubblichiamo quattro video che documentano alcune attività da noi recentemente realizzate:
– Il primo video documenta alcuni estratti dell’incontro pubblico del 29 Novembre 2011 ad Albinea (RE) con Nicola Gratteri, Procuratore aggiunto della Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, ed Antonio Nicaso, studioso e scrittore, nonché uno dei massimi esperti di ‘ndrangheta a livello internazionale.
Nel video il Procuratore Gratteri spiega, portando il chiaro esempio di un supermercato della ‘ndrangheta, di come “le mafie non producano ricchezza e neppure lavoro“. Inoltre il Prof. Nicaso ci mette in guardia: “in Italia le mafie non le abbiamo mai combattute, perché non abbiamo mai voluto combatterle”, abbiamo combattuto solo la “macelleria criminale”, i poveracci, aggiungendo “chi ancora può credere che il capo della mafia sia Totò Rina o Bernardo Provenzano? .. se questi fossero stati i capi della mafia li avremmo già distrutti da tanto tempo”.
Inoltre chiariscono “i mafiosi quando sono venuti al nord sono entrati in certi ambiti perché qualcuno ha aperto loro la porta, perché qualcuno non ha saputo dire no ai soldi e ai voti delle mafie”.
L’incontro è stato introdotto da Elia Minari del Giornalino studentesco Cortocircuito e dei “Giovani a Reggio Emilia contro le mafie”. Noi continueremo a combattere le mafie prendendo parola e utilizzando lo strumento della cultura, unica pistola sfuggita dalle mani della mafia.
– Il secondo video: brevi discorsi improvvisati di Nuccia Ciambrone ed Elia Minari per presentare le attività dei “Giovani a Reggio Emilia contro le mafie” e del Giornalino studentesco Cortocircuito, in occasione della serata “In-patto” del 5 Novembre 2011 in piazza Martiri del 7 Luglio a Reggio Emilia. Evento organizzato insieme al gruppo “Quanto Basta”.
– Il terzo video è l’intervista -da noi realizzata- al magistrato Piercamillo Davigo, ex pm del pool “Mani Pulite” e uno dei massimi esperti di corruzione. Attualmente è Giudice alla Corte Suprema di Cassazione.
– Infine, il quarto, è un video shock: dopo aver inaugurato la targa in memoria di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino ai Giardini di Reggio Emilia, ci si avvicina un ragazzo originario della Sicilia che ci dice “Provenzano faceva lavorare i giovani, faceva solo appalti.” Ma la realtà è molto diversa… Come ci ha spiegato più volte il Procuratore Antimafia di Reggio Calabria Gratteri, nella mafia -se si entra poveri- se ne esce morti o morti di fame. Inoltre la mafia quando ti dà un lavoro ti toglie tutto il resto: i diritti, e soprattutto la dignità.
Tutte le riprese sono state fatte da Federico Marcenaro del Giornalino studentesco Cortocircuito.
La Redazione di Cortocircuito
(11 Dicembre 2011)